Bangchan aveva aperto gli occhi dopo che aveva sentito il telefono vibrare di nuovo sulla sua gamba, lo schermo si illuminò a causa della notifica e la sua playlist stava suonando Fujii Kaze con la canzone che aveva scoperto ed apprezzato "Damn". Jeongin aveva la testa appoggiata sulla sua spalla, i capelli che gli facevano solletico sotto al mento. Stava dormendo, con la mano stretta in quella di Chan. L'australiano con il pollice prese ad accarezzare quel dorso, prendendo un piccolo respiro prima di chiudere gli occhi ed appoggiare la testa sullo schienale, per sentire quella stretta tra le loro mani. Il suo telefono vibrò di nuovo, così l'australiano lo afferrò notando che aveva un sacco di notifiche dall'account Instagram di Jeongin, da parte di una ragazza che stava scrivendo qualcosa. Usava l'informale, quindi dedusse che in qualche modo erano abbastanza intimi. Forse era la sua ragazza, o la persona con cui si stava sentendo.
«Jeongin, devi rispondere ad un'amica.» Il ragazzo alzò la testa con la fronte corrucciata, quasi come se non capisse le parole che Chan stava pronunciando; eppure non appena gli fece vedere la notifica, lui si sistemò grattandosi l'occhio.
«Grazie...» Si appoggiò alla spalla di Chan mentre iniziava a leggere la conversazione, cosa che fece altrettanto l'australiano. C'era anche la foto del suo cellulare e poi sotto una frase del "Quando torni a casa, vengo un giorno per portartelo così che puoi recuperare la SIM?" Jeongin iniziò a scrivere, velocemente senza preoccuparsi di sbagliare qualche parola. Qui e là c'erano degli errori, ma non sembrava importargli. L'australiano realizzò che con lui era molto più lento, molto più attento e stressato.
I due stavano facendo un botta e risposta, il minore rise a qualcosa di divertente e Chan si ritrovò a pensare che quella doveva proprio essere una persona con cui si sentiva da molto tempo e con cui aveva confidenza; che lo faceva sentire a suo agio.
«Chan hyung?» Si voltò con il capo, gli occhi socchiusi e il viso rosso quasi come se provasse imbarazzo, «Mi... no, niente scusami.»
«Posso farti una domanda?» Chiese mentre il minore cancellava tutta la frase e poi la riscriveva. Annuì, «Lei è qualcuno di intimo?» Jeongin si bloccò con il telefono in mano, le dita sospese in aria come la parola che stava scrivendo. Gli occhi erano puntati al sedile davanti a sé, ingoiò la saliva mentre il cuore di Chan batteva forte.
«Finisco di scrivere la frase e ti rispondo.» Così passarono secondi, che per l'australiano sembrano minuti interminabili. Il cuore batteva forte, Jeongin era rigido mentre sfiorava la sua spalla. Inviò il messaggio ed uscì dalla chat, spegnendo il telefono, «Si chiama Soomin, lei è l'unica persona con cui ho stretto amicizia in accademia.» Sorrise appoggiando la testa sul sedile, «Ho iniziato a studiare da giovane e anche lei iniziò il mio stesso periodo. Abbiamo un insegnante diverso, ma gli orari sono sempre gli stessi. Ci salutiamo sia prima che dopo la lezione, spesso ci intratteniamo a parlare della nostra lezione.» Si fermò chiudendo gli occhi, «Abbiamo fatto anche gli anni di solfeggio insieme.»
«Quindi siete solo amici?» Jeongin annuì, Chan non fu in grado di trattenere un sospiro di sollievo, «Perché non ti ha difeso da quei ragazzi?»
«L'ha saputo in ritardo quello che è successo e si è cacciata nei guai.» Jeongin sbuffò mentre vedeva sul telefono che canzone c'era "Just my type" dei the Vamps, «Mi ha detto che mi riporta il telefono per la SIM.» Chan annuì mentre il telefono si illuminò di nuovo, «Si fermerà a mangiare da me domani, abita troppo lontano e i suoi sono disponibili dopo cena.»
«Sono felice che in Accademia hai almeno una persona dalla tua parte.» Jeongin annuì grattandosi il naso, poi guardò fuori alla finestra. L'australiano percepì che c'era qualcosa che non gli aveva detto.
«Chan hyung, vuoi una patatina?» Urlò per sovrastare la musica delle cuffiette, Hyunjin sbucò con la testa e poi il pacco di patatine sulle gambe di Jeongin che sussultò, «Finalmente i due piccioncini si sono svegliati.»
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A Midnight Secret || Jeongchan (Book 1)
FanfictionMezzanotte. I segreti possono essere ben tenuti solo quando le lancette dell'orologio superano il numero dodici. Però per far sì che restino nascosti, le persone coinvolte devono esserne capace. Chan ne sa qualcosa, ma il destino vorrà che alcuni d...