75장: sollazzo

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(nota pre-capitolo: per favore leggere lo spazio autrice, ho messo una nota avviso importante!)

L'australiano si lanciò sul letto, esausto dopo un pomeriggio passato ad aiutare a sistemare la casa, dopo aver mangiato quello che Leeknow gli aveva preparato e dopo essersi lavato e cambiato. Sul letto era seduto, indossava una camicia verde rigata, indossata dentro dei candidi pantaloni bianchi a vita alta. Le maniche della camicia erano arrotolate, i capelli erano stati sistemati da Hyunjin che pazientemente aveva seguito il videomessaggio di Hannah. Lui aveva già concluso il suo vestiario, una maglietta nera di pizzo dentro al pantalone di pelle dello stesso colore. Sembrava così entusiasta di come era vestito, ma meno di occuparsi di lui. Ma lo stava facendo, lamentandosi di ciò che stava operando.

«Se ti impegnassi a sistemare come ti impegni con il lamentarti, vedresti da quanto avresti finito.» Anche Leeknow si era affiancato ad aiutarlo, con il suo pantalone strappato, la maglia bianca dentro ai pantaloni e una camicia beige larga, che concludeva il tutto. Aveva un paio di occhiali dalla montatura sottile e argentata sulla punta del naso, mentre si concentrava a guardare il video e aiutare il ragazzo.

«Ha dei capelli così sottili, che ho paura di spezzarli.» Sospirò Hyunjin mentre si concentrava sui suoi capelli.

«La tinta te li ha rovinati.» Chan fece il verso a Leeknow, il quale rise abbassando la testa. Era felice che avessero chiarito, ora l'atmosfera fra i due andava molto meglio.

«Secondo voi, meglio questa.» Jeongin era saltato nella stanza con il pezzo di fuori, mostrando due maglie. La prima a cui si riferiva, era smanicata nera, mentre la seconda, «O questa.» Una camicia nera con dei disegni in rilievo bianchi.

«Ya, Jeongin-ah. Ma quella è la mia camicia.» Il minore tirò la camicia dietro alla sua schiena sorridendo, «Non ti ho dato il permesso di prenderla.»

«Ci ho provato, ci ho provato. Scusa.» Lanciò la maglietta nera smanicata a Chan, la quale l'afferrò appoggiando sulle sue gambe e accarezzandola per togliere le pieghe. Mentre osservava il giovane rimettere la camicia nella valigia, gli stava dando la schiena e anche quella volta stava osservando la sua colonna vertebrale sporgente, riusciva a vedere anche le costole, riusciva a contarle, i lividi su quelle sporgenze rotonde. Un moto di malinconia lo pervase, gli faceva male vederlo in quelle condizioni.

«La prossima volta non provarci con la mia camicia preferita.» Il minore rise alzandosi dalla sua posizione, «Pensavi che non l'avessi capito.»

«Ho capito, l'invito di prendere in prestito qualcosa di tuo non è più valido.» Hyunjin fermò le dita tra i capelli di Chan, guardando il più giovane.

«Te l'ho fatto solo una volta, ed eri nei guai con il vestiario. Non ti allargare troppo.» Jeongin rise avvicinandosi al suo ragazzo per prendere la maglietta, «Aish, come hanno cresciuto i bambini di oggi.»

«Ya, guarda che tu settimana scorsa ti sei presa una mia maglia senza chiedermi il permesso.» Hyunjin divampò, diventando rosso, mentre il minore si stava infilando la maglia e nascondeva il suo viso.

«Non... non...» Leeknow spinse il ragazzo con le braccia, Hyunjin riprese a fare i capelli del suo amico, «Siamo quasi tutti pronti?» Cercò di cambiare discorso alzando la voce.

«Mi serve solo il gel per i capelli.» Han Jisung si presentò nella stanza con tutta la sua bellezza, indossava una maglietta aderente bianca che gli fasciava la muscolatura delle braccia e le vita sottile, con una collanina nera che scendeva dal collo, mentre indossava un pantalone nero leggermente largo a vita alta. Aveva su i suoi paio di occhiali rotondi, mentre i capelli erano arruffati in quanto gli mancava di sistemarli. Eppure sembrava che fossero stati fatti apposta e lo rendeva ancora più bello.

A Midnight Secret || Jeongchan (Book 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora