Berry stava correndo in cerchio nella camera di Chan, mentre lui era chinò sul computer e stava scrivendo sul file Word. Era già la sera tardi. Doveva finire di scrivere e poi inviare il suo lavoro ai suoi compagni di classe, gli mancavano le ultime cento parole e sapeva già come concluderlo; quando sua madre entrò nella stanza. La porta si spalancò facendo sussultare l'australiano, che si voltò spaventato. Da dietro c'era anche sua sorella, con la faccia dispiaciuta e nascosta. Era successo qualcosa, c'entrava lui e già da come stava reagendo sua sorella, era consapevole che avrebbe litigato con sua madre.
«Chan, mi devi dire qualcosa?» Il figlio maggiore scosse il capo, mentre salvava il documento sul computer, «Niente di niente? Neanche di una ragazza?»
«Omma, sul serio? Di nuovo con questa storia?» Chiese chiudendo gli occhi e girando la sedia verso di lei, «Ti ho detto che non mi piace nessuna.»
«So che sei fidanzato.» Chan rise abbassando la testa, era l'assurdità più grossa che avesse mai sentito, «Hannah me l'ha confermato.» La ragazza era pallida, quasi come se non potesse credere che l'avesse davvero detto ad alta voce.
«Allora Hannah ti ha mentito.» Si alzò dalla sedia sospirando, «Anche se non te lo verrei mai a dire, ma se fossi fidanzato l'avresti capito.»
«Invece è tutto chiaro. Spesso esci di casa di nascosto, non so dove vai, parli spesso al telefono e ultimamente sembri distante. Come se avessi litigato con la tua amorosa.» Amorosa era un termine che non gli piaceva, come non gli andava a genio che lo accusasse di cose false e che desse per scontato che fosse una ragazza.
«Ho avuto una discussione con Jeongin, l'ho detto anche ad Hannah l'altra volta. Stavo così, perché non credevo potessi sistemare il casino che ho fatto.» Sospirò toccandosi i capelli, «Non ho una ragazza e non ho litigato con questa ipotetica ragazza. Ho solo fatto un casino con Jeongin.»
«Jeongin qua e Jeongin là! La smetti di mettere quel povero ragazzo sempre in mezzo?» Chan scoppiò a ridere, lo metteva in mezzo perché era l'unica cosa che gli importava, «Smettila di usare la scusa di Jeongin per nascondere la tua relazione.»
«Ma pure se fossi in una relazione, che cazzo ti frega a te?» Esclamò esausto alzando la voce, «Sembra che il cazzo di problema sia tuo. Se anche avessi una ragazza, perché tu devi comportarti come se stessi facendo la cosa più sbagliata che esista?»
«Quindi hai una ragazza!» Bangchan si lasciò cadere sulla sedia, un tonfo suono di chi era esausto. Quella donna non lo ascoltava mai.
«No, mamma. Non ho una stracazzo di ragazza.» La guardò avvicinarsi a lui, si irrigidì, «Non ho una ragazza.» la donna prese il telefono osservando lo schermo.
«E chi è questa? Dove stavi?» Chan le prese in telefono e ci sedette sopra, aveva letto una notifica da parte di Hyunjin.
«Il parco dietro casa Hwang ed è Jeongin.» I due si guardarono negli occhi in silenzio, come due alfa che erano pronti all'attacco.
«Quindi non fai sesso solo con la tua ragazza, ma anche con questo Jeongin?» La saliva di Chan andò di traverso, soffocandolo e finendo per farlo ridere. Non poteva credere a quello che stava sentendo, «Il parco dietro casa Hwang? Ma non ti vergogni a fare sesso in un posto dove Hyunjin e i suoi genitori ti possono vedere?»
«Mamma, ma stai uscendo scema? Ma con chi dovrei fare sesso? Con la donna altalena?» Stava cercando di non ridere, ma era assurda quella situazione, «Ma pure se facessi sesso, a te che interessa?»
«Hai una squaldrina?» Chan si coprì gli occhi cercando di non ridere, ma era difficile. Le accuse che gli stava facendo erano assurde.
«Sì, si chiama mano destra.» La prese in giro, ma alla donna non piacque e ricevette uno schiaffo in pieno viso. Non che fosse una bugia, usava sul serio la mano destra per appagarsi, «Mi lasci in pace? Sono stanco di questa conversazione.» La guardava con serietà, non aveva reagito, come sempre, a quelle provocazioni e violenze.
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A Midnight Secret || Jeongchan (Book 1)
FanfictionMezzanotte. I segreti possono essere ben tenuti solo quando le lancette dell'orologio superano il numero dodici. Però per far sì che restino nascosti, le persone coinvolte devono esserne capace. Chan ne sa qualcosa, ma il destino vorrà che alcuni d...