Chan era finalmente riuscito a salire di nuovo sulla riva della spiaggia, con i capelli schiacciati contro il capo e un sorriso divertito. Gli faceva male la pancia per quanto aveva riso con i suoi amici, che non avevano alcuna intenzione di lasciarlo in pace. In effetti li capiva, non passavano assieme le vacanze, non erano mai andati al mare insieme e quella era la loro prima esperienza insieme ed erano felici. Una felicità che avevano difficoltà a contenere, erano pur sempre ragazzi. L'australiano stava camminando guardandosi alle spalle, sorridendo a come i suoi amici stessero giocando tra di loro. Hyunjin stava buttando Seungmin verso il basso, mentre Changbin lo stava tirando via con Jisung che si era lanciato sul ragazzo muscoloso per allontanarlo dagli altri ragazzi. Certe volte sembravano dei bambini, troppo giocosi, ma sapeva anche che quella era la loro adolescenza e dovevano viverla a pieno. Soprattutto quando qualche mese fa si erano stressati per la questione dell'uccisione del gatto e il mistero della morte Do Kyungsoo, di cui non si sapeva ancora nulla.
«Jeongin-ah, tu non ti vuoi fare il bagno?» Gli chiese iniziando a correre verso di lui, il minore aveva ancora la maglia e non sembrava intenzionato a toglierla.
«Voglio godermi questa visione.» Indicò il paesaggio senza guardare l'australiano, non sapeva come avrebbe reagito.
«Ti devo portare io con la forza?» Gli chiese, mettendosi di fronte come un pilastro, Jeongin si ritrovò a guardare il suo corpo. Dai vestiti sapeva che era muscoloso, anche quella mattina aveva visto i suoi addominali. Eppure in quel momento aveva qualcosa in più. I capelli bagnati, l'addome e i muscoli bagnati erano ancora più visibili. Si bloccò, sentendo una vampata di calore, «Lo devo prendere per un sì?»
«D-devo per forza?» Chan annuì sorridendo e sedendosi sulle sue gambe, «Non mi va.»
«Va bene, non ti costringo.» Si alzò e sembrò che se ne stesse per andare al suo fianco seduto, quando afferrò il suo braccio destro e gamba sinistra mettendolo sulle spalle. Jeongin urlò sorpreso, non si era aspettato quel gesto. Urlò spaventato fece girare i passanti, ma ben presto tornarono ai fatti loro quando notarono che erano solo dei ragazzini che stavano giocando tra di loro. Ma in quella folla c'erano anche i compagni di accademia di Jeongin, increduli nel vedere quel ragazzo ridere con l'australiano, «Non ti posso costringere è vero, ma non possiamo non farti fare almeno un bagno. Domani c'è ne andremo, tu vuoi davvero andare in giro a dire che non ti sei neanche fatto un bagno? Non posso! Perderei la mia fama.»
«La smetti con questa cosa della fama?» Chiese affannato, divertito, neanche lui riusciva a capire cosa stava provando l'unica cosa di cui era certo e che si voleva liberare da quella presa salda.
«No, perché hai iniziato tu.» Poi i due ragazzi finirono nell'acqua, risalendo rideva, «Molto fredda?»
«Mi hai fatto bagnare la maglietta.» Si lamentò mentre Chan gli afferrava il polso e iniziava a nuotare verso i suoi amici, «Dico sul serio!»
«Nessun problema usi la mia, tanto non la metterò.» Finalmente erano arrivati vicino agli altri ragazzi.
«Credevo non saresti mai entrato.» Gli disse gentilmente Seungmin, Jeongin guardò Chan in silenzio.
«L'ho costretto io... trattatelo bene, io vado in riva ho bisogno di prendere un po' di sole.» Lasciò il suo polso e poi iniziò a nuotare verso la riva, sentiva il bisogno che Jeongin si sbloccasse con il suo gruppo di amici. Comprendeva che era timido, però voleva che si trovasse a suo agio anche con loro. Voleva che stringesse amicizia con quel gruppo, così da non farlo sentire fuori luogo durante le loro conversazione e magari renderlo più partecipe. Voleva che i suoi amici lo apprezzavano, come lui stava imparando a fare.
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Chan aprì gli occhi ritrovandosi sotto ad un ombrello, con un telo mare sul corpo e una testa sul suo addome. Il suo braccio era dietro alla testa e stava cercando di capire come era successo, non si era neanche accorto che si era addormentato. Abbassò la testa trovando Jeongin addormentato sul suo addome, come Jisung sulle gambe del minore e Seungmin con la testa sul ventre dell'australiano. Si erano tutti addormentati, ma l'unico che mancava era Changbin. Il quale era dietro di lui a leggere un libro, non appena notò che il suo amico si era svegliato gli toccò la testa e si mostrò da sopra alla sua testa.
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A Midnight Secret || Jeongchan (Book 1)
FanfictionMezzanotte. I segreti possono essere ben tenuti solo quando le lancette dell'orologio superano il numero dodici. Però per far sì che restino nascosti, le persone coinvolte devono esserne capace. Chan ne sa qualcosa, ma il destino vorrà che alcuni d...