La disposizione sul pullman era stata decisa da Hyunjin, quindi Chan e Jeongin si ritrovarono seduti insieme. In un certo imbarazzo, anche se assieme avevano deciso che sarebbero stati solo amici. Eppure era imbarazzante, perché sapevano entrambi che si piacevano e si attraevano a vicenda. La tensione tra di loro diminuiva con il tempo, forse a causa della stanchezza. Le cuffiette alle orecchie, la musica che passava da un brano all'altro e la testa di Jeongin sulla spalla di Chan. Il mento dell'australiano sfiorava la testa di lui, osservando la strada fuori con gli occhi socchiusi. Sentiva il suo respiro su di sé, il suo cuore andava piano e gli piaceva quella vicinanza. Gli ricordava il ritorno della sua vacanza da Busan, ma ora stavano andando da tutt'altra parte. Eppure ora dovevano andare all'isola di Jeju, quindi da lì a qualche ora l'autobus si sarebbe fermato e avrebbero dovuto prendere un traghetto che li avrebbe portati lì. Non ci era mai stato, a quanto pare neanche Jeongin, mentre il resto dei ragazzi sì. Han e Seungmin avevano deciso di andarci perché, nonostante l'avessero già vista, sapevano che Chan non aveva avuto l'opportunità di vederla e volevano fargli vivere una vacanza a pieno, in ogni posto, vedere ogni attrazione, divertirsi e vivere una vacanza a pieno. Dopo tutti quei anni di studio e sofferenza, era una vacanza che si meritava. Erano più che meritati quei due mesi di divertimento, soprattutto prima di iniziare qualcosa di più grande come il college.
Chan era sorpreso di quella vacanza, aveva temuto che sarebbe stato da solo come gli anni precedenti. Invece eccolo lì con i suoi amici, verso luoghi che neanche lui sapeva quali fossero. Changbin gli aveva detto che sarebbe stata una sorpresa, non solo per Chan ma anche per Jeongin, Felix e Leeknow. Era tutto da scoprire, ma questo non gli dispiaceva. Non sapere quale era la prossima meta lo rendeva entusiasta, perché in lui aumentava la curiosità di sapere dove sarebbe stato il nuovo posto.
«Pss, Chan hyung? Stai dormendo?» Spostò gli occhi un un movimento lento, lasciarsi prendere dai suoi pensieri lo stava portando ad avere sonno. Seungmin aveva la faccia appoggiata tra le sue mani e lo stava osservando, «Alla fine avete risolto?»
«Abbiamo deciso di restare amici.» Sussurrò mentre sentiva la mano di Jeongin nella sua, Seungmin posò la guancia sul dorso della sua mano osservandoli, «Va tutto bene.»
«Perché avete deciso così?» Chan si morse il labbro inferiore pensando intensamente a cosa dire, la risposta c'era ma allo stesso tempo non voleva dirla ad alta voce. Seungmin comprese, «Non vi sentivate pronti?»
«Una cosa del genere.» Iniziò ad accarezzare il dorso della mano di Jeongin, il quale si sistemò meglio tenendo gli occhi chiusi, «Però grazie per averci provato.»
«Voglio solo la tua felicità.» Chan tirò l'angolo sinistro delle labbra in un mezzo sorriso, lo sguardo era triste.
«Cerchiamo di goderci questa vacanza, va bene?» Seungmin annuì tornando a sedersi, litigando con le gambe di Han che le aveva messe dal suo lato, «Jisung, togli quelle benedetta gambe!»
«Mettile sulle mie.» Ma il ragazzo non lo fece, quindi Han le afferrò e lo costrinse a farlo, «Problema risolto. Ora cerca di non svegliarmi di nuovo.» Seungmin gli stava facendo il verso, ma ormai il ragazzo dai capelli blu corallo si era addormentato.
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Le gambe di Jeongin erano sulle cosce di Chan, la testa appoggiata sulla spalla del più grande, gli occhi chiusi e la cuffietta sfilata dall'orecchio. Il maggiore aveva la testa buttata all'indietro e la bocca socchiusa, mentre dormiva e respirava dalla bocca.
Si erano trasferiti sul traghetto, ma erano troppo stanchi per godersi il panorama del mare. Jeongin ci aveva provato, si era messo con le ginocchia sulla sedia e le mani sulla ringhiera puntando il suo viso verso il mare scuro. Ma ben presto iniziò a sbadigliare. Era stanco da quella mattinata, quindi non riusciva a tenere gli occhi aperti. Dunque, un po' deluso, si mise seduto con il broncio e ben presto cadde tra le braccia di Morfeo.
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A Midnight Secret || Jeongchan (Book 1)
FanfictionMezzanotte. I segreti possono essere ben tenuti solo quando le lancette dell'orologio superano il numero dodici. Però per far sì che restino nascosti, le persone coinvolte devono esserne capace. Chan ne sa qualcosa, ma il destino vorrà che alcuni d...