51장: quella foto

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Tw: molestie, bullismo e suicidio.

Chan era disteso sul letto, con il cellulare di Jeongin in mano. Lui gli aveva dato il permesso di usarlo, dato che il proprio era a caricare e doveva finire una conversazione sul gruppo dei suoi amici. Il minore era al piano di sotto a preparare i pop-corn, avevano pensato di vedere un film insieme. Chan aveva scoperto che il ragazzo non aveva mai visto il film "Mamma mia", che faceva parte della sua infanzia da che aveva memoria. Quindi avevano deciso che lo avrebbe visto con lui. Mentre aspettava il minore, decise di farsi delle foto buffe per riempirgli la galleria di sue foto. Poi tornò su KakaoTalk per rispondere ai suoi amici, quando notò una chat archiviata. Non sapeva se era per nasconderlo a Chan il contenuto della chat, ma decise di entrarci. Anche se quello non era un comportamento che doveva tenere, lui lo sapeva benissimo ma la sua curiosità era alle stelle. Si chiedeva cosa ci fosse così importante da tenerlo nascosto, eppure solo in seguito comprese che era per un altro motivo. Voleva tenerlo lontano dalla vista di Jeongin, nasconderlo dai suoi occhi. L'ultimo messaggio proveniva dal mittente e diceva:

"Volevo solo dirti che mi piaci. Te lo volevo dire prima dell'operazione."

Cliccando sopra alla chat, si ritrovò a guardare la foto del pene nudo. C'era il petto di questa persona, la verga pulsante dentro una mano. Non c'era alcun viso, semplicemente il corpo nudo. Non sembrava una richiesta fatta da Jeongin, la chat precedente era finita con un saluto di buona notte e la foto aveva come risposta:

"Adesso sei convinto a inviarmi anche la tua?"
"Ti ho convinto?"

Non c'era alcuna risposta da parte di Jeongin, lo aveva ignorato. Chan sentì una morsa allo stomaco nel leggere quella frase, nel vedere quella foto. Non sapeva come erano arrivati a quella situazione, ma per aver ignorato il messaggio e poi l'ultimo, non era aspettato. Decise di leggere le chat più sopra, il minore aveva avuto la richiesta di mostrarsi nudo e delle foto della sua verga, ma aveva più e più volte rifiutato nonostante le incitazioni di questa persona. Che a quanto pare aveva ventotto anni. L'australiano si sentiva disgustato nel leggere quelle frasi, il modo in cui lo stesse manipolando per ricevere quello che lui voleva. Sentiva la rabbia salire in lui, chiedendosi come avesse avuto quel numero.

Quell'uomo aveva tenuto più conversazione esplicite, su argomenti varie legato alla sfera sessuale e Jeongin rispondeva a monosillabi. Avevano fatto anche delle chiamate, a quanto risultavano su quella chat. Chan sentì la rabbia ribollire dentro di sé, perché aveva continuato quella conversazione? Perché non aveva chiuso i rapporti subito? Perché si era fatto avvinghiare in quella situazione in quel modo? Perché non gli aveva detto nulla?

«Chan hyung, ho portato anche una bibita gassata. Però domani mattina dobbiamo andarla a prend...» Si zittì quando si ritrovò a guardare il viso serio e disgustato del più grande, «C-cosa è s-successo?»

«Perché hai il numero di un pedofilo trentenne?» Jeongin boccheggiò senza capire cosa volesse dire, «Innie-ya, perché c'è un trentenne che ti ha mandato la foto del suo fottuto cazzo? Perché un trentenne vuole una tua fottuta foto sexy?» Voltò il telefono con l'immagine, vide come il minore divenne pallido e silenzioso. La testa era abbassata e non si muoveva da lì, bloccato dal terrore, «Perché hai continuato a parlare con una persona del genere? Jeongin? Cavolo, può essere pericoloso.»

«N-non sono mai s-stato sincero con lui. H-ho sempre mentito in tutte le domande personali che mi faceva.» Disse mentre le lacrime scendevano sul suo viso, si vergognava di quello che era, «Te lo g-giuro. Non s-sono m-mai stato sincero. E... non volevo.» Singhiozzò con il viso vicino al petto.

«Non significa nulla. Perché hai continuato a parlare con lui?» Si era messo seduto con il telefono spento sulle gambe, «Come fai ad avere il suo numero?»

A Midnight Secret || Jeongchan (Book 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora