69장: filarino

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La casa della sorella di Seo Changbin si riempì ben presto di otto rumorosi ragazzi, che venivano osservati dai vicini di casa incuriositi di ritrovarsi così tanti giovani ragazzi in una coppia altrettanto giovane. Portando a porsi domande su che tipo di legame c'era tra quel gruppo e la coppia.
Il gruppo era entrato in un modo meno che discreto, infatti stavano discutendo animatamente. Tutti erano concordi nel non far toccare nulla a Han Jisung, Leeknow si era offerto di assicurarsi che non avrebbe fatto altri guai. Anche se Chan si era prontamente proposto per fare il cambio durante la doccia, così durante il passaggio della doccia lui e Han si ritrovarono a conversare tranquillamente mentre gli altri ragazzi sistemavano le loro cose in una camera.

«Cosa è successo ieri con Jeongin?» Domandò ad una certa, spegnendo la musica che avevano messo in sottofondo e massaggiando il cuoio capelluto con l'asciugamano.

«Perché siete tutti così interessati a questa storia?» L'australiano spense il cellulare appoggiandolo sullo sgabello, Han Jisung alzò le spalle, «Dico sul serio.»

«Credo che questa sia la storia più interessante nei miei diciotto anni di vita.» Chan rise, era poco probabile dato che le sue storie più interessanti avevano sempre Han e i suoi guai come protagonisti, «Penso anche perché vogliamo la tua felicità e sappiamo quanto Jeongin ti renda felice.» Chan chiuse gli occhi sospirando, «Dico sul serio. Ti meriti la felicità.»

«Voi siete miei amici e mi rendete felice.» Provò a cambiare argomento, Han sapeva che non gli andava di parlare al momento di ciò che era successo. Non erano cattive notizie, ma aveva paura di dirlo ad alta voce, temendo che potesse rovinare la relazione di nuovo. Come se pronunciare quelle parole rendesse la relazione fittizia.

«Non vi è scappato un bacino? Neanche uno? No, perché Jeongin sembra sul punto di volerti baciare sempre e tu di saltargli addosso.» L'australiano afferrò un ammasso di vestiti e lo lanciò contro al suo migliore amico, che stava ridendo di fronte a quella reazione, «Ti giuro, sembri sempre sull'orlo di mangiarlo.»

«Han Jisung.» Si mise in piedi afferrando lo scopino del bagno, il nominato saltò sul posto iniziando a ridere rumorosamente, «Sono cose che si dicono?»

«Non è colpa mia se te lo mangi con gli occhi.» Chan era vicino al suo amico, con il braccio teso, quando la porta del bagno si aprì mostrando Seungmin e Jeongin. Si erano affacciati, Seungmin più in alto appoggiato all'uscio della porta, Jeongin con le dita che sbucavano e il viso leggermente nascosto dalle sue mani.

«Io non mangio nessuno con gli occhi, tu mi mangi con gli occhi.» Rispose muovendo lo scopino, Seungmin, sopra a Jeongin, trattenne una risata. Dovevano essere davvero preoccupati, ma il timore era scomparso ascoltando quella conversazione.

«Sei una cheesecake ed io non lo sapevo?» Han si era fatto piccolo di fronte al suo amico, il quale abbassò il braccio scoppiando a ridere, «In quel caso, non ti mangio solo con gli occhi.»

Il ragazzo si liberò dalla presa del suo migliore amico, bloccando davanti alla porta. Non nell'immediato, non quando si era accorto di Seungmin ma quando lo sguardo scese giù verso Jeongin. Si pietrificò diventando rosso, se avesse avuto l'abilità i suoi capelli avrebbero preso fuoco.
Chan reagì allo stesso modo, le gote, le orecchie con il collo stavano iniziando a diventare sempre più rosse.

«Va tutto bene?» Domandò piano Jeongin, osservando il suo ragazzo avvicinarsi a Jisung.

«Sì, ho solo visto il c...» Bangchan posò la mano sulla sua bocca, ancora più rosso di prima. Jeongin alzò la testa verso Seungmin, il quale guardava quella scena divertito. L'unico che non stava capendo cosa stesse succedendo, era il ragazzo su cui verteva la conversazione.

A Midnight Secret || Jeongchan (Book 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora