Qualcuno picchiettò con il dito sulla sua spalla, una pressione a cui non era abituato e non conosceva così bene che aveva finito per distrarlo dal compito che stava portando a termine. L'australiano alzò il capo per guardare i suoi compagni di classe, insieme dovevano consegnare un progetto entro la fine della giornata per la valutazione finale, ma loro stavano guardando dietro alle spalle di Chan. Per ciò decise di girarsi ritrovandosi a guardare Felix con un sorriso gentile e Leeknow poco dietro di lui con espressione seria, se non fosse stato per il ragazzo con le lentiggini si sarebbe spaventato. Quei due sembravano proprio il poliziotto buono e cattivo. Comprendeva il motivo per cui i suoi compagni di classe sembravano terrorizzati. Eppure il viso dell'australiano si illuminò nel vederlo, sorprendendo i due ragazzi della sua classe. Sapevano che Chan aveva una buona nomina, che era sempre gentile con tutti, ma era anche raro che mostrasse quel sorriso apertamente felice di vedere qualcuno. Anche le sue spalle si erano abbassate, non erano tese e sembrava quasi che la tensione stesse lasciando il suo corpo.
«Ti possiamo disturbare per qualche minuto?» Domandò Felix con voce timida, «Ti dobbiamo dire una cosa.»
«Sto finendo il progetto, è così urgente?» Chiese con delicatezza, il ragazzo con le lentiggini guardò il suo amico dietro alle spalle. Entrambi annuirono, «Non è un problema, mi darò una pausa. Dove volete parlare?»
«Non mi ha voluto dire dove.» Sbuffò Felix mentre faceva spazio al più grande per farlo alzare.
«Riguarda Han?» Il ragazzo era poco più alto di loro, li stava studiando con fare tranquillo. Non sospettava nulla.
«Perché dovremmo parlare di Han con te?» Domandò confuso Leeknow, Chan si grattò la testa abbassandola con uno di quei sorrisi che erano imbarazzanti ma anche divertiti.
«Spesso fa troppi guai.» Insieme stavano camminando verso l'uscita della biblioteca per andare nella stazione radio, mentre al terzo piano della struttura Jisung, Seungmin, Hyunjin e Changbin bussarono alla porta della Sezione A-7.
Un ragazzo dai capelli rasati aprì la porta con un sorriso beffardo, quella classe era un caos. Si stavano lanciando un portapenne, prendendo in giro un ragazzo. Era Yang Jeongin, che però stava ignorando la situazione.
«C'è Jeongin Yang?» Chiese Hyunjin urlando, voleva sovrastare il rumore della classe.
«Ragazzino, hai delle visite.» Gridò il ragazzo dai capelli rasati, lanciando un foglietto di carta che urtò i capelli di Jeongin. I quattro ragazzi si guardarono confusi, notando come il ragazzo aveva la fronte corrucciata guardando la porta, «Ti interessano solo le visite?»
«Lascia perdere, lui è proprio tonto. Non si preoccupa nemmeno del suo portapenne.» Rise uno dei più muscolosi di quella classe sedendosi sul banco, «Perché lo cercate? Vi ha fatto qualche torto? Ho delle idee per fargliela pagare.»
«Ya, sono quei ragazzi con cui è andato al falò.» Rise un altro appoggiandosi sulla spalla di Jeongin, «Quindi sono davvero tuoi amici?» Changbin fece un passo in avanti quando vide la scoppola che aveva ricevuto e poi la guancia che veniva tirata, «Non sei così ridicolo da pagarli anche per farli venire qui, vero?»
«Potete ridare il portapenne a Jeongin?» Chiese Jisung entrando dentro la classe, prendendo quello che apparteneva al più giovane, «Puoi uscire? Dobbiamo dirti una cosa.» Il ragazzo dai capelli blu era sempre gentile con Jeongin, ma mai come quella volta. Occhi gentili e dolci mentre posava il portapenne sul suo banchetto.
«Cosa è successo?» Domandò mentre si liberava dalla pressione che quel ragazzo stava ricevendo sulla schiena.
«No, ti dobbiamo solo raccontare una cosa. Nulla di preoccupante.» Jeongin si alzò guardando il ragazzo, era davvero tranquillo.
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A Midnight Secret || Jeongchan (Book 1)
FanfictionMezzanotte. I segreti possono essere ben tenuti solo quando le lancette dell'orologio superano il numero dodici. Però per far sì che restino nascosti, le persone coinvolte devono esserne capace. Chan ne sa qualcosa, ma il destino vorrà che alcuni d...