"TI DAI UNA CAZZO DI MOSSA?"
La voce di Katsuki, anche se attutita dalla porta della stanza, fece sobbalzare Izuku che istintivamente iniziò a tremare...
Mancavano solo un paio di ore e poi, finalmente, avrebbe potuto rintanarsi in camera sua e smettere di mentire
Quella cena era programmata da mesi....Inko e Mitsuki, la madre del biondo, si erano finalmente ritagliate un po' di tempo tutto per loro e nonostante gli impegni lavorativi, e quelli a casa, erano riuscite ad organizzare quella cena dove poter finalmente chiarire un paio di cose...
Da mesi le donne si confrontavano sui problemi che avevano i loro figli...
Mitsuki era profondamente preoccupata per la rabbia perenne che sembrava circondare il biondo, con un aurea malefica, rendendolo schivo e taciturno...
Inko invece, nonostante facesse finta di niente, aveva notato gli innumerevoli lividi che ricoprivano il corpo di suo figlio....ed aveva deciso che era giunta l'ora che ne parlassero...che analizzassero la cosa...e che trovassero una soluzione...
Ma era anche spaventata da una possibile reazione negativa del suo bambino...
Izuku era sempre stato un ragazzino estremamente fragile ma, quando si trattava di lei, diventava quasi iperprotettivo cercando in tutti i modi di tutelarla...
Non si lamentava mai...
Non aveva mai parole di sconforto o recriminazioni verso la loro vita che, certamente, non brillava di lusso e roba facile...
Ed anzi...
Aveva iniziato lui stesso a lavoricchiare, portando qualche soldino a casa, e pagandosi interamente le spese extra da solo...
Il cellulare....
Le nuove scarpe...
L'abbonamento agli autobus che gli serviva , a detta di suo figlio, per vedere un ragazzo con cui aveva fatto amicizia e che lo faceva ridere tantissimo...
Ora....Inko era una donna straordinariamente semplice e spesso e volentieri non capiva determinate dinamiche dei giovani...i loro moti di ribellione o i loro atteggiamenti...
Ma conosceva suo figlio e di una cosa era certa...
Non avrebbe mai sposato una donna....
Non che la sua sessualità fosse un problema!
La verdina avrebbe amato quel ragazzo persino se avesse avuto due teste o la coda....
Ma era pur sempre una madre ed era estremamente spaventata da questo ragazzo invisibile e da quei lividi sempre nuovi...
Era entrato in un brutto giro?
Quel ragazzo gli faceva del male?
E poi chi era?
Qual'era il suo nome?
Izuku si riferiva a lui come "il mio amico"....
Nessun nome...
Nessun indirizzo...
Nessun genitore...
Come poteva fidarsi ancora del suo bambino se, giorno dopo giorno, non sapeva nemmeno dove andava o chi lo picchiava in quel modo?
Per questo si era rivolta a Mitsuki...
Da sempre le due donne, ed i loro figli, sceglievano di parlare come se fossero un'unica grande famiglia...
La verdina pensava che, non avendo una figura genitoriale maschile, suo figlio fosse chiuso in sé stesso e per questo, a quelle riunioni travestite da cene, era sempre presente anche Masaru...
Ma l'uomo era in viaggio di affari e quella sera non poteva esserci....
E comunque, anche nelle ultime cene dove l'uomo era presente, Izuku non si era mai sbottonato su questo fantomatico amico....
Lasciando quel dubbio, di paura e sospetto, strisciare nel cuore della donna che era terrorizzata....
Ed anche quella sera, proprio mentre stavano per mettersi a tavola, il telefono di Izuku aveva squillato ed il ragazzo era corso in camera sua come un razzo
Perché?
Perché se erano amici, come diceva, si doveva nascondere per parlare con lui?
Inko e Mitsuki avevano mandato Katsuki a richiamarlo, nonostante il biondo avrebbe palesemente preferito tirarsi il ramen in testa , e quando lo videro tornare con le guance rosse, e gli occhi sognanti, decisero di far slittare la cena di mezz'oretta
Uno sguardo complice passò tra le due donne, seguito da uno sbuffo scocciato di Katsuki, e Mitsuki si fece sotto sedendosi a tavola
M:" Izuku tesoro....devi dirci qualcosa?"
Il verdino scosse il capo, con il viso sempre più rosso, e persino Katsuki sollevò un sopracciglio sbirciandolo di lato
I:" n-no... n-no z-zia Mitsuki...e-era...era solo il mio amico..."
Uno schiocco di lingua risuonò nella stanza, seguito da una risata strozzata, ed Izuku incassò la testa sulle spalle cercando quasi di fondersi con la sedia....
Inko si massacrò le mani sotto il tavolo, traendo forza dalla vicinanza con la sua amica, e si fece coraggio
Inko:" pi-piccolo mio..."
Izuku alzò gli occhi, sentendo la voce di sua madre carica di apprensione, e la donna continuò
Inko:" è... è tantissimo tempo che... c-che tu conosci questo... q-questo ragazzo e....ed io...i-io mi chiedevo se... s-se potessi farlo conoscere anche a me.... T-tu sei mi-minorenne amore ed io...i-io sono solo preoccupata perché v-vedo i...i lividi e...e sono preoccupata perché q-questo ragazzo..io non lo conosco Izuku! E...ed ho paura... l-lo capisci vero?"
Izuku prese a tremare, vedendo le mani di Katsuki serrarsi a pugno sotto il tavolo, ed alzò la testa sforzandosi di sorridere
I:" te...t-te lo farò conoscere o-ok? ...D-domani glielo...g-glielo chiedo e...e te lo farò conoscere..."
Katsuki sogghignò, prendendo in mano le bacchette, e sussurrò in modo che solo lui potesse sentirlo
K:" Tsk...il fidanzato immaginario...chi cazzo vorrebbe passare del tempo con te nerd di merda?"
Inko lo stava ancora guardando, con uno sguardo pieno di paura , ed Izuku strinse il cellulare tra le mani
I:" fi-fidati di me mamma...."
Inko:" come posso Izuku? I-io...i-io li vedo quei lividi e....e..."
I:" LUI NON C'ENTRA NIENTE!!!"
Izuku si era alzato di scatto, facendo sobbalzare persino Katsuki, e strinse il cellulare tra le mani
I:" lui non c'entra niente mamma.... l-lui...N-Natsuo non c'entra niente...."
La verdina guardò Mitsuki, che si strinse nelle spalle, per poi riportare lo sguardo su suo figlio
Inko:" Allora permettimi di conoscerlo!!! Sono solo spaventata!!! S-se no.... s-se no i-io non...non ti permetterò più di uscire!!!"
Izuku scosse il capo, cercando l'ennesima scusa per giustificare quel ragazzo fantasma, ma questa volta la voce di Katsuki fu udibile per tutto il tavolo
K:" non c'è nessun cazzo di ragazzo fantasma zia...."
E fu allora che Izuku, con le lacrime agli occhi, mandò la sua posizione all'albino seguita da un breve messaggio
"Mi verresti a prendere a casa?"
E non passarono nemmeno due secondi prima che il bip, del cellulare, facesse drizzare le orecchie di Katsuki
"Alle 15 sono da te"

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Kōri
FanficÈ sempre la stessa storia... È sempre la stessa vita... Tutto si sussegue, come un loop infernale, facendoti credere che mai nulla cambierà... Ma qualcosa si staglia all'orizzonte, all'improvviso, ed i tuoi occhi si riempiono di verde... 🔞 BoyxBoy ...