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Forse era giusto ammetterlo..

Forse avrebbe dovuto trovare il coraggio, dentro di sé, per ammettere che ci aveva pensato forse fin troppo durante quella notte ...

Che aveva pensato a come sarebbe stato posare le labbra sulle sue...

A come sarebbe stato stringerlo a sé, rosso ed imbarazzato, mentre continuava a posare piccoli baci su quella bocca che sembrava così morbida...

E forse avrebbe dovuto ammettere anche che si era spappolato quasi il cervello, con musica assordante, mentre cercava disperatamente di mantenere quei pensieri nei giusti argini...negli argini, appositi, per due persone che si conoscevano appena...

E Natsuo lo ammise nella sua testa...lo ammise parecchie volte di aver dovuto ripensare all'insegnante di chimica, una donna anziana con un orribile brufolo perenne sul naso, pur di non far scorrere fuori dagli argini quei pensieri...

Ma ora?

Ora che aveva davvero quelle labbra sulle sue...

Ora che si stava rendendo conto che non le stava solo appoggiando sopra...

Ora che sentiva la lingua di Izuku, a contatto con la sua, nemmeno un muro di cemento avrebbe potuto ricostruire quegli argini...

Perché fu fin troppo semplice per lui chinarsi appena un po' di più...

Fu fin troppo semplice guardarsi intorno, aprendo gli occhi per un secondo, ed accertandosi che non c'era nessuno far scivolare le mani sotto i suoi fianchi...

Fu addirittura divertente, da un certo punto di vista, sentirlo sussultare quando lo aveva tirato su come se non avesse peso...

Ma quel contatto non si era interrotto....nemmeno per un attimo...

L'albino camminò continuando a baciare quelle labbra come se stesse traendo la stessa vita da esse...

Si ritrovò a giocarci con le proprie...a morderle...a leccarle per poi infilare ancora la lingua dentro come a voler lenire quel dolore immaginario...

E Dio....

Quando la schiena di Izuku toccò il muro, nel parcheggio ormai deserto, Natsuo si sentì morire mentre il collo del verdino si reclinava verso l'alto...e dalla sua magnifica bocca, arrossata, uscì un sospiro un po' più forte...

Natsuo sentì il suo stesso sangue ribollire nelle vene, a quella vista, ed i denti bianchi scesero verso il collo del verdino....

Mentre le mani, con il Quirk ormai andato a puttane, si infilavano sotto la maglia del minore

I:" Na-AH!!!!"

Izuku rabbrividì quando sentì la morsa del freddo scivolare sulla sua colonna vertebrale, regalandogli una scossa mai provata, ed abbassò di nuovo il viso alla ricerca delle sue labbra

I:"...dio... a-ancora...."

L'albino ricominciò a baciarlo ancora ed ancora....

Sbuffi di brina iniziarono ad uscire dalle sue labbra mentre dentro di sé, soprattutto all'altezza del bacino, sentiva il fuoco impossessarsi completamente del suo corpo...

Appoggiò meglio Izuku contro il muro, sostenendolo con una mano e con il bacino, mentre con l'altra gli afferrò il mento tenendolo fermo...e facendogli spalancare ancora di più la bocca...

Il ghiaccio ricoprì il suo pollice, ed il mento del verdino, mentre le lingue si incontrarono fuori dalla bocca...

N:" cazzo sei... s-sei stupendo Izuku... stupendo..."

Il verdino mugolò un verso di assenso, cercando di nuovo quella bocca, ma lo schiamazzo dei bambini li costrinse a separarsi...

Con ancora il fiato in gola, ed un problema parecchio doloroso nei pantaloni, Natsuo aiutò Izuku a scendere per poi sistemargli la maglietta e posare i pugni sul muro....

Gli occhi dei due non si staccarono nemmeno per un secondo, mentre le famiglie passavano dietro la schiena dell'albino, ed i fiati si scontrarono tra le bocche ancora aperte

Il viso di Izuku era rosso fino alla punta delle orecchie...

Le lentiggini sembravano risaltare, sulla pelle arrossata, e Natsuo ci passò i polpastrelli sopra

N:" f-forse...forse è meglio c-che...che ti riporto a casa..."

Izuku annuì, sistemandosi di nuovo la maglia, e gli girò la schiena per un secondo

I:"uhmmm..s-si..si... f-forse...f-forse è me-meglio si..."

I due rimasero fermi ancora per qualche minuto, cercando di riprendere fiato, prima di incamminarsi verso la macchina sfuggendo entrambi allo sguardo dell'altro

Quello che era successo era fuori da ogni logica o pensiero...

Entrambi desideravano quel bacio, fin dalla sera prima ed Izuku forse da un po' più di tempo, ma nessuno dei due aveva previsto che sarebbe successa una cosa del genere...

Il tragitto verso casa venne fatto quasi in religioso silenzio, a parte qualche commento sul traffico e qualche parola biascicata, e la casa del verdino arrivò fin troppo velocemente davanti ai loro occhi...

Izuku aprì lo sportello che aveva ancora le guance rosse e la testa china ed anche Natsuo, forse ancora più in imbarazzo di lui, fece lo stesso...

Camminarono affiancati fino al portone del verdino ed Izuku mise le chiavi nella toppa, al terzo tentativo, per poi prendere la maniglia in mano

I:" ahummmm.. v-vuoi...v.. v-vuoi e ..entrare?"

La voce del verdino era un'ottava più alta, del suo solito tono, e Natsuo sorrise prima di prendergli la mano ed aspettare che alzasse il viso

N:" i-io...io credo che...c-che non sia il caso..."

Izuku annuì, con le guance ancora rosse, per poi sorridere di rimando

I:" a-allora ci.. c-ci vediamo domani?"

Natsuo annuì, chinandosi a posargli un tenero bacio sulle labbra, per poi fermargli il mento con una mano

N:" però ti verrò a prendere a scuola ok?"

I:" per-perche?"

L'albino scosse il capo, sorridendo subito dopo, prima di tirarsi su con il busto

N:" vorrei chiederti una cosa e...e vorrei portarti a mangiare quella crepes se.. s-se per te va bene..."

Un sorriso enorme apparve sul volto del minore, che annuì vigorosamente, prima di mandargli un messaggio con la via della scuola

Natsuo si chinò ancora una volta, per lasciargli un bacio, quando sollevando gli occhi vide Katsuki in fondo alla strada...

Gli occhi grigi si scontrarono con quelli rossi, e pieni d'ira , del biondino...

E Natsuo posò una mano, sulla nuca di Izuku, attirandolo sul suo torace senza staccare mai gli occhi da quelli di Katsuki...

Ed alzando un po' la voce,in modo che riuscisse a sentirlo, ripeté l'ultima frase

N:" allora ci vediamo domani all'uscita di scuola...e stai tranquillo...non farò ritardo questa volta"

non farò ritardo questa volta"

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