La mano era sollevata contro la porta di legno scuro...

Gli sarebbe solo bastato piegare il polso in avanti...avvicinare le nocche...colpire il legno e, come l'adulto che riteneva di essere, chiedere scusa oltre al cambio per Izuku.

Sapeva di aver sbagliato..

Sapeva che nemmeno Shouto aveva colpe in quella casa...

Sapeva che , probabilmente, suo fratello era quello che aveva subito ancora di più le angherie di Endevor...

Ma nonostante questo...in un posto dentro il suo cuore... non poteva fare a meno di odiarlo...

Era irrazionale? Folle? Quasi disgustoso dato che il giovane Todoroki non aveva scelto niente di ciò che gli era successo?

Si...Natsuo lo sapeva...Natsuo ne era consapevole...ed avrebbe voluto davvero cambiare le cose... avrebbe davvero voluto guardarlo semplicemente come un fratello e basta...

Ma in quell'angolo, nascosto sotto strati e strati di dolore e ghiaccio, c'era una parte di lui che gli dava la colpa di tutto...

Perché magari se non fosse nato Touya sarebbe ancora vivo...non sarebbe stato scartato da Endevor...non avrebbe scelto di potenziare il Quirk fino a quel punto...

E magari se anche lo avesse fatto... Endevor avrebbe scelto di avere un piano B...e forse si sarebbe accorto che anche il ghiaccio, se usato bene, brucia...

Magari se non fosse nato anche lui avrebbe avuto un'occasione che fu invece impossibile proprio a causa della sua perfezione...

Forse l'unica cosa di cui non lo accusava era il perdere la testa di Rei....ecco...forse quello no...

Perché anche Natsuo, seppur non venendo ustionato, subì lo sguardo schifato e terrorizzato di sua madre...

Certo...non aveva i colori del mostro... non aveva le sue fiamme....ma era più simile a lui di quanto volesse ammettere...e forse anche nel carattere orgoglioso oltre che nell'aspetto fisico...

No.... Natsuo non voleva essere come il mostro... non voleva vedere solo il sesso di sua sorella o il Quirk di suo fratello....

E forse era giunto il momento, per lui, di fare un ulteriore passo avanti...

Le nocche colpirono il legno due volte, con tocchi leggeri, e riuscì quasi a percepire la presenza di Shouto prima ancora che gli aprisse....

Ma quando lo fece, facendo passare si e no un paio di secondi, gli occhi grigi del maggiore si spalancarono....ed un sorriso, seppur appena accennato, fece capolino sul suo viso

Shouto era davanti a lui con i capelli ancora bagnati, dalla recente doccia, ed indossava la sua felpa usandola probabilmente come una piccola coperta...

I due Todoroki si guardarono, soprattutto per come diavolo erano conciati, prima che Shouto facesse un passo indietro per farlo entrare in camera

S:" lui sta bene?"

Come sempre la voce così bassa e già matura, di suo fratello, fece quasi sussultare l'albino che si limitò ad annuire prima di iniziare a parlare

N:" uhmmm...s-si ...direi che abbiamo chiarito anche se credo di dovergli delle scuse fatte bene...e ...e non solo a lui .."

Shouto si andò a sedere sul futon, abbracciandosi alle maniche estremamente lunghe della felpa, prima di sorridere appena

S:" non gli hai ancora chiesto scusa?"

Natsuo negò, guardandosi appena intorno, per poi raccogliere le gambe e sedersi lui stesso

N:" n-non...non nel modo giusto... credo..."

Il bicolore piegò la testa di lato, sinceramente incuriosito, e giocò con i polsini della felpa

S:" ed in che modo gli hai chiesto scusa?"

L'immagine di lui nel corridoio, con Izuku spalmato stile koala contro il muro, tornò nella mente dell'albino che arrossì appena

N:" n-non...non nel modo giusto..."

Shouto sbatacchiò le palpebre, continuando a tenere la testa piegata, e si sporse un po' più in avanti

S:" e qual'e il modo giusto? "

Natsuo si schiarì la gola, come se ci fosse un rospo incandescente incastrato dentro, e chinò il capo in avanti mettendosi in ginocchio sul futon

N:" mi ... m-mi dispiace averti attaccato i-in...i-in quel modo..."

Natsuo rimase con la testa chinata in avanti, per qualche secondo, prima di rialzarla e spalancare gli occhi

Shouto aveva assunto la sua stessa identica posizione, con le ciocche bicolori che sfioravano il futon, e le mani portate in avanti

S:" dispiace anche a me aver reagito... soprattutto usando Quel potere....avrei dovuto schivare o, al massimo, abbassarmi...ma sai...una colonna di ghiaccio che ti arr...."

Le labbra di Shouto si fermarono, così come le sue parole, quando sentì una mano sulla testa che si spostava tra le ciocche bianche e rosse

Rialzò gli occhi incredulo, pensando seriamente di esserselo immaginato, ma la mano di Natsuo era ancora lì...contornata da uno sguardo che il bicolore non riusciva a capire....

Cos'era?

Pena?

Tenerezza?

Affetto?

Natsuo staccò la mano dopo l'ennesima carezza, districando le lunghe gambe dal futon, e gli porse una mano

N:" ho bisogno del tuo aiuto...puoi?"

Shouto annuì, con ancora le labbra socchiuse dallo stupore, e fece leva sulle gambe per sollevarsi e rimanere imbambolato davanti a suo fratello

N:" Izuku... I-Izuku resterà qui a dormire e...uhmmm...si..siccome non era previsto, e la mia roba gli sta decisamente grande, mi chiedevo se era possibile per te prestargli qualcosa... sai p-per...per la notte..."

Shouto annuì, ancora troppo sbalordito per parlare, ed andò verso l'armadio tirando fuori una maglia ed un pantalone un po' più vecchi e ,quindi, più piccoli

Passò il fagotto nelle mani del fratello, che sorrise riconoscente, e lo vide avvicinarsi alla porta prima che la sua mano lo raggiungesse

Le dita sottili si agganciarono al polso del maggiore, con la mano destra, ed aspettò che l'albino si girasse prima di lasciare la presa e chinare leggermente il capo

S:" e...e mangerete i-in...in cucina?"

Natsuo annuì, prendendo in mano la maniglia, per poi sospirare appena e rimanere fermo

N:" m-mi...mi farebbe piacere,dato che Lui non c'è, se... s-se venissi anche tu... i-in...i-in fondo ti devo ancora un gelato no? Ed, a proposito, mi disp..."

S:" NON FA NIENTE!..."

Shouto arrossì, continuando a giocare con il polsino della felpa, e sorrise appena

S:" non fa niente Na...uhmmm... Onii-san..."

Uno sguardo legò i loro occhi, per qualche secondo, prima che lo stesso sorriso timido apparisse sulle labbra dell'albino

Che afferrata di nuovo la maniglia, e con i vestiti in mano, uscì nel corridoio chinando impercettibilmente il capo ancora una volta

N:" ... allora a dopo...."

Shouto annuì, con il cuore in gola, e richiuse la porta per poi buttarsi letteralmente sul futon....

Con un sorriso enorme a piegargli le labbra


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