S:" sta bene?"

Katsuki scosse il capo, sedendosi sul divano vicino al  bicolore, per poi prendere il punteruolo e spostare la legna nel camino in modo da creare piccole scintille

K:" sta come uno che è stato aggredito nel suo territorio..."

Shouto rimase in silenzio per qualche secondo, dopo aver inviato un paio di messaggi, per poi incrociare le mani sotto il viso e sostenerlo puntando i gomiti sulle ginocchia

S:" credo che sia abituato a questo no?"

I pugni del biondo si strinsero, facendo sbiancare anche le nocche, ed un gesto stizzito piegò i suoi lineamenti

K:" che cazzo vuol dire ah? "

Le spalle del maggiore si alzarono ed abbassarono scrollandosi, in un gesto incurante che fece incazzare ancora di più l'altro, ed i suoi occhi si girarono a guardarlo

S:" quello che ho detto... Non lo conosco da molto ma l'ho visto parecchie volte nel parco vicino casa nostra... Ho visto innumerevoli volte i lividi sulla sua faccia e siccome non mi sembri stupido, e di sicuro non colpisci in posti visibili volontariamente, ho pensato che il suo corpo era ridotto decisamente peggio... Posso farti una domanda?"

Il pezzo di legno più grande schioccò , rilasciando piccole scintille tutt'intorno, e Katsuki serrò i denti continuando a tenere i pugni chiusi

K:" che cazzo è? Una seduta di psicologia? Pensi che ci metteremo a farci le trecce raccontandoci quanta merda abbiamo dato o ricevuto? Ah? Non siamo di certo qui per questo principino di sto cazzo...quindi tappati la bocca e lasciami in pace...noi non siamo amici..."

Qualche secondo di silenzio segui le parole velenose del minore, che stava ancora con la mascella serrata ed incazzato a morte, mentre Shouto si limitò per l'ennesima volta a scrollare le spalle

S:" credo che sia chiaro il fatto che non siamo amici dato quello che hai fatto... E comunque non sono abituato ad averne...quindi non ti preoccupare di poter ferire i miei sentimenti...la cosa non mi tocca..."

Katsuki aprì la bocca per rispondere, e magari sputare fuori tutta la rabbia che sentiva dentro di sé, ma un leggero bussare alla porta li fece quasi saltare entrambi

I due ragazzi si avvicinarono al pesante portone di legno, entrambi pronti ad attaccare al minimo cenno di pericolo, quando sbirciando nello spioncino Shouto rilassò completamente le spalle e lo aprì subito...

L'autista era di fronte a loro, con la faccia seria e gli occhiali scuri, e gli porgeva due buste piene di spesa

X:" ho fatto quello che mi ha chiesto signorino e sua sorella mi ha chiesto di dirvi di stare attenti...non è la prima volta che quel ragazzo viene attaccato... Sono state inviate due unità che stanno perlustrando i boschi proprio in questo momento e la signorina Fuyumi ha detto che avviserà personalmente le scuole e le vostre famiglie... Anche il preside della scuola dei ragazzi è amico della famiglia..non sarà un problema richiedere ai genitori dei due ragazzi il permesso per una gita a sfondo didattico"

Shouto annuì, non cambiando minimamente espressione mentre afferrava le buste, per poi posare di nuovo lo sguardo sull'uomo

S:" è tutto?"

L'uomo scosse il capo sistemandosi gli occhiali, in un gesto puramente meccanico, prima di mettersi quasi sugli attenti e fare un passo indietro

X:" non sono state rilevate altre aggressioni di questo genere nel quartiere del signorino o in quelli limitrofi... Ovviamente vostro padre non è stato avvisato ma la signorina pensa che sarebbe una buona idea rivolgersi a qualche pro Hero"

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