Il primo grande passo, per un Izuku ormai sedicenne e vicino ai diciassette anni, fu proprio affrontare il suo mostro più grande... la sua paura più nascosta...e lo fece proprio quella sera....

Aspettò pazientemente che tutti gli altri tornassero a casa per il weekend, licenza speciale che avevano ottenuto proprio a causa di una sua chiamata, e parlò prima con Natsuo e successivamente con Katsuki attraverso il telefono...

Aveva paura...era letteralmente terrorizzato da ciò che si stava apprestando a fare...ma doveva farlo...

E doveva farlo perché era consapevole che quel ragazzo non aveva nessuna colpa per ciò che gli era successo e che scaricare il suo terrore su di lui, per quanto in maniera non intenzionale, lo portava solo a protrarre i traumi infantili già causati da Endevor, dall'indifferenza di Natsuo, dalla pazzia di sua madre e ,forse in primis, proprio da quel fratello che aveva finto il suo suicidio...

Troppe... troppe colpe che gravavano sulle spalle del giovane Shouto che , dalla sua, non faceva altro che sembrar chiedere scusa ogni giorno per la sua esistenza...

Tanto da chiedere a Katsuki di dormire da lui quasi in lacrime, nonostante stessero ormai insieme da più di un anno, ogni volta che Izuku andava a casa loro...ogni volta che il verdino rischiava di incrociarlo...

Certo...non era intenzionale il suo sussultare o schiacciare la schiena contro il muro, quando lo vedeva, ma in ogni caso gli stava causando sofferenza....ed un eroe, pensò Izuku con la lettera di ammissione nella sezione di supporto della UA, un eroe non causa mai del male...

Per questo sia Natsuo che Katsuki, in quella serata, gli avevano dato una mano...

Per questo ora era da solo, seduto sul divano, mentre Shouto ignaro di tutto si stava facendo una doccia prima di fare il borsone e tornare da Katsuki..

E quando il bicolore uscì dal bagno, già pronto per prendere un taxi ed andare via  prima dell'arrivo di Izuku, rimase quasi paralizzato nel trovarselo di fronte....

Gli occhi bicromatici, con quel lato sinistro che tanto terrorizzava il verdino, si riempirono immediatamente di stupore e lacrime mentre, impanicato, si guardava intorno alla ricerca di suo fratello

S:" uhmmmmm... i-io...i-io n-non sapevo che... o-ora... o-ora chiamo Nii-chan ok? Non ...non avere paura ok?"

Izuku si alzò e si sforzò quasi di sorridere, mentre un passo dietro l'altro si avvicinava a lui, e si fermò a breve distanza dal maggiore abbassando la testa e cercando di non farsi prendere dal panico

I:" i-io...io ti devo chiedere perdono Shouto kun...ti devo chiedere perdono perché sono stato l'ennesima persona che, nella tua vita, ti ha fatto sentire un appendice... u-un pezzo di qualcun'altro...una proiezione dei problemi e dei fallimenti di altre persone..."

S:" I-Izuku n-non... n-non è necessario che..."

I:" si...si che lo è..."

Izuku alzò lo sguardo, facendo una altro passo avanti tremando, e si avvicinò ancora di più al maggiore

I:" tu... t-tu hai sempre pagato più di tutti gli errori di tuo padre, prima, e quelli di tuo fratello dopo... Io...io so che non sei lui....so che non mi faresti mai del male e che, come quel giorno sulla panchina, daresti la vita per proteggere la mia...e non solo un fazzoletto..."

Il verdino tirò fuori dalla tasca un pezzo di stoffa, un piccolo fazzoletto con le iniziali del bicolore cucite sopra, e lo strinse tra le mani continuando a guardarlo negli occhi

I:" tu... t-tu sei stato la prima persona che ... c-che si è soffermata a porgermi una mano...sei stato il primo che non mi ha reputato solo uno scarto...sei stato il primo che , nonostante non dovessi assolutamente trovarmi nel vostro giardino, ha capito che avevo bisogno di aiuto e che si è esposto immediatamente per me...per... p-per aiutarmi... Sei stato il primo, oltre a me, a vedere ciò che era nascosto nel cuore di Kacchan ed a riportare indietro quel ragazzo dolcissimo che si era perso, a causa dell'orgoglio e della rabbia, per tutti questi anni...cosa che nemmeno io, suo amico da una vita, sono riuscito a fare..."

Un'altro passo fu fatto, dalle gambe sempre più sicure, ed una lacrima tracciò la cicatrice sulla guancia di Shouto quando Izuku gli arrivò praticamente di fronte

I:" hai... h-hai sempre appoggiato tuo fratello e...ed anche per questo ti devo ringraziare...perché l'uomo che è diventato..l'uomo che amo è così perché tu... t-tu tu sei fatto carico della sofferenza di tutti loro ed insieme a Fuyumi vi siete sacrificati, fino a sputare sangue, in modo che almeno lui avesse un futuro e che... c-che riuscisse ad avere una vita almeno dignitosa lontano da quella casa... perché c'era Fuyumi a tenere buono Endevor e c'eri tu... c'eri tu a tenerlo in quella palestra nonostante sapessi bene che avresti sofferto le pene dell'inferno nel rimanere lì..."

Una mano di Izuku si alzò, sfiorando la sua guancia sinistra e raccogliendo quella lacrima bollente , prima che il verdino facesse l'ultimo passo e posasse la testa sul suo torace

I:" tu non sei Endevor...tu non sei T-Touya...tu... t-tu non sei Dabi e...e sei una delle persone più forti che io conosca...ed è giusto che anch'io sia forte per te...i-io...i-io ti voglio bene Shouto e...e voglio smettere di avere paura di te perché... p-perchè amo tuo fratello e...e ti considero mio fratello... Ti prego... T-ti prego perdonami per non essere stato abbastanza forte da riuscire...."

La voce si strozzò, nella gola di Izuku, quando due braccia scosse dai singhiozzi si strinsero attorno a lui...

Le lacrime bollenti di Shouto vennero raccolte dai capelli verdi, mentre Izuku ricambiava quella stretta, ed i due rimasero immobili al centro di quel piccolo soggiorno...

Buttando fuori tutto il dolore accumulato per anni, da entrambi, mentre Shouto lo stringeva a sé accarezzandogli i capelli...

E promettendo, ancora una volta, di proteggerlo da tutto e tutti ..


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