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Pezzi....

Pezzi di stoffa...

Piume sparse in giro...

Pezzi di una mensola che dopo 10 anni, da quando era stata montata, giacevano a terra distrutti...

Pezzi di cuscini....lenzuola...quaderni e persino di piumini...

Sembrava quasi che nevicasse, in camera di Natsuo, quando finalmente permise alle sue mani di fermarsi ed al torace di espandersi in modo più naturale...

Era furioso....era letteralmente, e visceralmente, furioso....

Non aveva mai vissuto una vera serata pacifica in quella casa...mai... nemmeno da bambino...

Perché c'erano sempre le urla di Touya...perché c'era sempre del vomito, o del sangue, da guardare sul pavimento...

Perché c'era stata acqua bollente sulla faccia di suo fratello...

Perché c'era puzzo di carne bruciata... continuamente...

Così tanto che l'albino ormai aveva i conati di vomito al solo vedere una bistecca... soprattutto se era al sangue...

Perché quella carne semi-cotta, con quelle striature più scure, gli ricordava troppo la carne di suo fratello quando lo riduceva alla stregua di una mummia per colpa di tutte le garze che doveva usare...

No...non c'era mai stata una giornata di pace per Natsuo Todoroki... nonostante lui fosse il figlio graziato dalle mani di Endevor...

Però nessuno ha mai considerato come quello stesso bambino, che si aggirava per la casa come un fantasma, quante volte si sia ritrovato a stringersi le mani sulle orecchie per non sentire...

A conficcare la faccia sul cuscino per non vedere...

A mordersi le mani a sangue per non urlare...

No...non c'era mai stata pace per il figlio che nessuno voleva...

Ma ora?

Ora la rabbia e la furia di Natsuo avevano raggiunto livelli inimmaginabili...

Si sentiva ribollire all'interno, talmente tanto, che i cristalli di ghiaccio venivano prodotti autonomamente dalla sua pelle...

E si scagliavano ovunque...

La tenda era stracciata...

I poster, messi solo per dare una parvenza di normalità alla stanza nel caso che un compagno di classe ci entrasse, giacevano a terra strappati...

Il cuscino era diverto a terra, in tanti pezzi, e le piume contenute al suo interno sembravano nevischio...

Gli sbuffi di brina ghiacciati continuavano ad uscire dalle sue labbra mentre gli occhi, ancora più chiari del solito, saettavano da una parte all'altra...

Perché era al limite Natsuo...e forse, quel limite, lo stava superando....

Il cervello faceva fatica a riconnettersi, mentre le immagini di Touya, Shouto che vomitava, sua madre che si limitava ad aggirarsi per casa, Fuyumi che aspettava che Endevor si fermasse ad ascoltare la poesia composta a scuola, lui stesso che seguiva con lo sguardo il grande eroe, la faccia di Katsuki e quel ghigno sarcastico, i lividi sulla pelle di Izuku....

Tutto...tutto si mescolava continuando a pompare la sua furia....

Avrebbe voluto urlare..

Avrebbe voluto uscire fuori da quella stanza, una volta per tutte, e conficcare quello stiletto di ghiaccio diritto nel cuore dell'eroe numero due...sempre se ce l'aveva un cuore...

Basta! Basta papà!!!

M-mamma? Mamma..

aiutami

Brucia!!! Brucia papà!!!

I-io...io non ce la faccio più

Tu non mi piaci

ghiacciolino del cazzo

Touya è morto...fattene una ragione

L'albino si portò una mano nei capelli, continuando a sbuffare fuori brina, mentre le sue mani si ghiacciavano completamente...

Aveva bisogno di aiuto...

Aveva bisogno di...

Un lieve bussare alla porta lo fece ridestare dai suoi pensieri, facendo cadere l'ennesimo pezzo di ghiaccio, e Natsuo andò ad aprire con la seria intenzione di sbattere la porta in faccia a Fuyumi...

Ma non c'era lei di fronte a lui...

Shouto se ne stava fermo, sulla soglia, con due tazze fumanti in mano... sbirciando dietro all'albino, senza variare la sua espressione, ed allungargli una tazza

S:" Endevor è uscito di nuovo...e...e io volevo solo ringraziarti...credo... m-ma...uhmmmm...se sei impegnato con l'unico cuscino rimasto in vita i-io potrei...ecco..ripassare?"

Gli occhi di Natsuo si assottigliarono, scrutando il bicolore con la seria intenzione di mandare a fanculo lui e la tazza, quando la sua attenzione fu attratta da una porzione di pelle lasciata esposta sul collo

La mano dell'albino andò immediatamente a prendere entrambe le tazze, per poi posarle in mezzo alle piume sul comò, per poi afferrare un polso di Shouto e trascinarlo in camera

S:" Hey!"

Il bicolore cercò istintivamente di sottrarsi alla sua presa, sentendo l'ansia risalirgli nello stomaco, ma non poteva nulla contro la forza del maggiore

Natsuo agganciò il collo della t-shirt bianca, stringendolo nel pugno, per poi dare un profondo strattone...

Ed i suoi piedi indietreggiarono, fino a cadere seduto sul letto, quando i suoi occhi si posarono sul torace di suo fratello

Lividi....

Lividi di quelle che sembravano, a prima vista, i segni del sottile bastone di legno che veniva usato anche con Touya...

Lividi, vecchi e nuovi, contornati da ustioni da fiamma e da quelle da ghiaccio...

Lividi che squarciavano la pelle lattea, che sembrava scolpita nel marmo, di suo fratello...

Lividi che risaltavano persino in confronto all'ustione che aveva sul viso...

Shouto si portò le braccia al petto, cercando di coprirsi il più possibile, ma ormai era troppo tardi...

Gli occhi grigi come il ghiaccio avevano già visto tutto...

E come un vaso di Pandora, appena scoperchiato, tutte le emozioni negative risalirono a galla....

Lasciando uno strascico amaro, dentro al suo cuore, composto da una sola parola...

E ,quella parola, sembrò quasi brillare nei suoi occhi...

Una sola parola...che affiancata all'odio, che sentiva scorrere dentro di sé, rese il fantasma finalmente vivo...

Una parola....

"Vendetta"


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