I:" hai mai pensato a come sarebbe il mondo senza Quirk?"

Izuku e Natsuo avevano appena finito di pranzare, dopo aver passato l'intera mattinata a parlare tra di loro, e si erano rintanati in un caffè per poter rimanere al caldo fino all'ora in cui il maggiore avrebbe riaccompagnato il verdino a casa...

Natsuo girò il cucchiaino nel thè, facendo sciogliere la zolletta di zucchero, e si perse quasi in quel liquido scuro che vorticava all'interno della tazza

N:" si...a volte c'ho pensato... ho desiderato io stesso di essere un quirkless...ho sempre odiato i Quirk..."

Il verdino annuì sorridendo appena, prendendo un biscotto dal piatto centrale, prima di abbassare il capo sospirando

I:" sai...non è poi così piacevole essere senza un qualcosa che ti aiuti nelle situazioni di pericolo... A volte, quando ero piccolo, anch'io ho amato il non avere Quirk...l'essere più debole ....ma quando cresci e capisci che non ci saranno sempre gli adulti, o gli amici, a difenderti...la percezione cambia completamente... Ti ritrovi ad osservare gli altri ed a...mmm...invidiarli? Si...direi che è la parola giusta...mentre tu resti fermo, a fare i conti con le cose più semplici, ed a capire che rimarrai comunque un passo indietro agli altri..."

N:".. però nessuno si aspetta che tu sia...mmmm...migliore...nessuno si aspetta che tu faccia una determinata cosa o che tu aspiri a determinati posti...puoi essere libero no? Puoi essere tutto ciò che vuoi..."

Gli occhi di Izuku si rialzarono, in quelli grigi del maggiore, ed un piccolo sorriso sarcastico apparve sulle sue labbra

I:" libero? No....non sono libero Natsuo..."

Gli occhi grigi si assottigliarono, mentre allungava una mano per afferrarne una del verdino, ed Izuku continuò a parlare

I:" sai che ci sono pochissimi lavori concessi ai quirkless? Potrei fare lo spazzino...potrei fare il cassiere o, al massimo, il barista... Ma sai che anche per quelle posizioni in molti richiedono almeno un Quirk?"

N:" per... p-per quale motivo?"

Izuku si passò una mano tra i capelli, stringendo le dita di quella allacciata al maggiore, per poi tirare fuori un quaderno dal suo zaino

I:" ho fatto delle ricerche... In molti chiedono un Quirk, per quanto misero possa essere, per essere sicuri e tranquilli nel caso ci fossero problemi... Per esempio...cosa succederebbe se lavorassi in un bar ed, alla chiusura, ci fosse una rapina? Io.. i-io sarei completamente indifeso nelle grinfie dei rapinatori e la responsabilità, della mia sicurezza, cadrebbe completamente nelle mani dei gestori del locale... Stessa cosa per quanto riguarda lavori più remunerativi... Il poliziotto? Nessuno vuole un quirkless a difendere il quartiere... Medico? Chi si fiderebbe di una persona senza poteri? ..No...no Natsuo...non è bello essere diverso in un mondo che ti mette alla prova da quando nasci..."

L'albino annuì, limitandosi a stringere le sue dita, per poi bere un sorso di the

N:" non è bello nemmeno averlo un Quirk...le persone si aspettano che tu faccia un lavoro che sia affine al tuo potere... Guarda me per esempio... Il Quirk del ghiaccio sarebbe utile in chirurgia...in un supermercato...ma cosa accadrebbe se volessi, per esempio, diventare uno spazzino? Tutti mi guarderebbero con biasimo pensando che il figlio del grande Endevor, l'eroe numero due, è solo un codardo.... Tutti si aspettano che io, o Shouto o Fuyumi, diamo lustro alla famiglia...che la rendiamo ancora più grande... ma... m-ma loro non sanno cosa si prova a ...a vivere lì dentro...loro non sanno cosa si prova a...a non essere mai abbastanza..."

Izuku scivolò al suo fianco, posandogli la testa sulla spalla, e fece intrecciare ancora una volta le loro dita

I:" non so quanto possa esserti utile ma... m-ma io trovo che il tuo Quirk sia straordinario e c-che....c-che anche tu sei straordinario..."

L'albino strofinò la guancia sui suoi capelli, inspirandone il profumo, prima di posargli un bacio sulla fronte

N:" perché ancora non mi conosci bene...sono sicuro che se avessi incontrato prima Shouto o...."

Izuku sollevò la testa, assottigliando lo sguardo, e piegò il capo verso destra in un'espressione dubbiosa

I:" ma...i-io...i-io ho conosciuto prima Shouto...."

Flashback

Izuku stava ancora correndo, nonostante avesse preso l'autobus e si fosse allontanato dal suo quartiere, e le lacrime scendevano copiose dai suoi occhi gonfi...

L'attacco di Katsuki, l'ennesimo della giornata, era stato più violento del solito...

Il sangue e le lacrime, sopra i suoi occhi, rendevano la sua vista offuscata e non vide il cartello all'ingresso di quell'enorme parco...

Si limitò a sedersi sulla panchina, continuando a piangere, mentre il sole iniziava a scendere all'orizzonte

"Stai bene?"

Il verdino sollevò il viso, cercando di mettere a fuoco l'immagine davanti a lui, e riuscì a scorgere il viso di un ragazzo con i capelli di due colori

"I-io...i-io..."

Il ragazzo di fronte a lui gli sorrise, aprendo il suo zaino, e gli passò un fazzoletto bianco prima di rimettere lo zaino sulla spalla e guardare l'orologio

"È un taglio superficiale..ma è meglio se metti del ghiaccio appena arrivi a casa ok?"

Izuku annuì, prendendo il fazzoletto bianco dalle sue mani, e lo vide incamminarsi verso una specie di Arco con un cancello all'interno....

Il verdino si tamponò il sangue dalla fronte, continuando a guardare quel punto, finché non vide una mano bianca sul ferro del cancello....

E sentì il suo cuore perdere un battito quando la figura di Natsuo apparve all'orizzonte...

Fine flashback

Izuku era rosso dalla testa ai piedi quando, con il viso ancora schiacciato sulla spalla del maggiore, riprese fiato dopo il racconto

I:" i-io.... è... è stato il primo giorno che... c-che ti ho visto e...ed ho continuato a venire i-in...i-in quel parco solo ... s-solo per vedere te....i-io...io ero lì per te Natsuo...io...io sono qui per te..."

Il viso di Izuku fu sollevato, da due dita sotto il mento, e Natsuo lo guardò con gli occhi lucidi

N:" ed io...io sarò sempre qui per te... Izuku...."


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