S:"perché mi hai aiutato?"

K:" non ti ho aiutato..."

S:" si che lo hai fatto....hai inventato delle scuse...non esiste nessun progetto scolastico e non sei qui per allenarti... Perché mi hai aiutato? Perché hai mentito ad Endevor?"

I due ragazzi erano appena arrivati in palestra, con Katsuki che era finalmente riuscito ad infilarsi almeno la t-shirt, e Shouto continuava ad osservarlo mentre girava in quello spazio vuoto...

Era quasi strano avere un'altra persona lì dentro...

Era quasi come se stesse invadendo un suo spazio personale...molto più che in casa sua...molto più che nella sua stessa camera...

Katsuki alzò le spalle, in un gesto indifferente, e guardò i vari bastoni di legno appesi alla parete

K:" questi a cosa servono?"

Shouto chinò il capo, guardando da tutt'altra parte, e si incamminò verso l'uscita

S:" ti chiamo l'autista e ti faccio riaccompagnare a casa..."

La maniglia della grande porta di acciaio fu sfiorata, dalle dita lunghe ed affusolate del bicolore, ma Katsuki rimase imperterrito dietro di lui

K:" anche questi...non ho mai visto strumenti del genere..."

Katsuki sfiorò dei lunghi bastoni sottili, che sembravano composti di plexiglass, e ne prese uno in mano rigirandolo lentamente

K:" hai un Quirk di ghiaccio e di fuoco ...a cosa servono questi?"

La bocca di Shouto rimase imperterrita serrata e Katsuki posò di nuovo la piccola verga per avvicinarsi a delle sottili strisce di tessuto ignifugo

K:" anche queste ... non ha senso che tu venga legato...e poi perché ci sono dei pannelli phono-isolanti? Cosa succede qui dentro che non si deve sentire?"

Katsuki prese di nuovo uno dei bastioni di legno, facendolo schioccare su una mano con un movimento rapido del braccio, e guardò la sottile striscia rossa che era rimasta in rilievo sulla sua pelle

K:" per che cosa servono?"

Shouto era ancora di schiena, con la mano sulla maniglia della porta, e Katsuki si girò verso di lui

K:" che cosa succede qui dentro?"

Le spalle del bicolore ebbero un fremito, come se tutte le terminazioni nervose stessero confluendo in quel punto, e la mano si strinse sulla maniglia

S:" per quale motivo lo stai chiedendo? Eh? Per imparare nuovi modi in cui torturare Izuku? "

Le labbra del biondo si strinsero, in una linea dura e sottile, prima di posare di nuovo il legno nel suo supporto

K:" ti ho già detto di farti i cazzi tuoi principino di merda..."

Un sorriso sarcastico apparve sul volto del maggiore, che lasciò finalmente la maniglia, prima di girarsi verso il biondo

S:" questi sono affari miei...tutto ciò che succede in questa casa sono affari miei...tutte le persone che vi abitano sono affari miei ... quindi dovresti essere tu a portare rispetto per questo luogo...."

La lingua di Katsuki schioccò, producendo un rumore secco ed infastidito, mentre continuava a guardarsi intorno

K:" non che me ne freghi più di tanto...mi hai trascinato tu qui dentro...io dovrei essere a scuola..."

S:" sei tu che sei venuto nel nostro giardino"

K:" non è colpa mia se il vostro fottuto giardino sembra un parco comunale"

S:" ci sono dei cartelli al di fuori"

K:" non me ne fregava un cazzo dei cartelli..."

S:" già...eri troppo impegnato a cercare Izuku vero? Perché lo stavi cercando? Perché ha paura di te?"

Katsuki sorrise, avvicinandosi al bicolore, e faccia a faccia gli posò un indice sul torace

K:" certo che ne fai di domande del cazzo per essere uno che non risponde... A cosa servono quegli strumenti?"

S:" non sono affari tuoi ... Perché cercavi Izuku?..."

Un sorriso da stronzo apparve sul volto del biondo, che mantenne la posizione faccia a faccia col bicolore , prima di spingere ancora più forte il dito sul suo torace

K:" non sono affari tuoi..."

I due si guardarono per diversi minuti, mentre il grande orologio da parete scandiva il tempo, e Shouto fu il primo ad abbassare lo sguardo

S:" ti faccio riaccompagnare a casa..."

Katsuki annuì, assottigliando appena lo sguardo, e Shouto afferrò di nuovo la maniglia

K:" però tuo padre sà che ci dobbiamo allenare insieme.... Sei sicuro di voler uscire da qua dentro?"

Un brivido scosse le spalle del maggiore, che si guardò intorno, per poi stringere la maniglia con talmente tanta forza da farsi sbiancare le nocche

S:" e dunque che cosa suggerisci di fare?"

Di nuovo le iridi spaiate incontrarono il puro rubino e Katsuki si rigirò la felpa tra le mani

K:" ormai abbiamo perso la giornata scolastica....ed io ho fame.... Suggerisco di andarcene da qui e continuare...mmmm... l'allenamento altrove ....ti devo ancora un paio di cazzotti.. "

Le iridi bicromatiche si assottigliarono, in un'espressione dubbiosa, e Katsuki riuscì finalmente ad infilarsi la felpa prima di afferrare lui stesso la maniglia ed aprire la porta

K:" sempre se non vuoi andare da Endevor e dirgli che hai mentito..."

Katsuki camminò in avanti con le mani nelle tasche  e Shouto si guardò un'ultima volta intorno prima di chiudere la porta , dietro la sua schiena, e seguirlo...

La macchina di Endevor era ancora nel giardino, chiaro segno che l'uomo fosse ancora in casa, quando il biondo si rimise le scarpe sull'ingresso e guardò il bicolore in piedi dietro di lui

K:" allora?"

Le mani di Shouto afferrarono la giacca, appesa sui ganci all'ingresso, e la indossò prima di passarne una anche al biondo

S:" andiamo..."


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