Il tragitto al contrario, verso la casa di Izuku, fu fatto tra le risate di entrambi i ragazzi....

Il verdino si sorreggeva ormai lo stomaco, dopo aver rischiato di scivolare per ben cinque volte su semplice nevischio, e Natsuo fu quasi tentato dal portarlo in braccio fino a casa...

Cosa che non fece solo perché sarebbe stato fin troppo imbarazzante e, dopo l'episodio sul fiume in cui aveva sentito la voglia di baciarlo, era meglio per lui stare a più distanza possibile...

Ripresero comunque la macchina, dove si schermarono dal freddo per quei miseri isolati, e quando arrivò il momento di salutarsi entrambi mantennero il silenzio...

Come ci si salutava dopo un primo appuntamento?

Avevano visto entrambi dei film...sapevano perfettamente che, in teoria, il ragazzo bacia teneramente la ragazza sull'uscio di casa...

Ma loro?

Loro erano due maschi ed in più, proprio su quel vialetto lastricato di piccole pietre bianche , l'albino aveva avuto l'istinto di strangolare un'altra persona...solo poche ore prima...

Non era per niente romantico no?

Ma nemmeno una stretta di mano lo era...

Così come una pacca sulla spalla...

Dirsi "ci vediamo presto?"... ipotesi da scartare...

Chiedere un'altro appuntamento?... Erano già rimasti d'accordo sul vedersi all'indomani...

Cosa fare?

Natsuo tirò il freno a mano, battendo ritmicamente le dita sul volante, e sbirciava ogni tanto il volto di Izuku che, imbarazzato da morire, teneva la testa bassa

N:" ehmmm quindi..."

I:" ok...allora...."

I due si guardarono, con le guance arrossate, e sorrisero entrambi distogliendo lo sguardo...

Natsuo respirò profondamente, chiedendosi ancora una volta cosa doveva fare e maledicendo il fatto di aver lasciato il cellulare a casa e non poter nemmeno chiedere a Fuyumi, prima di spegnere il motore

N:" ahemmmm... t-ti...t-ti accompagno alla porta ok?"

Izuku annuì, stringendosi nella giacca, per poi aprire lo sportello e scendere

Anche Natsuo fece lo stesso, sentendo il cuore ormai vicino alle tonsille, e camminarono fianco a fianco fino al portone di legno

Da dentro la casa si poteva sentire perfettamente Inko che stava cucinando, ascoltando un programma televisivo, e Natsuo si guardò intorno un paio di volte prima di guardare il portone

N:" l-lui ..lui sarà lì?"

Izuku scosse il capo, per poi abbassarlo, e la sua voce era a malapena un sussurro quando rispose

I:" i-io...i-io spero di no... s-spero di...no..."

Non c'era modo per loro di accertarsene e soprattutto il maggiore, con l'ansia che sembrava stritolargli lo stomaco, non faceva altro che guardare il portone

N:" s-se...se ti dà fastidio... t-tu...tu sai che...che io posso tornare si? I-io...io posso tornare Izuku..."

Il verdino annuì, tremando appena, per poi trovare il coraggio di alzare il viso

I:" i-io...io ti chiamerò e... grazie..."

Ed improvvisamente, come già successo al fiume ghiacciato, i loro occhi tornarono a legarsi...

La mani di Natsuo si sollevò, posandosi sulla guancia bollente del minore, e gli sfiorò con il pollice uno zigomo....mentre, negli occhi, una dolcezza che non aveva mai avuto si affacciava per la prima volta

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