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Shouto raccattò i pezzi di maglia, ai lati del suo corpo, e se li chiuse sul davanti mantenendo la testa china...

Non voleva che suo fratello li vedesse... non voleva che nessuno li vedesse

Perché quei lividi non facevano altro che fargli capire quanto lui fosse incapace e come chiunque fosse più forte di lui...

Soprattutto lui...

Soprattutto Natsuo...

Natsuo che si nascondeva in palestra pensando di non essere visto...

Natsuo che passava ore a fissare semplicemente il muro, seduto a terra, respirando lentamente

Natsuo che faceva sollevare appena dei piccoli cristalli di ghiaccio e gli faceva assumere le forme più svariate...

E Shouto rimaneva nascosto, tenendosi la mano sull'ultimo livido, pensando a quanto fosse grande il suo potere... in confronto al loro...

Si...loro...

Il ghiaccio di Natsuo che veniva sprigionato dalle sue mani come se stesse respirando....

Con semplicità...senza il minimo sforzo...

Natsuo che giocava come un giocoliere, con quei pezzetti, per poi trasformarli in piccoli uccelli o in sfere da far rotolare sul Tatami*

Natsuo che riusciva a creare intere colonne di ghiaccio solo alzando un dito....

Natsuo si...

Natsuo e....Touya....

Quell'altro fratello che non era nemmeno riuscito a conoscere...

Quel figlio, dagli occhi azzurri come l'oceano, di cui Endevor gli faceva vedere i video pretendendo che anche lui sprigionasse quelle magnifiche fiamme blu...

Il fratello che ad un certo punto della sua vita, quando era ancora troppo piccolo per capire l'enormità di quel gesto, aveva usato quello stesso Quirk per farsi del male e togliersi la vita...

Si...Shouto passava ore ad osservare loro..anche se solo attraverso uno schermo o una porta socchiusa...

Per poi andare in palestra autonomamente e cercare di portare il suo potere al massimo per sciogliere quelle colonne di ghiaccio...

Ed era costretto a distruggerle solo dopo diversi tentativi...e con quelle fiamme sempre e solo rosse...

Ed ora uno di quei fratelli era di fronte a lui con uno sguardo che, anche se non voleva ammetterlo nemmeno a sé stesso, gli ricordava fin troppo lo sguardo di Endevor...

E gli faceva paura...

Perché non sapeva praticamente nulla di quel ragazzo che dal suo metro e ottanta lo guardava con astio...

Non sapeva niente di quel fantasma evanescente che, improvvisamente, lo aveva trascinato nella sua camera...

Lui non c'era mai stato...

Non era mai entrato in camera di Natsuo come anche Natsuo non era mai entrato nella sua

A volte ci aveva pensato...

A volte aveva sognato quel momento in cui si sarebbe potuto rifugiare in quella stanza e, magari, parlare con lui...

E gli sembrava la serata giusta quella....

Avevano parlato, più o meno, di appuntamenti e baci...

Aveva preparato la cioccolata calda crogiolandosi nell'illusione di potersi sedere su quel letto e parlare, finalmente, con lui...

Ma Natsuo era infuriato, davanti ai suoi occhi, ed i piedi di Shouto iniziarono ad indietreggiare...

Fino a ritrovarsi con la schiena alla porta, e la maglia ancora chiusa con le mani sul torace, a chinare il capo

S:"mi dispiace a...averti creato problemi..."

Gli occhi grigi del maggiore si sollevarono, puntandoli sul bicolore, ma non fece in tempo nemmeno ad aprire la bocca che Shouto era già sparito...

E Natsuo si portò il viso tra le mani, seduto ancora su quel grande letto, chiedendosi ripetutamente cosa dovesse fare....

Cosa dovesse fare per sopravvivere, almeno, un'altro giorno...

Guardò il cellulare posato sul comodino, fortunatamente l'unico oggetto rimasto illeso dalla sua furia, e vide la luce verde che segnalava una notifica

Izuku...

Gli occhi dell'albino si strinsero ancora una volta mentre sentiva dolore quasi a livello fisico...

Anche lì aveva fallito...

Anche lì non era stato capace di controllarsi...

Anche lì aveva deluso una persona....

Cosa voleva dirgli? Cosa c'era scritto su quel messaggio?

Che gli faceva schifo?

Che era un maledetto pervertito e che non avrebbe più voluto uscire con lui?

Lo avrebbe capito...

E mentre guardava la porta della camera che era rimasta socchiusa, come se ci fosse ancora la sagoma di Shouto a tenerla ferma, Natsuo allungò una mano a prendere il cellulare...per poi sbloccarlo, usando l'impronta, e sospirare pesantemente prima di guardare lo schermo

Non vedo l'ora

che sia domani

Le palpebre dell'albino sfarfallarono ,per qualche secondo, mentre cercava di mettere un respiro dietro l'altro e continuava a guardare quel messaggio...

Non vedo l'ora

che sia domani

Un piccolo sorriso rischiarò le ombre che ricoprivano il suo volto e gli occhi si alzarono, ancora una volta, a guardare le tazze fumanti...

Non vedo l'ora

che sia domani

Natsuo si alzò dal letto, avvicinandosi al comò, e prese una delle tazze portandola alle labbra...

E la cioccolata calda sembrò rischiarare la nebbia che si era formata nella sua testa...

Shouto era rannicchiato, con le ginocchia verso il viso, sul futon in camera sua quando sentì bussare leggermente

Ed un'espressione di pieno stupore ricoprì il suo viso quando vide una mano bianca sbucare fuori dalla porta socchiusa....

N:" è veramente buona..."

Natsuo stava in piedi di fronte alla porta, con le due tazze in mano, per poi allungare una verso il bicolore

N:" è buona....e... grazie..."

Shouto sorrise, prendendo la tazza in mano, per poi farsi più indietro sul letto ed assaggiarne un sorso...e, con le guance rosse e sperando di non fare passi falsi, sollevare gli occhi e guardarlo

S:" uscirai con lui ancora?"

Ed il cuore prese a battere ad un ritmo forsennato, più di quando si allenava fino a sputare sangue, quando Natsuo si sedette ai piedi del futon ed incrociò le lunghe gambe mostrandogli il cellulare e sorridendo

N:" si...Izuku vuole vedermi ancora..."

*Tatami

Pavimentazione tipica delle palestre, o delle case giapponesi, composto da materassini morbidi e che assorbono le cadute

Kōri Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora