𝕯𝖆𝖗𝖐 𝖕𝖆𝖗𝖆𝖓𝖔𝖗𝖒𝖆𝖑 𝖗𝖔𝖒𝖆𝖓𝖈𝖊
🥀🐺 Un'umana, un college.
Lupi mannari e inganni.
Un tragico destino per una piccola farfalla monarca.🐺🥀
🔪🌙 Benvenuta al Blackmoon, Serena! Ti trovi ora nel college della morte, un luogo in cui l'as...
"In un mondo che non si ferma a guardare, la farfalla piange in silenzio la sua perdita." -Lessxiit
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4 luglio 2018
Serena
«Rivolgiamo ora alla nostra sorella Marilena l'estremo saluto. Questo rito cristiano del congedo esprima il nostro amore, consoli il nostro pianto, rafforzi la nostra speranza. Un giorno ci ritroveremo nella casa del Padre, dove l'amore di Cristo, che tutto vince, trasformerà la morte in aurora di vita eterna.» Le parole del sacerdote erano un mormorio indistinto che si perdeva tra le volte del soffitto della chiesa affollata.
Fissavo il feretro della nonna al centro dell'altare, tenendo stretto un fazzoletto tra le mani per le lacrime che non volevano cessare. Era rivestito da una distesa di crisantemi violacei; il legno scuro della bara sembrava assorbire ogni luce, rendendo tutto ancora più cupo a causa della fiamma tremolante delle candele che proiettavano le ombre sinistre dei presenti sulle pareti di finta pietra pregiata.
Il cigolio dei passi mi infastidiva, in canto del coro mi irritava mentre portava via con sé pezzi della mia anima.
«La messa è finita: andate in pace.» Il sacerdote baciò l'altare in segno di venerazione e fece un profondo inchino prima di dileguarsi in sacrestia.
«Rendiamo grazie a Dio», rispose il pubblico.
Grazie? Grazie per cosa? La nonna era la luce della luna che mi guidava nell'oscurità del mondo. Ora, questo mondo privo di serenità, è ricolmo di rimpianti.
Dopo la messa, fu portata al forno crematorio del cimitero. Non avrei mai immaginato che la sofferenza potesse intensificarsi; separarsi dal suo corpo fu un tormento ineguagliabile.
Era l'ultimo addio. Il maledetto per sempre.
In poche ore, le sue ceneri furono deposte accanto a quelle del nonno, come lei aveva sempre desiderato. Non lo avevo mai conosciuto; era morto molto tempo prima. Ma ogni settimana gli portavamo le rose del nostro giardino perché amava cantare a Marilena la canzone 'Rose Rosse' di Massimo Ranieri.
Una nuova lapide fu sostituita alla precedente, con l'immagine di entrambi e l'incisione: 'Più forte della morte è l'amore'. Un sentimento che avrei voluto ignorare, temendo l'insopportabile dolore della sua fine. Ora riposavano insieme, due anime gemelle riunite oltre la vita.
Lasciare quel luogo senza un ultimo saluto fu straziante. Una donna, con l'insensibilità di un avvoltoio, si aggirava tra le corone dei fiori, scattando foto per catalogare i partecipanti. Non esistevano parole adeguate per descrivere l'indignazione che provavo verso quella gente senza cuore.
In macchina, mi resi conto di non essermi mai staccata dal braccio di Pina. Mi sentivo sola, lei era l'unica presenza familiare e quotidiana in quel momento di dolore. Mi sussurrava parole di conforto, però nulla avrebbe potuto lenire il vuoto che sentivo dentro di me.
