Prologo

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"Il loro amore è un acchiapparello crudele,
dove ogni abbraccio è un laccio che stringe,
ogni bacio un coltello che taglia,
ogni sguardo un addio."
-Lessxiit

? gennaio 2019

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? gennaio 2019

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Non chiedetemi come siamo giunti a questo punto.
Siate pazienti; quella sfortunata ragazza sta per scoprirlo e io devo godermi il momento.

È rimasta senza parole.
Bianca, pietrificata.

Da semplice narratrice quale sono, percepisco il ritmo del suo cuoricino scemare, arrestarsi, e infine esplodere in un tumulto di sangue che si riversa con furore nel corpo esile, segnato dalle crudeltà subite.

Finalmente ha riunito tutte le tessere del puzzle.
Ora sì che ha compreso.
Ce ne ha messo di tempo per dare un senso a questa lunga storia, un viaggio attraverso labirinti di menzogne e verità nascoste.

Dicono che l'amore offuschi la vista, e non potrei essere più d'accordo.
Però anche io ci sono andata giù pesante, con la crudeltà di un inverno che non promette primavera!

«No, non è possibile!» esclama, stringendo le mani nei lunghi capelli umidi.

I fiocchi di neve che cadono silenziosi, aggiungono maggiore drammaticità al confronto finale, come petali di rose nere in un funerale d'amore.

Questo shock è stato un po' too much per lei?
Vabbè, non importa.
Il cucciolo non si fa impietosire dalle sue lacrime.

«Ora siamo in equilibrio, le perfette metà l'uno dell'altra.
Ora sono come te. Tu sei come me», ringhia il mio figlio prediletto.

«Se ti raggiungo, sei morta.
Se non ti prendo, verrò a cercarti e il finale non cambierà.
Prova a salvarti.
Ti do un vantaggio di duecentouno secondi.
Duecentouno, come i giorni che ho atteso pazientemente, desiderando di ucciderti.»

La ragazza capisce che non sta scherzando.
Lo guarda fisso nelle iridi che ora sono dello stesso colore delle sue, due pozze di petrolio in cui si rispecchia la disperazione.

Si morde il labbro e sussurra:
«Forse se avessi un'altra opportunità...
Forse se potessi tornare all'origine...»

Le parole si perdono nel vento che sussurra tra i rami spogli.

Non cambierebbe niente, non puoi sfuggirmi.
Adesso corri, voglio sapere cosa provi ogni volta che hai l'illusione di potercela fare.

Ha paura.
Sa che deve vincere, ma al termine di ogni guerra non ci sono né vinti né vincitori.

Solo macerie di sogni e speranze.

«Un passo alla volta, ricomincia da qui.
Fallo per te, fallo per me, fallo per chi non può più.»
Quelle deboli interferenze, che si ostinano ad aggrapparsi ai frammenti della sua coscienza, cercano di incoraggiarla.

Lei indietreggia, asciugando le lacrime dal viso gonfio e arrossato.
Sta abbandonando tutto ciò che aveva giurato di odiare, tutto quello che l'aveva intrappolata in un incubo senza fine.
Eppure, quell'addio le costa molto.

Voleva solo essere libera, ma lei era una farfalla, e si sa che esse hanno vita breve.

Lo so, non mi è permesso.
Tuttavia quella piccola umana ha intenerito il mio cuore, comunque non abbastanza da concederle una tregua.

Come la neve che si scioglie al tocco del sole ma congela di nuovo nella notte.

La caccia ha inizio.

«Ora comincio a contare. Se ti prendo, sei morta. Se non ti catturo, verrò a cercarti», le ricorda con freddezza.

«Ascolta un consiglio, tu hai seri problemi. Qualunque sia l' epilogo, dovresti andare da uno psicologo.»

«Centonovantanove...» un conto alla rovescia per l'apocalisse di un cuore.

«Va bene.» Prende lentamente fiato ed espira, preparandosi a immergersi nell'oscurità che la attende.

Si avvicina al ragazzo, le sue fragili braccia avvolgono i suoi fianchi robusti.
Appoggia la testa sul suo petto per l'ultima volta, inalando il profumo che ora è solo un lontano ricordo.

Anche se il cuore di entrambi batte allo stesso modo,
quel sentimento non può essere più forte del destino.

«Addio Ennos Eniem...» pronuncia, poi si lancia in una corsa verso l'ignoto, allontanandosi da lui.

Il ragazzo continua imperturbabile a contare.
«...zero, sto venendo a prenderti Eilemak Eniem

Prima di svelarvi l'esito di questo acchiapparello, permettetemi di raccontarvi come tutto ha avuto origine. Acchiapparello, dite voi? Per me è un gioco, per voi no? Forse ho esagerato, ma senza esagerazione non avrei trovato piacere.

Più mi sfidate, più sento l'impulso di annientarvi.
Preparatevi, perché sto per frantumare anche i vostri fragili cuori.

Perché lo faccio? L'orgoglio è un motivo sufficiente?
Non temete, vi svelerò la risposta che placherà la vostra curiosità.

Per ora ricordate: l'inizio della tragedia, non è un temporale improvviso, è il sole che vi scalda la pelle.

Come un sorriso gentile che nasconde il peggiore degli inganni.

Addio, piccole farfalle monarca.

Io sono il destino, e devo distruggervi per ottenere la libertà di vivere la mia vita.

like camellia's in springDove le storie prendono vita. Scoprilo ora