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9.1.16

Not popular• Wendy Holmes
& Louis Tomlinson

[Louis pov's]

"E perché dovrei? Una settimana fa non la pensavi così?" sussurro fermandomi "Mi dispiace Lou..." posso sentire il suo guardo addosso "ma... avevo bisogno di tempo" continua poi "adesso sono io ad averne bisogno" dico titubante.

Non mi sono mai piaciute le persone e dubito che mi piaceranno mai, non voglio che lei diventi un'eccezione perché infondo so che la gente prima o poi ti delude, é fatta così.
"In ogni caso non meritavo il tuo aiuto... non dopo averti cacciato di casa" mugugna "non..." cerco una scusa plausibile prima di sentirmi un perfetto idiota "non l'ho fatto per te..." dico senza pensarci.

"Oh, okay" caccia un sospiro "mi dispiace" sussurra e io mi rigiro verso di lei guardandola mentre indietreggia fino alla porta. Sospiro "non lo so per chi l'ho fatto" mi mordo la lingua "sono venuto qui senza neppure pensarci" ammetto.
"Potevi anche andartene e non aiutarmi se proprio volevi" fa una pausa "va avanti così da piú di un settimana, Lou".

"Così come?" continuo ad arrossire quando mi chiama Lou e non so il motivo "mi sei mancato" ammette. Dovrei negare che mi é mancata? Infondo é l'unica persona che sembra stare bene con me senza dovermi pestare "ah si?" mi chiede.
"Non lo nego" si poggia allo stipite della porta "hai da fare?" le chiedo stranamente sicuro di me "no, sono sola come al solito" risponde titubante
"v-vuoi entrare?" chiede.

"N-non lo so" ed ecco che la solita timidezza e la mia sfiducia nelle persone si fanno spazio nel mio cervello, troppo facile no?
"Sono solo anch'io stasera" cerco di sdrammatizzare "come vuoi" fa spallucce "non ti sto obbligando" risponde. "Non mi caccerai di nuovo?" mi avvicino "prometto che non lo farò" sorride "me ne sono pentita un sacco quando sei uscito di casa" ammette.

Arrossisco "allora... cosa mangi per cena?" faccio un piccolo sorriso imbarazzato. Scuote la testa e mi fa cenno di entrare "stavo scegliendo... ma è arrivato Jake" sospira "entra dai". Annuisco e la seguo "sono bravo in cucina" cerco di strapparle un sorriso. Caccia una piccola risata "davvero?" chiede mentre richiude la porta arrivando poi in cucina "fai come se fossi a casa tua, moro".

"Posso aiutarti?" Chiedo mordicchiando il labbro mentre rimango fermo sulla soglia della cucina "vieni qui, non mordo" ridacchia mentre si avvicina  a me, prende una mia mano e mi trascina in cucina "mostrami le tue doti culinarie" mi fa un occhiolino. Arrossisco "volentieri... cosa le preparo signorina?"
"Quello che ti riesce meglio" fissa lo sguardo nel mio e fa un sorriso a trentadue denti, lascia poi la mia mano che solo ora mi accorgo di avere ancora nella sua.

"Tu dimmi cosa ti piace" apro il frigo e lo richiudo subito dopo "scusa..." sussurro "Ti ho detto che puoi fare come vuoi" ripete  "a me piace un po' di tutto ma voglio mangiare qualcosa che piace anche a te" morde il labbro inferiore "Allora carne..." dico in imbarazzo "posso farti una domanda?" chiedo e cerco la carne.

"Tutto quello che vuoi" risponde  mentre si siede su una delle sedie in cucina. "Perché... perché mi hai cacciato?" chiedo titubante riferendomi ad una settimana fa. "Umh... vuoi davvero sapere come stanno davvero le cose?" chiede "ti ho cacciato perchè sapevo che sarei cambiata, con te sono un altra persona rispetto a come sono con altro mezzo mondo" sospira.

"E come sei con gli altri?" sussurro prendendo una padella "beh... inizio ad essere acida e forse anche un po' stronza, ma con te non riesco ad esserlo, non riesco a non arrossire ad un tuo complimento, nessuno riesce a farmi sorridere veramente come lo fai tu" sussurra imbarazzata.
"Forse perché siamo uguali forse..." metto la carne sul fuoco. "Umh... forse hai ragione, non riesco a capire il perchè di una cosa peró" sento dire e subito dopo la sua presenza è affianco alla mia per aiutarmi.
Facendo scontrare subito dopo le nostre braccia
"perché sento il cuore esplodere ogni volta che ti tocco" sposta lo sguardo nel mio.

Arrosisco di nuovo e mi sposto leggermente "non... non lo so" sussurro fissando la padella per evitare di incrociare il suo sguardo. "Sento come l'istinto irrefrenabile di baciarti ogni volta che le tue guance si tingono di rosso" per poco non mi stozzo "ma... ma n-non mi conosci neppure" balbetto facendo la mia solita figura da perfetto deficiente.

"È così strano, lo so" si allontana "scusami davvero se ti ho messo in imbarazzo" sussurra abbassando lo sguardo a terra.

To be continued..

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SONO TORNATA OMG AHAH
scusate tante se non ho pubblicato prima ma sono stata leggermente impegnata sorratemi :)

𝐍𝐨𝐭 𝐏𝐨𝐩𝐮𝐥𝐚𝐫 • 𝐋𝐰𝐭Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora