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Ora dentro la Grande Quercia non volava neanche una mosca, e pensai seriamente che qualcuno sarebbe morto da apnea prolungata. Gli occhi dei presenti si spostavano da me al fiore e viceversa, e avrei voluto essere risucchiata in un buco nero per sfuggirvi. Tenevo lo sguardo sulla figura della Regina, che sembrò riprendersi per prima da quello stato di trance e rivolgermi un sguardo interrogativo. La paura tornò a farsi sentire: vuoi vedere che avevo sbagliato tutto come sempre, rovinando una delle cose alla quale tenevano di più?

<<Che tipo di fiore è?>> chiese la donna con voce gentile, lasciandomi interdetta. Speravo quasi fosse lei a dirmelo, dopotutto erano loro gli esperti della Natura qui.

<<Io- io non lo so. Non volevo rovinare la rosa Maestà, sul serio, mi dispiace tantissimo! Ho combinato un casino, lo so.>> dissi talmente veloce che alla fine mi mancò il fiato. La donna però, al contrario di quanto mi aspettassi, ridacchiò divertita e mi si avvicinò tendendo la mano. Esitai un attimo prima di prenderla e lasciare che mi guidasse più vicina al fiore.

<<Sta calma tesoro, va tutto bene. Questo fiore è particolare, cambia a seconda del tipo di persona che usa il Tocco della Vita per farla rinascere. Esiste da più di quattrocento anni, e raramente resta uguale due volte di seguito. Solo che...>> s'interruppe guardandolo pensierosa <<...non ne avevo mai visto uno del genere. Non esiste in natura, sono certa l'abbia capito anche tu.>> Annuii confermando la sua ipotesi e guardando a mia volta il fiore dalla strana forma e colore accanto a me. Nel frattempo il resto del popolo si era ripreso dal momentaneo shock e ascoltava con vivo interesse il nostro discorso, compreso il Re, che si era avvicinato a sua volta dall'altra parte del tavolo. Il mio istinto mi spinse ad allungare una mano verso i petali, e fu quando ne sfiorai uno che una luce dorata illuminò dall'interno la pianta. Ritrassi di colpo la mano, chiedendomi cos'altro avessi combinato, quando ai miei occhi e quelli sgranati degli altri il colore del fiore intero cambiò: lo stelo si colorò di un viola scuro mentre i petali divennero di un verde smeraldo brillante, solcati da piccole venature più chiare. Proprio come le foglie di un albero. Solo in un secondo momento mi accorsi che anche il vaso stava cambiando aspetto, diventando più basso e stretto ma senza schiacciare le radici, in legno e con intagli a ghirigori tutt'intorno. Il bagliore dorato si spense lentamente, lasciandosi dietro altri sguardi sbalorditi ed il mio ammirato. Non per vantarmi, ma era il fiore più bello che avessi mai visto. Toccai di nuovo uno dei suoi petali ma questa volta non accadde niente.

<<Com'è possibile?>> dissi quasi tra me e me, continuando a sfiorare i petali morbidi con le dita.

<<E' il tuo potere, ne sono certa.>> rispose la Regina. Lo guardai incuriosita, trovandola con un'espressione ammirata che mi scaldo dentro. <<Nessuno aveva mai creato un fiore del genere.>> Spostai la mano e le feci spazio, invitandola a toccare lei stessa la pianta. La donna, felice ed emozionata come una bambina, allungò l'indice verso i petali e subito questi, con lo stesso bagliore di prima, cambiarono colore diventando di un blu intenso come i suoi occhi e venati di un verde uguale a quelli del marito. Sorrisi appena lo notai e lei fece lo stesso, rivolta verso l'uomo che la guardava amorevolmente. Che coppia perfetta. La donna allungò la mano per prendere quella tesa del Re e affiancarlo, entrambi sorridendo teneramente. Dio quanto li invidiavo! Distolsi lo sguardo facendolo vagare per la sala. Tutti stavano fissando il nuovo fiore, tranne Taras e Galvorn che guardavano me, il primo con ammirazione, il secondo con serietà nonostante cercasse di nascondere lo stupore. Rivolsi loro un sorriso timido e tornai a concentrarmi sul mio bellissimo fiore. I nuovi colori di quest'ultimo non durarono che pochi minuti, poi i petali tornarono in silenzio del colore precedente, senza emettere strani luccichii.

<<Posso chiederti una cosa?>> sentii dire dal Re. Mi girai incontrando i suoi occhi.

<<Certo Maestà.>>

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