Tornando al primo piano quasi mi scontrai con Noah, che portava un sacco di farina grande quanto lui e pesante il doppio.
<<Oh Lexy! Ciao! Come va?>> chiese sembrando particolarmente su di giri.
<<Bene grazie, tu? Quel sacco sembra parecchio pesante.>> commentai indicandolo con una mano. Lui ridacchiò e se lo sistemò meglio sulla spalle.
<<Sì, in un certo senso->> iniziò, bloccandosi però subito dopo per fissare un punto alle mie spalle, con la bocca socchiusa di stupore. Mi voltai per guadare anch'io, notando Elanor in fondo al corridoio che con un panno puliva un grande quadro, uno dei pochi che decoravano quel piano. Anche lei si girò, forse sentendosi osservata, e quando incontrò i miei occhi sorrise e prese a camminare nella nostra direzione. Sentii Noah dietro di me deglutire, e lo afferrai da un lembo della giacca da cuoco prima che scappasse da qualche altra parte.
<<Buongiorno Elanor.>> dissi quando la ragazza di fermò di fronte a noi.
<<Buongiorno Lexy. E...>> voltò il viso verso il castano, che ancora non si era mosso dal suo stato di trance, facendo così sembrare la mia presa su di lui inutile. <<...tu sei Noah, vero? Buongiorno anche a te.>> continuò regalandogli un sorriso. Lui deglutì di nuovo.
<<B-buongiorno.>> mormorò con tono basso. Gli lanciai un'occhiata per vedere se almeno respirasse, e quando ne fui certa gli diedi un pizzicotto senza farmi vedere dalla bionda, facendolo sobbalzare leggermente e tornare in sé.
<<Stai già facendo pulizie a quest'ora?>> le chiesi cercando d'intavolare un discorso.
<<Sì, ma per fortuna il mio turno è quasi finito. Ho iniziato presto oggi.>>
<<A-anch'io sono già all'opera, ma ho appena iniziato e ne avrò per molto.>> si aggiunse Noah. cercando di non balbettare e guardando verso di lei, che gli rivolse un altro sorriso.
<<Beh, buona fortuna allora.>> lo incoraggiò, facendolo arrossire come un pomodoro.
<<Grazie, sei molto gentile.>> Sorrisi continuando a stare in disparte, per vedere come sarebbe finito tutto.
<<Ehm...>> ricominciò lei dopo qualche secondo di silenzio, spostando per un attimo gli occhi sullo straccio tra le sue mani per poi riportarli in quelli un po' spalancati del giovane <<Quel sacco ha l'aria di essere pesante. Vuoi una->>
<<No!>> esclamò lui, tappandosi poi la bocca con la mano libera. Mi trattenni dal ridere e tornai a concentrarmi su di loro. <<Voglio dire, posso farcela, non ho bisogno di aiuto- cioè no, non questo, solo che... ecco, non potrei mai lasciare che una ragazza gentile come te porti qualcosa di così pesante.>> mormorò alla fine sistemandolo di nuovo sulla spalla. Anche le guance della ragazza si tinsero di un leggero rosa, facendola sembrare ancora di più una bambolina.
<<Ah, beh, se è per questo allora grazie. Sei davvero dolce a pensarlo.>> disse con voce così bassa da essere udita a malapena. Vidi Noah diventare completamente rosso e passarsi una mano sul viso, probabilmente per nascondere il sorriso da ebete che gli si era appena formato. Tornò il silenzio finché Elanor, con un po' più di timidezza di prima, ci salutò e tornò a pulire i vetri dei quadri, abbastanza lontana da non poter ascoltare quel che volevo dire.
<<Avevo ragione allora. È lei quella che ti piace.>> Noah si riprese dall'imbarazzo che l'aveva colpito e si voltò di scatto verso di me, con una faccia incredula.
<<Come hai->>
<<Oh andiamo, chiunque lo noterebbe. Sei cotto di lei.>> annuii incrociando le braccia al petto. Lui spostò di nuovo gli occhi sulla figura minuta della ragazza, ora concentrata a spolverare un mobile, ed un sorriso genuino nacque sulle sue labbra, togliendomi ogni possibile dubbio.
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My Life Now
AdventureEsistono creature fantastiche? Certo, sono dappertutto anche se non riusciamo a vederle. Forse perché non vi crediamo abbastanza. Per Lexy invece è facile come respirare, ma non si aspetterebbe mai di trovarsene uno davanti nel bel mezzo di una fore...