Alex
Finalmente, sono all'aeroporto di Caselle, tra qualche ora la rivedrò, desidero stringerla forte al mio petto, accarezzare la sua pelle vellutata, pelle che nessun uomo ha mai toccato, solo io ho avuto questo privilegio.
Quello che provo è forte, dannatamente forte, sono stato proprio un coglione, stavo rischiando di perderla, mi auguro che non sia già tardi.
Sono sul pulmino che mi sta portando in aereo, chi sa cosa starà facendo ora la mia ragazzina.Sono già arrivato, la Sicilia è una terra calda, menomale che mi sono vestito sportivo, per questi giorni giacca e cravatta staranno buoni a casa.
Ho noleggiato un'auto, una BMW blu scuro, l'indirizzo di Sebastiano lo avevo già, inserisco i dati con il navigatore e parto.
Un'ora dopo arrivo.
Posteggio, vedo Sebastiano aiutare la moglie a servire i diversi tavoli, c'è un bel po' di persone.
Mi avvicino e lo chiamo.<<Sebastiano, Seba ciao >>
Lui si volta, dallo sguardo capisco che Elisabetta ha parlato di noi con lui, cazzo io non ho voglia di litigare, voglio vedere la mia Bella e parlarle.
<< Certo che hai una bella faccia da culo a presentarti qui, dopo giorni che non ti fai sentire >>
<<Ascolta non voglio litigare, hai tutte le ragioni per essere incazzato con me, voglio vederla e parlarle, la puoi chiamare per favore?>>
<< E secondo te, come se niente sia successo io dovrei farti parlare con Elisabetta? Ma mi hai preso per un deficiente? Ti devi dimenticare di lei, l'hai presa fin troppo in giro, smamma dal mio locale e non osare cercarla più>>
Cerco di stare calmo perché è suo fratello, è arrabbiato e ne ha tutti i diritti, ma non posso permettergli di decidere per lei.
<<Sebastiano ascolta, non voglio litigare, non puoi decidere per tua sorella ok?
Sarà lei stessa a decidere, ma non pensare che possa arrendermi così facilmente, te lo puoi scordare, quello che provo è troppo forte>><< ahahah ahahah ma veramente, ma sei serio? Cos'è rivuoi il tuo giocattolo? Perché questo era per te, quante cazzate mi hai detto quella sera; cazzo Alex te l'avevo chiesto di non farla soffrire.
Ma tu lo sai quello che ha passato?
Ha avuto una brutta adolescenza , l'odio, l'invidia di Franca nostra sorella, per non parlare di quando l'avevano presa di mira dei ragazzini, poi la morte di mio padre, poi mia madre. Tu dovevi essere la fine di ogni sofferenza, lei ha voluto crederci, ti ha aperto il suo cuore, tu come lhai ripagata? >><< Me la chiami ?>>
<<Alex, Elisabetta non c'è, è uscita con un amico>> mi dice Emma. Avrei preferito mille volte un pugno, non voglio credere che le siano bastati pochi giorni per dimenticarsi di me.
<< E chi sarebbe questo amico?>>
Chiedo.<< È un nostro caro amico, lo ha conosciuto qui quando è arrivata, sono amici Alex>> mi risponde sempre Emma.
<< Se non vi do fastidio io la aspetterei qui>>
<< accomodati pure, cosa ti porto? >>
<< Grazie Emma, una birra>>
Sebastiano si allontana insieme a sua moglie.
C'è un tavolo libero, sposto la sedia e mi siedo. Non ci credo, devo stare calmo, non posso cedere adesso alla rabbia, in fin dei conti la colpa è mia.
Lei non è quel tipo di donna che si butta tra le braccia del primo che incontra, lei quando ama è per sempre. Ama me, solo me.
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Non lasciarmi sola (completata)
RomanceElisabetta è una ragazza che per i suoi 18 anni ha sofferto tanto e questo l'ha resa più matura. Ultima di quattro figli, ha un legame molto forte con i suoi genitori. Non ha un carattere forte, ed è molto fragile. Il dolore sarà una sua compagnia...