Elisabetta
Ho passato tutto il giorno a casa.
La dottoressa poi è arrivata e ha visitato mamma, ci siamo poi appartate un attimo, e abbiamo parlato, mi ha sempre parlato chiaro, <<il corpo è molto debilitato, la cosa buona è che è molto forte, ma penso che se è ancora viva e non si è fatta completamente vincere è solo grazie alla paura che ha di lasciarti>>.
La dottoressa ormai ci conosce da anni, sa tutto della nostra famiglia, perché c'è un rapporto d'amicizia di vecchia data con mamma e papà.
<<Elisabetta dobbiamo essere sinceri con noi stessi, non so quanto possa durare, e non me la sento di dirti di portarla in ospedale, anche perché lei non vuole. Mi ha spiegato più volte che vuole morire a casa e nel suo letto.
Domani avvio le pratiche per avere un supporto medico a casa, ne parleremo tra qualche giorno, quando prenderò l' appuntamento con l' equipe medica ADI (azienda domiciliare integrata).
<< Grazie dottoressa, ci sentiamo tra qualche giorno>>
<< mi raccomando Elisabetta, fatti coraggio e non farti vedere dalla mamma triste>>
<< ci proverò >>.
Ci salutiamo con un caloroso abbraccio e poi va via.
Vado in camera da kia madre e la guardo dolcemente, mi avvicino e la copro per bene. Poi esco dalla stanza socchiudendola, nel frattempo mi suona il cellulare, senza guardare il nome rispondo
<<pronto>>
<< Betta sono Max>> silenzio <<Betta perché non mi rispondi, è successo qualcosa a mamma? >>
Faccio un respiro profondo, ingoio le lacrime che minacciano di uscire <<Max ciao, ho appena parlato con la dottoressa che l'ha visitata, sta peggiorando, e poi mi ha detto che domani avvierà le pratiche per un supporto medico a casa>>
<< Betta dammi un paio di giorni e sono lì da voi, il tempo di chiedere delle ferie al mio superiore, tanto conosce la situazione e poi mi tratta come un figlio, mi aiuterà lui con i giorni di permesso. Non ti lascio sola Betta non temere >>, a quelle parole non riesco più a trattenere le lacrime.
<< Ok Max ti aspetto, ti voglio bene>>
<< anch'io Betta, dai un bacio a mamma >>
<< si lo farò, a presto, ciao >>
Chiudo la telefonata e mi siedo sul divano, debo avvisare Sara che non andrò alla festa, non sono dell'umore adatto.
Sono passati diversi giorni dalla visita della dottoressa, Max è arrivato, mentre Seba chiama tutti i giorni, non può venire per via del lavoro.
Ieri mi ha telefonato Sara dicendomi che sarebbe passata questa sera, sa che Max è arrivato.
Sara è da quando aveva quindici anni che ha una cotta per lui, non me l'ha detto, l'ho capito da sola, non è mai riuscita ad avere una relazione con qualche ragazzo, è uscita con qualcuno un paio di volte, ci sono stati dei baci ma non è mai andata oltre, eppure è sempre stata corteggiata da ragazzi stupendi, ma si è sempre frenata. Max si è sempre comportato affettuosamente con lei e alcune volte era geloso, ma non capisco se prova qualcosa per lei; ha sempre avuto tante donne e una sola relazione seria ( se possiamo definirla così, visto che più di una volta l'ha tradita), è durata meno di un anno. Poi lui l'ha lasciata. Detto da lui " non era innamorato ".
Max non è andato a casa sua, è venuto a stare da noi, si è sistemato in quella che una volta era la sua camera.
Stiamo cenando io e Max. Tra una forchettata e l'altra, vedo Max agitarsi, è nervoso, come se dovesse dire qualcosa ma non sa come fare. Mamma è a letto, ha avuto un po' di febbre, adesso va meglio, è solo un po' debole. Decido allora di parlare con lui, << Max che hai? Sembri nervoso, è successo qualcosa?>>
<< Betta ascolta, non voglio litigare con te>>, lo guardo accigliandomi un po', non capisco le sue parole <<Betta volevo sapere se avessi avvisato Franca, se le hai raccontato quello che ti ha detto la dottoressa >> mi irrita solo il pensiero di doverla sentire, ogni volta mi butta tutto il suo veleno addosso. << No Max non l'ho chiamata, l'ultima volta che l'ho sentita mi ha riempita di insulti ed è più di un mese che non viene a trovare mamma e non la chiama, quindi mi dispiace ma io non la chiamo, se ci tieni tanto chiamala tu >>, Max mi guarda con dolcezza, sa tutto quello che ho passato con Franca, il suo disprezzo verso di me, rinfacciandomi che le ho rubato tutto l'amore di mamma e papà, disprezzandomi, per non contare tutte le volte che mi ha umiliata davanti ad altre persone, dicendomi che sono grassa, che nessuno si sarebbe innamorato di me, che ero una persona insignificante ed ero una asociale con problemi di comunicazione. Io sinceramente posso capire delle incomprensioni tra sorelle ma il suo è odio e non lo capisco, so solo che se non fosse stato per Sara sarei sola e abbandonata a me stessa. Sara dopo mamma è la persona più importante della mia vita, io e lei è come se fossimo la stessa cosa.
Il nostro silenzio viene interrotto dal suono del citofono, chiedo chi è e poi apro visto che è Sara.
STAI LEGGENDO
Non lasciarmi sola (completata)
RomanceElisabetta è una ragazza che per i suoi 18 anni ha sofferto tanto e questo l'ha resa più matura. Ultima di quattro figli, ha un legame molto forte con i suoi genitori. Non ha un carattere forte, ed è molto fragile. Il dolore sarà una sua compagnia...