Capitolo venticinque

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Elisabetta

Mi sveglio  col sorriso.
Abbiamo  dormito  abbracciati.
Questa  notte  sentivo  le sue  carezze, i suoi baci e le  sue  parole. Pensavo di sognare,  invece  era  tutto  vero,  ho fatto  finta  di dormire e lo ascoltavo.
Continuava  a ripetere "perdonami,  ti amo  da morire non voglio  perderti".
Sorrido  pensando  ad un Alex  De  Angelis  innamorato  della  sottoscritta,  sembra  di essere in un sogno.

<< Buongiorno  ragazzina,  a cosa  devo  questo  sorriso? >>

<< Buongiorno. Al fatto  che  ti amo,  ma soprattutto  che  sei  qui con me>>

<< Ti amo  Elisabetta,  qualsiasi  cosa  accada  non lo dimenticare  mai >>

I nostri  visi  si avvicinano,  le nostre  labbra  si sfiorano,  mi morde  il labbro,  mentre  con la mano  mi accarezza le gambe,   si insinua  sotto  la gonna,  che ieri sera non ho tolto, talmente  ero  stanca  che  mi sono  addormentata  vestita.
Mi tocca  con dolcezza.
Sposta  la mano  sulla  camicia  e incomincia  a sbottonarla, lo lascio  fare, perché  anch'io  lo desidero.

<< Ti voglio Elisabetta, fai  l'amore  con me >>
Gli  rispondo  baciandolo  con passione,  con desiderio.

Mi alzo, sfilo  la gonna  e tolgo  la camicetta, lui  mi guarda  con amore, come  se fossi  la cosa più  preziosa.
Rimango  in intimo, mi sdraio  accanto  a lui, lui si mette  su di me  facendo  forza  sulle  braccia. Le nostre intimità  si toccano  ed io non posso  che  gemere  a quel contatto.
Mi bacia. Poi  scende  sul collo, sento  la sua  lingua scendere, mi lecca, mi assapora, scende  tra  i seni   e mi sgancia  il reggiseno, la sua  lingua  sui capezzoli, morde,  succhia ed io mi eccito sempre di più.

<< Alex ti prego  non ce  la faccio  più, ti voglio, ti voglio amore mio >>

Sorride  lo stronzo.
Non risponde e continua  a torturarmi, io spingo  il mio  bacino  verso  il suo e lo sento  gemere  di piacere.
Si inginocchia  sul letto  e mi sfila  gli  slip, si alza  e mi osserva, mi guarda, il suo  sguardo  mi imbarazza.

<< Sei  la donna  più  bella  che i miei  occhi  hanno  guardato, e sei  mia, solo  mia, MIA SOLO  MIA!>>

Si sfila  i boxer e in un attimo  entra  in me.
Facciamo  l'amore, con dolcezza,  con  la consapevolezza che  qualsiasi  cosa  accada  noi  ci ameremo per sempre.

Sono  dentro  la doccia  e non gli ho ancora detto  che  questa mattina  devo vedere  Cristian.
Esco  dalla  doccia e indosso l'accappatoio.
Lui  è  ancora  a letto  e nudo, bello  da mancare  il fiato.
Dio mio  ma quest'uomo  è  mio?
Mi avvicino e mi siedo  accanto  a lui.
Mi accarezza  il viso.

<<Alex devi  portarmi  a casa  di mio  fratello.
Ascolta  ieri  sera  mentre  eri  alla reception, mi ha chiamata  Cristian, vuole   parlarmi>>

<<E perché? Cosa  ha da dirti?>>

<<Gli  ho  promesso  che  ci saremmo  visti  questa  mattina  per le undici  e avremmo  preso  un caffè insieme.
Per favore non arrabbiarti, amo  te non lui... però  gli  voglio  bene, mi è  stato  molto  accanto  in questi  giorni, non devi  essere geloso  di lui non ne hai  motivo e penso  di averti dimostrato in più  di un'occasione  che  TI AMO  E DI ME  TI PUOI  FIDARE >>

Marco  molto  sull'ultima  frase.
Lo vedo prendere  un lungo  respiro.

<< Lo hai  capito che  si  è  innamorato  di te? Io non lo conosco, ma se pensa  di avere  qualche  probabilità  con te, ha fatto  male  i calcoli.
Gli  vuoi  parlare  bene. Se solo  osa  toccarti  gli stacco  le mani  e gliele  ficco nel culo! >>

Non lasciarmi sola (completata) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora