Alex
Sono in ospedale, siamo qui da diverse ore ormai.
Quei minuti sono stati infiniti, quando cercavano di animarla e lei non reagiva, e poi un miracolo: il suo cuore che ricomincia a battere.
Non dimenticherò mai quegli attimi interminabili, la mia vita stava finendo insieme alla sua.Chiara me l'aveva promesso che sarebbe tornata a vendicarsi.
Io non credevo che sarebbe arrivata a tanto.
La pagherà, la pagheranno tutti.
È stata portata in centrale, Max ha preso tutto in mano e si sta occupando di lei in questo momento.
Manca la mia deposizione, ma in questo momento la mia priorità è Elisabetta.
Appena arrivati l'hanno portata in sala operatoria, sono passate tre ore e non abbiamo notizie.
Sara non ha smesso di piangere, ci sono pure i suoi genitori.
Max ha avvertito Sebastiano che insieme alla sua famiglia hanno preso il primo volo per Torino.
Mi sento uno straccio.
Non voglio pensare ad una vita senza di lei. Lei ce la farà, ci siamo promessi di stare insieme per sempre.
Vedo arrivare anche Max, lo sento parlare con i genitori di Sara, si inginocchia ai piedi della ragazza e la abbraccia forte.
Io non ce la faccio, mi sento disperato.
Aspettiamo ancora, Max è andato a prendere la sua famiglia all'aeroporto, un'ora fa sono arrivati Luca e Eva.
Sono abbracciati, darei la mia vita per rivedere quei bellissimi occhi e sentire la sua voce.
È successo qualcosa, troppo tempo è passato, troppe ore.
La porta della sala operatoria si apre.
Vediamo due dottori avanzare verso di noi.<< siete i parenti della signorina Carrisi?>>
<<si>> diciamo insieme
<< la signorina ha avuto un trauma cranico grave. Ha perso troppo sangue e durante l'operazione al capo ha avuto due arresti cardiaci.
Abbiamo fatto tutto ciò che era possibile fare.>><<cosa sta dicendo? La voglio vedere subito >>
<< si calmi. Purtroppo la signorina è molto debole e le abbiamo indotto un coma farmacologico, non nascondiamo che la situazione clinica è molto grave e se dovesse superare le quarantotto ore non sappiamo che danni ha avuto.
Aspettiamo e se credete in Dio incominciate a pregare.
Mi dispiace.>><<posso vederla? >> chiedo singhiozzando.
Stiamo piangendo tutti perché lei è quell'arcobaleno che ha sempre colorato le vite di coloro che l'hanno incontrata.Il dottore mi fa avvicinare ad una stanza, sulla porta c'è scritto rianimazione.
Mi fanno indossare un camice verde, una mascherina.
Entro e la vedo.
È pallida, la testa tutta fasciata, intubata.
Il macchinario del cuore e quel suono che mi ricorda sua madre in ospedale. Bip.... bip....bip...
Mi avvicino.
Le poso un bacio sulla fronte.<< ragazzina che mi combini? Mi stai facendo un pessimo scherzo, appena ti svegli ti giuro che ti punirò piacevolmente>> asciugo le lacrime che fuoriescono come un fiume in piena. Io che non ho mai pianto, grazie a lei è uscito il mio lato debole.
<<Amore ti prego devi farcela, fallo per me, abbiamo una vita davanti, abbiamo iniziato adesso la nostra storia.
Ti prego amore, sei sempre stata una guerriera, non abbatterti ora, combatti e ritorna da me, da noi>>
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Non lasciarmi sola (completata)
RomanceElisabetta è una ragazza che per i suoi 18 anni ha sofferto tanto e questo l'ha resa più matura. Ultima di quattro figli, ha un legame molto forte con i suoi genitori. Non ha un carattere forte, ed è molto fragile. Il dolore sarà una sua compagnia...