Prima parte.
Alex
Sento il suono della sveglia che mi ricorda che devo alzarmi.
Porca miseria ieri sera ho fatto nuovamente tardi, ma come potevo resistere a quella donna conosciuta in quel locale? Ero entrato per un drink, ci siamo guardati, le ho offerto qualcosa da bere e non si è più staccata da me, continuava a strusciarsi; mi ha fatto capire così esplicitamente che voleva finire la serata a casa sua nel suo letto.
Non potevo deviare tale invito.
Amo le donne e amo scoparle;
sono un imprenditore affermato, nei miei trentotto anni di vita non mi sono mai impegnato in una relazione. Ho un'amica che frequento di più, passiamo piacevoli serate a letto, è una bomba a letto Alessia, ma niente di più.
Non voglio sposarmi e non voglio figli, sono un uomo al quale piace il lusso e le belle donne.
Guardo l'ora: sono le sette. Devo passare in ufficio per firmare alcuni documenti importanti e poi passare al nuovo centro commerciale che abbiamo aperto un anno e mezzo fa circa; stiamo facendo dei lavori per ampliarlo, voglio inserire un centro benessere. Voglio che una donna lì dentro si senta amata e apprezzata, potrà trovare tutto: dai massaggi alla manicure, al parrucchiere. Tutto ci sarà in questo negozio e si chiamerà " la vie en rose".
Sarà una sfida, e a me piacciono le sfide.Suona il cellulare
"Pronto De Angelis "
"Avvocato Favia "Io e Guglielmo Favia siamo amici, conosce la mia famiglia da una vita, spesso abbiamo cenato insieme; sua moglie Martina è ancora una bella donna, hanno due figli: Daniele, ventotto anni, vive all'estero e Sara diciannove anni .
Voglio molto bene a Sara, è come una sorellina per me.
Sara sa il fatto suo, ha un carattere forte e non si fa calpestare da nessuno.
La prossima settimana si terrà la festa di compleanno, che sto organizzando insieme a mia sorella Loide, per nostra madre, e tra gli invitati ci saranno anche i Favia."Allora Guglielmo ci vediamo oggi per parlare del centro benessere? "
" Si Ale, avrei anche una richiesta da farti. Ma ne parleremo a pranzo "
"Ok Guglielmo ci vediamo al solito posto, al ristorante La luna rossa"
"No Alex, Martina ti vorrebbe a pranzo da noi, ci sarà anche Sara."
"Va bene ci vediamo per pranzo . Alle tredici va bene? "
"Si perfetto. A dopo"
"A dopo Alex ".Poso il cellulare sul comodino ed entro in bagno, faccio una doccia, poi scelgo l'abbigliamento di questa mattina: un abito blu firmato Gucci. Mi vesto, prendo le chiavi della mia auto, un Audi A8 nera, e scendo in garage, la mia bambina mi aspetta, amo la mia macchina come amo tutto ciò che è bello e lussuoso.
Ma questo già l'ho detto.
Entro e sfreccio per le strade di Torino, amo guidare sì ma solo la mia bimba. Accelero e mi avvio in ufficio.
Posteggio la mia auto e mi incammino in questo maestoso grattacielo dove si trova il mio ufficio, il grattacielo è Intesa Sanpaolo; è in più Green d'Italia, nella top Ten dei grattacieli d'Italia.
Entro. Amo l'aria di rispetto che si respira verso di me e anche il fatto che mi temono. Ho un buon rapporto con i miei dipendenti, da colui che ha più responsabilità a colui che ne ha di meno.
Mi salutano tutti, le donne mi scrutano, sento il loro sguardo addosso, mi desiderano e mi spogliano con gli occhi.
Ricambio il saluto e entro in ascensore.
Il mio ufficio si trova al quarantesimo piano, tutto moderno e super tecnologico, c'è un'ampia vetrata dalla quale posso ammirare la mia Torino.
Chiamo la mia segretaria.
"Rosalba buongiorno.
Mi porti il mio solito caffè amaro, per favore "."Buongiorno signor De Angelis.
Le porto subito il suo caffè ".Rosalba è la mia segretaria da ormai dieci anni, non è giovane.
Non voglio avere problemi di donne con cuori spezzati a lavoro; mi è bastata Chiara. Poi innamorate è da vedere, perché mi sono sempre chiesto se amassero me o i miei soldi. Loro sfruttano la mia ricchezza e notorietà, io mi prendo quello che mi danno a letto, godo e faccio godere. Se poi si innamorano fatti loro, io non faccio promesse a nessuna.
Rosalba entra con il mio caffè e vari documenti da firmare; ho due appuntamenti nel pomeriggio che lei mi ricorda.
Sono le dieci e mi avvio al centro commerciale che si trova in zona barriera di milano (quartiere di Torino).
Entro e faccio un giro, passando davanti ai vari negozi e la vedo, non è alta e neanche snella, ma ha qualcosa che mi attira, ha un bellissimo viso, degli occhi scuri che difficilmente si dimenticano, poi quelle labbra carnose e rosse, ti viene voglia di prenderle a morsi.
Quell'aria innocente e pura, ha lo sguardo spento, ci puoi leggere tanto dolore e paura.
È l'amica di Sara Favia, l'ho conosciuta tempo fa in un modo molto doloroso.
Mi trovavo a cena con il mio amico Guglielmo e la sua famiglia, erano le nove, eravamo a tavola e stavamo piacevolmente conversando; quando il cellulare di Sara squilló e lei rispose subito.
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Non lasciarmi sola (completata)
RomansaElisabetta è una ragazza che per i suoi 18 anni ha sofferto tanto e questo l'ha resa più matura. Ultima di quattro figli, ha un legame molto forte con i suoi genitori. Non ha un carattere forte, ed è molto fragile. Il dolore sarà una sua compagnia...