Dedico questo capitolo alla donna più importante della mia
Vita.
Anche se non ti vedo
Il tuo ricordo è vivo nel
mio cuore.
Non c'è giorno che non ti pensi
Mi manchi terribilmente.
Ti amo mamma.Elisabetta
Sono passati tre giorni dall'ultima volta che l'ho visto.
Sinceramente non ho avuto neanche il tempo di metabolizzare il tutto.
Adesso il mio pensiero è mia madre, il resto è tutto in secondo piano. Anch'io, soprattutto io.
Luca da tre giorni a questa parte mi viene a prendere, mi porta a casa per farmi cambiare, riposare e mangiare. È un angelo con me, mi dispiace non provare per lui gli stessi sentimenti.
Certo mi piace è un bel ragazzo, non sono cieca, lo vedo quando siamo fuori come le ragazze lo guardano, lo mangiano con gli occhi, mi da pure fastidio, sono gelosa del mio amico, ma non provo quello che provo per Alex. Con Alex io mi sento donna.
Comunque non pensiamoci.Sono sempre in ospedale, sto con mia madre tutte le notti, non la lascio, esco solo per cambiarmi e darmi una rinfrescata, e poi Luca mi riporta in ospedale.
Emma, mia cognata, sorrido pensandola , voleva stare con mamma qualche notte ed io mi sono rifiutata di andare via, allora lei è rimasta con me.
Mamma ha sempre avuto un bellissimo rapporto con lei, erano veramente come madre e figlia, il rapporto che non ha avuto con Franca lo ha sempre avuto con Emma.
Anche con papà, lui stravedeva per lei, mi ricordo quando eravamo in ferie giù in Sicilia, andavamo sempre a casa loro. Un'estate eravamo stati invitati al matrimonio della sorella di Emma, al ristorante si avvicinò un ragazzo di bell'aspetto e l'abbracció, quanto si era arrabbiato mio padre. Perché a parere suo questo si prendeva troppe libertà, si arrabbiò con mio fratello Seba, per lui doveva prenderlo e allontanarlo in malo modo. Mio padre non capiva che erano amici d'infanzia, erano cresciuti insieme e non c'era malizia in quell'abbraccio.
Quel giorno scoppiai a ridere perché lo trovavo buffo.
Siamo sempre stati molto uniti, l'unico neo è sempre stata Franca.Mamma tiene sempre gli occhi chiusi, li apre e poi li richiude, vivo con la costante paura di quel momento, mi viene un attacco di panico pensandoci, devo calmarmi.
Respira Elisabetta, respira, dico a me stessa.
Siamo in questa stanza d'ospedale, Franca ha parlato con Seba al telefono, hanno litigato pesantemente, lui non si è risparmiato con le parole, l'ho sentito urlare, era uscito nel terrazzino dell'ospedale col cellulare.
Lei dovrebbe venire a giorni, sempre se riesce a vederla viva.
A me fa sinceramente schifo, fa uscire in me quel lato che non pensavo di avere: quello cattivo.
Siamo tutti qui attorno a lei, chi le tiene la mano, chi la carezza, io le parlo all'orecchio, lei deve sapere che ci sono, che non la lascio.Guardo mia cognata è stanca.
<<Emma ascolta, Samuele è troppo piccolo, non può passare tutto questo tempo in ospedale, poi questo reparto è bruttissimo. Mamma lo sa quanto bene le vuoi, fatti portare a casa rilassati con tuo marito e tuoi figli. Questa notte rimango solo io, qualsiasi cosa vi prometto che chiamo >>
<<sai che ti voglio bene Betta, per me sei una sorella, mi avete fatto sentire subito parte integrante della famiglia, vi amo siete parte di me.>>
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Non lasciarmi sola (completata)
RomanceElisabetta è una ragazza che per i suoi 18 anni ha sofferto tanto e questo l'ha resa più matura. Ultima di quattro figli, ha un legame molto forte con i suoi genitori. Non ha un carattere forte, ed è molto fragile. Il dolore sarà una sua compagnia...