Elisabetta
La porta si apre sbattendo contro la parete.
Max entra dentro, controllando la stanza. Lo vedo affannato, come se avesse corso per le scale.<<Max mi hai spaventata e per poco non svegli tua nipote >>
Si avvicina di più al letto e mi guarda dritto negli occhi <<È venuto qualcuno oltre a noi o i dottori? >>
<<Perché questa domanda? >>
<<Dov'è Sebastiano? >>
<<Max ma che ti prende? E poi perché Seba deve rimanere? Non ce n'è bisogno >>
<<Bella, rispondimi >>mi dice spazientito
<<Sebastiano è andato in bagno, quello della stanza è solo per i pazienti e quello nel corridoio non si può utilizzare per un guasto, è sceso al pian terreno. Ti basta come risposta detective? >>
<<Hai visto qualcun'altro oltre noi?>>
<<Si perché? >>
<<Chi?>>
<<Il ragazzo che mi ha aiutata quando sono arrivata a Catania. Mi aveva aiutata con le valige. Una sua amica è stata ricoverata è ha sbagliato piano ed è finito qui. È stata una piacevole sorpresa quando me lo sono trovata davanti. Ci siamo messi a parlare e mi ha detto che sarebbe passato a salutarmi prima che dimettessero la sua amica >>
<<Porca puttana, cazzo, cazzo >>
<<Max, sei impazzito? >>
Prende il cellulare, sta per fare una telefonata quando entra Sebastiano
<<E tu cosa ci fai qui? >>
<<Si sono avvicinati a lei>>
<<Come è possibile? Sono andato un attimo in bagno e poi non possono passare i visitatori a quest'ora >>
<<Non farmi ridere , possono e come, loro possono sempre, soprattutto qui in Sicilia >>
Li guardo frastornata, sembra di vedere una partita di ping pong, solo che qui non capisco un tubo
<<Ma si può sapere che state dicendo? Chi si è avvicinato a chi?>>
Alla mia domanda si girano entrambi, come se si fossero accorti solo ora della mia presenza.
Il silenzio piomba nella stanza, mentre io aspetto una risposta che non arriva.<<Elisabetta , noi rimaniamo in corridoio, tu riposa >> Ecco la voce del fratello più piccolo
<<Fatevelo dire fratelli , siete veramente strani, molto strani. Adesso sono stanca ma domani voglio sapere che cosa sta succedendo. Sono ingenua ma non scema >>
Loro escono dalla stanza, mentre io cerco di riposare e il mio pensiero va lui: Alex
Max
Prendo il cellulare e faccio partire la chiamata
"Alex sono in ospedale, stai tranquillo, stanno bene tutte e due "
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Non lasciarmi sola (completata)
RomanceElisabetta è una ragazza che per i suoi 18 anni ha sofferto tanto e questo l'ha resa più matura. Ultima di quattro figli, ha un legame molto forte con i suoi genitori. Non ha un carattere forte, ed è molto fragile. Il dolore sarà una sua compagnia...