Capitolo settantaquattro

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Elisabetta

Apro  gli  occhi,  Aurora  dorme  appoggiata sul  petto  di Alex con la manina sul suo  viso. Davis  è  sdraiato fra  di noi,  con il viso  rivolto  a me  e la mano  stretta  a quella  del padre.
Povero  il mio  amore,  ha riposato  poco. Nostra  figlia  questa  notte  ha pianto,  era  l'ora  di mangiare. Mi sono  alzata,  l'ho presa  in braccio,  strillava così tanto che temevo  che  suo  fratello  si sarebbe  svegliato,  invece  dormiva  come  un ghiro. Mi sono  seduta  ai  piedi  del  letto.
Mi vergognavo  come  una  ladra a scoprirmi  il seno  sotto  il suo  sguardo,  ma Aurora  doveva  mangiare. Lui  da vero  stronzo mi sorrideva,  mi conosce,  sa che  la mia  timidezza  non avrà   mai fine.
Ho allattato mia  figlia  sotto  lo sguardo  innamorato  di Alex.
Lui  guardava  noi,  io guardavo  lei,  ogni  tanto  si fermava  e poi  riprendeva  a succhiare. Tutte le volte mi incanto a guardarla, ma questa  volta  c'era  qualcosa  di magico  perché  c'era  Alex,  era il nostro  momento e ho trovavo  il tutto  molto  intimo,  nostro.
Ero  felice.

Dopo  aver  mangiato, riempitosi  il pancino  e aver  fatto  il ruttino,  bisognava  cambiarla. L'onore  è  stato  del  suo  papà.
Vederlo  alle  prese  con pannolini  e borotalco è  stato divertente,  insegnargli  a mettere  il pannolino  nel  verso  giusto.
Continuo  a guardarlo ricordando  i momenti  di questa  notte,  non mi sembra  vero,  dopo  tutto  questo  tempo trovarmi  con lui  e i nostri  figli.  Sembra  un sogno. Finalmente  dopo  tanto  dolore,  il mio  sogno  d'amore  si  è  realizzato.

Alex apre  gli  occhi,  ma non si  muove,  ci guardiamo con amore

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Alex apre  gli  occhi,  ma non si  muove,  ci guardiamo con amore

<<buongiorno  ragazzina >>

<<buongiorno >>

<<avvicinati  e dammi  un bacio, altrimenti non riesco a svegliarmi >>

Mi avvicino,  senza  accorgermene  metto  la mano  sulla  patta  del pigiama aiutandomi a tenermi  su,  lo sento irrigidirsi

<<cazzo  Elisabetta,  leva  quella  mano perché  mi  dimentico che  ci sono  i bambini e ti  prendo qui  adesso. Sono  in astinenza  e ti desidero  da morire, è da quando  ti ho  baciata  che  ce  l'ho duro,  quindi  per favore >>

Ritraggo  subito  la mano e mi copro  la faccia,  Dio  come  mi vergogno,  sarò  diventata  rossa.
Mentre  io mi copro  il viso  con le mani  lo sento  ridere  <<questa  tua  timidezza,  il fatto  che  ancora  oggi ,  dopo  aver  fatto  l'amore  tante  volte,  dopo  aver  avuto  nostra  figlia tu continui  e imbarazzarti   questo  amore  mio  mi fotte  il cervello>> 
Poggia  Aurora  sul letto accanto  a Davis e si avvicina,  mi scosta  le mani e mi tira  a sé. Mi bacia  lentamente, come  se avesse  paura  che  possa  scomparire  da un momento  all'altro.  Mentre  continua  a baciarmi  gli  accarezzo  il viso,  ci stacchiamo  e lo guardo  per poi  dargli  un altro  bacio  a stampo,  ho sempre  i brividi  a contatto  con le  sue  labbra.
Sento  la porta  aprirsi  e mi allontano  da lui.
Una  ragazza  dai  lunghi  capelli  castani  entra  nella  stanza.
È  bellissima,  la guardo  e noto gli  occhi  tristi e spenti.
Ci guarda un attimo  e poi  si  volta  per uscire.

Non lasciarmi sola (completata) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora