Capitolo sessantotto

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Alex

Barbara dopo  quella  sera non ha più  cercato un contatto.
È  strana da alcuni  giorni.  È  irrequieta,  qualcosa  la turba. Si  è  isolata e non da  più  fastidio neanche  a sua  sorella.  Si  chiude  in stanza,  esce solo  nel pomeriggio qualche  ora,  poi ritorna  e va in camera.
Nè  una  carezza,  nè una  parola  a suo  figlio.
Se penso  al mio  Davis e alle  sofferenze che  ha  patito,  con quella  che  si definisce sua  madre la prenderei a calci.
<<Papà  andiamo  al luna park con zia? >>
Non mi convince  questa  uscita con Jennifer. Mi sono  accorto che  mi guarda più  del dovuto  e diventa  rossa,  e quando  i nostri  occhi  s'incontrano  subito  abbassa  la testa.
In lei  rivedo  molto  della  mia  ragazzina. Si è  presa  una cotta.
Non voglio  ferirla,  ma non posso  ricambiare,  le voglio  bene questo  si,  ma come  si vuole  bene  a una  sorella.  Mi sento  di proteggerla ma niente  di più.
Amo  e desidero  solo  una  donna e quella  è  la madre  di mia  figlia.

Il cellulare  vibra in tasca, leggo  il nome. È  Max. "Max,  quando  sei  tu  a chiamarmi  mi preoccupo,  cosa  succede?"

"Niente  Alex. Sara  ha parlato  con Elisabetta "

"Eh allora?"

"Alex non l'ha presa  bene,  è  arrabbiata e delusa,  ha  detto  che  non ti impedirà  di vedere  Aurora "

"Cosa  significa!?"

"Significa che  è  incazzata "

"Anch'io  lo sono  e tanto  pure. Lei  può  esserlo  quanto  vuole,  ed ha ragione,  ma noi  ci apparteniamo e tra  poco  potremmo  tornare  insieme "

"Dov'è  adesso? "

"È  uscita "

"Con Sara? " Silenzio

"Max ci sei? "

"Sì,  si"

"È  uscita  ok. Con chi? "

"Con Cristian,  li ha portati in un agriturismo. Con loro  ci sono Gaia  e Ethan, è  andata  anche  Sara"

"Ma sei  serio? "

"Alex ascolta "

" Alex un cazzo,  io a quel  figlio  di puttana lo ammazzo,  se  pensa  di portami via  la donna,  non ha  capito con chi  ha a che fare. Elisabetta ama me,  prima  se ne rende  conto  e prima  avremo  tutti  pace "

Riattacco senza  ascoltare  la sua  replica. Non voglio  sentire  altre  stronzate. Sono  nero.

Siamo  ormai  da ore  in questo  parco  giochi ,  mio  figlio  si sta  divertendo  da pazzi  sulle  giostre  con Jennifer.
Sono  seduto  su una  panca  e non posso  che  pensare  a lei.
Lei  che  è  riuscita a cambiare la mia  vita migliorandola col suo  amore.
Sono  immerso  nei  miei  pensieri,  ma una  coppia  cattura  la mia  attenzione. Lui  è  alto, sembra  di conoscerlo,  lei, lei cazzo  è  Jennifer. Ha lo sguardo  basso. Lui  la strattona, le afferra il polso,  Jennifer cerca  di sfuggire ma la tiene salda. Ma  che  cazzo  sta  succedendo? Sono  quasi vicino  a loro  ma Davis mi anticipa e prontamente lui  la lascia  andare.

<<zia ti ha fatto  male  Cole? >>

<<Shh  zitto  Davis, non farti  sentire piccolo stai  tranquillo io sto  bene >>

<<posso  sapere  cos'era  quello  che  ho visto? Chi  era  quello?>>

<<Papà quello  era  Cole la guardia  del corpo di zia,  però. ..>>

Non lasciarmi sola (completata) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora