Elisabetta
Arrivo a casa, Sara starà dormendo, l'avevo avvisata che mi avrebbe accompagnato una collega.
Vado subito in camera mia, vorrei gridare. Non voglio credere che sia stato veramente con un'altra.
Sapeva che avevo il turno di sera, non si è preoccupato di sapere come sarei tornata a casa.
Forse mi sto solo illudendo in qualcosa che non avrò mai, non puoi obbligare le persone ad amarti, a stare accanto a te.
Lui non mi ama, il suo è solo il desiderio della novità e in questo caso la novità sono io.
Ho troppa paura, paura che dopo essermi donata completamente a lui e aver ottenuto tutto mi lasci completamente. A quel punto per me sarebbe la fine per il mio cuore ormai rotto; pensavo che anch'io finalmente avrei trovato sicurezza in un uomo che voleva me e solo me, che mi avrebbe accettato per quella che sono: una semplice ragazza che sogna l'amore per tutta la vita.
Lui sapeva della mia storia, sa quello che vorrei, perché ha fatto di tutto per avermi? Perché quelle scenate? Perché trattarmi come una qualunque?
Questa volta, per quanto possa fammi male, non lo cercherò.
Io gli sto dando tutto di me, adesso spetta a lui.
Mi spoglio, lego i capelli per non bagnarli, mi faccio una doccia veloce per poi andare a letto.
Ormai sono anni che mi addormento piangendo, ormai le lacrime sono le mie amiche fidate, fanno parte del mio quotidiano.
Nessun messaggio, nessuna chiamata. È l'una di notte, mi cullo tra i ricordi, quando avevo le mie due rocce vicino che mi amavano e proteggevano.
Un messaggio arriva, prendo subito il cellulare pensando sia lui."Scricciolo so che è tardi, ho avuto un permesso di due giorni, domani ci vediamo, mi manchi "
Non rispondo, non ne ho la forza, sorrido pensando alla dolcezza di questo ragazzo.
Mi chiedo se ho fatto la scelta giusta, ma al cuore non si comanda e il mio grida forte solo un nome: Alex, sempre e solo Alex.
Una lacrima scende sul mio viso e con la tristezza nel cuore mi addormento.La luce entra dalle persiane accarezzandomi, mi sveglio e i ricordi di ieri sera mi tormentano nuovamente.
Controllo il cellulare, nessun messaggio.
Diceva di tenere a me, mi aveva detto di fidarmi di lui, che ci teneva. Lo ha detto anche a mio fratello prima di partire, per quanto io cerchi di giustificarlo non lo capisco.
Mi sta spezzando il cuore. Non può comportarsi con me in questo modo.
Mi alzo, vado in bagno e poi in cucina, trovo Sara intenta a preparare la colazione.<<Buongiorno Bella>>
<<buongiorno >>
In questo momento vorrei solo del caffè.
Lei mi conosce e accende la Moka.
Dopo cinque minuti ho una tazzina fumante di caffè tra le mani.<<lo sai che oggi arriva Luca?>>
<<si lo so mi ha mandato un messaggio ieri sera tardi>>
Vorrei solo scomparire, non sono in vena di discorsi, di chiacchiere, vorrei solo andare in camera mia e rimanere lì al buio, in silenzio.
Bevo il mio caffè e mi chiudo in camera.<<posso entrare?>>
Io lo sapevo, a lei non posso nascondere niente.
<<mi dici per favore cosa ti sta succedendo? Penso di non meritarmi il silenzio. Io ci sono Bella, ci sono sempre per te per qualunque cosa la affronteremo insieme come abbiamo sempre fatto >>
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Non lasciarmi sola (completata)
RomanceElisabetta è una ragazza che per i suoi 18 anni ha sofferto tanto e questo l'ha resa più matura. Ultima di quattro figli, ha un legame molto forte con i suoi genitori. Non ha un carattere forte, ed è molto fragile. Il dolore sarà una sua compagnia...