Capitolo quarantaquattro

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Alex

Questa  mattina ho una colazione di lavoro.
Posteggio  l'auto.
Mi trovo  in via  Roma,  passo  davanti ad una  gioielleria e i miei  occhi  vedono  qualcosa di stupendo.
Un magnifico  anello in oro  bianco, con un  grosso diamante.
Non posso  che  pensare  a lei.
La mia  ragazzina. L'amo, è  la mia  vita.
Sara  sta  organizzando  la festa  per i suoi  diciannove  anni.
Le  ho detto  di non badare ai  soldi,  la mia  donna  si merita  solo il meglio.
Entro  nella  gioielleria e chiedo  alla commessa di poter  vedere l'anello.
Le do l'altro  anello  per le misure e le dico gentilmente    che   per fine  settimana  deve  essere pronto.
Pago   con  la mia  Mastercard ORO   ed esco  salutando.
Le darò  l'anello la sera  del suo  compleanno  e le chiederò  di sposarmi.
Non intendo  vivere  lontano da lei  un secondo di più.
Qui  c'è  ancora  tutta la sua  famiglia,  Sebastiano  è  rimasto  qui in vista  del compleanno di Elisabetta.
Arrivò all'appuntamento e rimango  fermo  quando vedo  seduto  al tavolo  il manager della D.B Corporation insieme  a Barbara,  una  mia  vecchia  amica, che  non vedevo  da anni.
È  sempre  bella,  un corpo  da favola  che mi ha fatto  sempre  impazzire.
Ma il mio  cuore  adesso  è impegnato  ed è  finito  il tempo delle  cazzate.
Cerco di darmi  un contegno e mi avvicino.
Saluto  Nicolas  Sarkozy con una  stretta alla  mano.
Barbara si alza  e mi abbraccia  affettuosamente,  il suo  sorriso  è  malizioso.
Ci mettiamo  seduti e  incominciamo  a parlare  della  possibile  fusione.
Nicolas  si alza, saluta  e va  via, perché ha un appuntamento.
Rimaniamo  seduti  io e Barbara.
Parliamo  come  vecchi  amici e le  racconto  che  al mio  fianco  ora  ho una  meravigliosa  donna che  amo.

<< L'ho  saputo  Alex,  i giornali  non parlano  d'altro. È  una  bambina  e tu  hai  bisogno  d'altro  al tuo  fianco >>

<< No! È  una  donna,  tu non la conosci e non sai  quello  che ha passato,  è  più  matura  di molte  altre  ragazze  della  sua  età >>

<<E dimmi  Alex ti fa godere  come  facevo  io?  Ti senti  appagato con lei? >> Con la sua mano  sfiora  il mio  braccio e il piede  sotto  il tavolo tocca il mio  amichetto  laggiù,  che  si mette  subito sull'attenti.
Stronza  sa di essere molto  sensuale,  poi  quella  scollatura e quelle labbra rosse mi ricordano  momenti  di assoluto  appagamento.
Cerco  di allontanare  questi  pensieri ma con lei  così  vicino non è  facile, lei  è  una  tentatrice.
Io amo  Elisabetta e questo non cambierà  mai,  e di certo  non la tradirò di nuovo per un  attimo  di piacere.

<<La mia  ragazza  mi appaga  in tutti  i sensi , lei  non è  una  troia  che  la da a tutti.. è  di sani  principi e io ne  sono  innamorato >>

La zittisco, nessuno  può  permettersi  di parlare così di lei.

<<Alex dovresti venire a Roma  la prossima  settimana.
Abbiamo una piccola sede dell'azienda,  così  rifiniamo  gli  ultimi  dettagli. Mio  padre  è  stanco  del tuo  tira  e molla >> 

<< allora  contatterò Nicolas Sarkozy,  la prossima  settimana  sarò  da voi.>>

<<Sai  adesso  vivo  a Roma,  ho preso  un appartamento,  non viaggio  più. Ho bisogno  di stabilità e sicurezza.
Quando verrai  ti farò  conoscere  una  persona  molto  importante e che amo  alla  follia>>

<<bene  sarà   un piacere  conoscere  quest'uomo.
Ma non penso  che  non  sia  tanto  importante, visto  che  cerchi  di sedurmi.
Barbara  non so  che  intenzioni  hai, ma sappi  che  tra di  noi  non accadrà  niente.>>

Non lasciarmi sola (completata) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora