Alex
Svegliarmi la mattina e trovarmi una testolina riccia poggiata sul mio petto mi tempie di così tanta gioia che non si può misurare, se poi quella testolina appartiene a mio figlio c'è tutto da dire.
Mio figlio, ho vissuto senza sapere della sua esistenza.
È vero quello che ha detto Barbara, se avessi saputo che fosse stata incinta l'avrei costretta ad abortire.
Adesso, guardando questo nanerottolo, ho una stretta al cuore, mi faccio schifo per quei pensieri.
Avrei voluto solo che questo figlio fosse mio e della mia ragazzina.La mia ragazzina, ho una paura fottuta di perderla, non sarà facile per lei ingoiare quest'altro rospo.
Il fatto che io e Barbara abbiamo un figlio non cambia il sentimento profondo e sincero per Elisabetta, lei è la mia donna, la mia vita, e non ci sarà posto per un'altra nel mio cuore.Sono già passati due giorni dalla confessione di Barbara.
Chiamo Elisabetta solo due volte al giorno, ho paura che possa capire che c'è qualcosa.
Le ho rifilato una bugia, non posso mica confessarle che ho un figlio per telefono.
Questi giorni li ho passati con mio figlio e sua madre.
L'ho portato al parco, alle giostre, gli ho fatto infiniti regali.
Barbara ha cercato di sedurmi, ma l'ho allontanata. Le ho ripetuto fino alla nausea che amo la mia fidanzata e non potrei mai tradirla, per quanto lei sia una bella donna e desiderabile, non esiste nessun'altra per me.
Ho intenzione di ripartire sabato e tornare a casa.
Vorrei portare con me mio figlio, ma non posso allontanarlo da sua madre, è troppo piccolo.
Partiremo tutti e tre e li farò alloggiare a casa di mia madre.Bussano alla porta della mia camera <<Alex posso entrare? >>
< < un attimo Barbara >>
Mi alzo da letto e metto il pantalone del pigiama, ma rimango a petto nudo, ho portato tutta la roba qui, ho deciso di alloggiare qui per stare più vicino a mio figlio.
Mi avvicino alla porta e la apro.
Barbara mi sorride in modo molto malizioso, pensa che questo suo modo di fare alla lunga possa farmi cadere come un deficiente? Lei non lo sa quello che abbiamo passato io e Elisabetta, tutte le stronzate che ho fatto, la paura di vederla morire per colpa mia, sono cambiato e l'ho fatto per lei, perché merita di essere amata.<< Alex dovremmo parlare, penso che sia arrivato il momento adesso.
Pranzeremo soli, la tata porterà Davis fuori. >><<Non sono d'accordo sul fatto che mio figlio non pranzi con noi, ma va bene, abbiamo bisogno di parlare >>
La mattina passa velocemente.
Siamo io e lei soli, abbiamo mangiato, ma lei non accenna a dirmi niente, allora decido di invitarla a parlare.<< Barbara desidero riconoscere Davis come mio figlio legittimo, voglio che porti il mio cognome, desidero vederlo crescere, penso che sia giusto farlo crescere accanto a suo padre>>
<< è qui ti volevo mio caro Alex >>
<<Cosa intendi? >>
<< Allora parliamoci chiaro, come vuoi tu ok?
Pensi veramente che sia venuta fino a qui e ti abbia detto che Davis è tuo figlio solo per fartelo conoscere? >>
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Non lasciarmi sola (completata)
RomanceElisabetta è una ragazza che per i suoi 18 anni ha sofferto tanto e questo l'ha resa più matura. Ultima di quattro figli, ha un legame molto forte con i suoi genitori. Non ha un carattere forte, ed è molto fragile. Il dolore sarà una sua compagnia...