Capitolo ventotto

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Alex

Ma chi  è che  manda  questi  messaggi? Adesso  pure  a lei.
Mando  subito  un messaggio  a questo numero.

"Ma chi  cazzo  sei?
Ti avviso  stai  giocando  col fuoco e rischi  di  bruciarti, tu non sai  contro  chi  ti sei  messo."

" Ti  sbagli  io so  perfettamente  quanto  sei  bastardo. E oltre  a farla  soffrire  quando saprà  come  la tradivi, vedrò  te soffrire  quando  vedrai  i suoi  occhi  chiudersi  per sempre. Ahahah ahahah ."

Nooo! Lei  no.
Chiamo  subito  questo  numero, risulta  spento.
Non posso  perdere tempo. Qui  c'è  di mezzo  la vita  di Elisabetta, non permetterò  che le facciano  del male, ha sofferto  troppo, adesso  che  abbiamo  trovato  il nostro  equilibrio.
Ho ancora  il telefono  in mano.
Devo  subito  parlare con lei, quando  l'ho salutata  oggi  le avevo  sussurrato che  dovevo  parlarle domani, ma non posso  più  aspettare.

"Pronto  Sara, accompagno  Elisabetta  a lavoro e passo  da te,  non muoverti. Ho bisogno di parlare anche  con Max.
Mi ucciderà, avrà  tutte  le  ragioni ma Elisabetta  è più  importante  di ogni  cosa"

"Mi fai  preoccupare  Alex"

"Ci vediamo  più  tardi "

Chiudo  la telefonata  senza  salutarla.
Mi sdraio  nuovamente  sul letto  e mi volto  a guardarla,  è  bellissima.
L'avvicino a me, aspiro  il suo  profumo, le bacio  la guancia, il collo, risalgo  nuovamente  sul viso e le do un bacio  sulle  labbra, apre i suoi  stupendi  occhi  e mi sorride, la guardo  intensamente

<<Amore mio  ti prego, so  che  sono  stato  parecchio stronzo  con te, ma non ti dimenticare mai  quanto  ti amo>>

< < Alex quanto  sei  romantico, ma non faremo  l'amore, devo  andare  a lavorare >>

Mi scocca  un bacio  e si alza  subito, riesco ad afferrarla e la spingo  sul letto  bloccandola  col mio  corpo, lei  si dimena  per liberarsi e io mi eccito, è  un attimo e sono  nuovamente dentro  di lei.
In questa  stanza si sentono solo i nostri  respiri, amo  vederla  godere, amo il fatto  che  io e solo  io posso  farla  sentire così.
Facciamo  l'amore intensamente, la venero  come  se  fosse una dea ,  la mia dea,  amandola come   se fosse  l'ultima  volta, ed è questo  che  mi fa paura.

<< Amore guarda  che  ore  sono, tra  mezz'ora  devo  essere a lavoro>>

<< Elisabetta vorrei  che  non facessi  più  quel  tipo  di  lavoro, è  massacrante, e tu meriti  di meglio>>

<< Cos'è  ti vergogni  di me?>>

<< Non essere stupida, ti ammiro e ti amo  per come  sei, non dire  più  una  cosa del genere, perché  sono  ORGOGLIOSO  DI AVERE  UNA DONNA  AL MIO  FIANCO  COME  TE!>>

<< Anch'io  vorrei cambiare, ma come  faccio? Ho lasciato  la scuola, il sogno  mio  e di Sara  era  aprire un centro  benessere, lei ha quasi  finito  con la scuola, mentre  io dovrei  riprendere, ormai  ho saltato l'anno, vedremo il prossimo>>

<<Posso  aiutarti  io>>

<<NO ALEX! Voglio farcela  con le mie  forze, è  il mio  sogno e non voglio  aiuto  da nessuno>>

Non lasciarmi sola (completata) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora