Capitolo ventisei

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Elisabetta

Domenica  è  già  arrivata.
Oggi  partirò con Alex, torneremo  a casa, mi mancherà  tanto  la mia  famiglia,  soprattutto Gaia.
Alex   è  un uomo  impossibile;  ha cambiato  il mio  biglietto,  partiremo  con il jet  privato  della  sua  azienda,  è  inutile parlare con lui,  stavamo per litigare, perché non volevo  prendere il jet,  ma usare il mio biglietto  prenotato  come  le persone  normali,  ma non mi ha neanche  dato  retta,  sa essere  proprio  stronzo  quando  vuole.
Sono a casa  con Emma  e stiamo  preparando  il pranzo,  Seba  è  al bar  mentre Gaia  è  nella  sua  stanza,  Alex è  seduto  sul divano,  è  con il suo  portatile, non riesce a staccarsi mai dal lavoro,  ogni  tanto  alza  gli  occhi e mi guarda.
A pranzo  saremo  noi. Verrà  anche  Ethan e ho chiesto  a Seba  di invitare  anche Cristian,  gli  voglio  bene  e non voglio  perdere  la sua  amicizia,  lui  sa benissimo  cosa  provo. Sa che  sono  innamorata  di Alex e per niente  al mondo  potrei  rinunciare  a lui.
Io e Emma per pranzo  abbiamo  preparato un sughetto  con le cozze  e poi  salmone  al forno col pomodoro,  melanzane  grigliate,  un'insalata di polipo  e polpa  di  granchio. Mmhh mi gusterò tutto,  lo giuro.
Mentre  sto  apparecchiando vedo  il volto  di Alex bianco  e poi  il  suo  cellulare  cadere  a terra.

<< Amore  cosa  è  successo? >>  ha lo sguardo  fisso  sul  telefonino e con lo sguardo  perso. Continuo  a chiamarlo ma non mi ascolta.
<< Alex,  Alex mi fai  preoccupare  cosa  è  successo? >>,   mi guarda  finalmente e mi stringe  a sé,  lo sento  tremare. <<Alex  che  hai ? >>

<< Niente amore mio,  stai  tranquilla mi è  solo  scivolato  il cellulare,  mentre  stavo  leggendo  un'email da parte  della  mia  segretaria  per questioni  di lavoro>>

Mi abbraccia  forte, i suoi  occhi  nei  miei,  poi  si china  e mi bacia,  all'inizio  è  un bacio  dolce,  lento,  assapora  le mie  labbra con dolcezza,  poi  cambia  e diventa  passionale  e lussurioso,  mi stringe a sé e io sono  incapace  di fermarlo,  mi fa sedere  a cavalcioni  su di lui sul divano mentre  continua  a baciarmi,  infila  la mano  sotto  il top  e lì  apro  gli  occhi e lo blocco.

<< Alex  potrebbe  arrivare  qualcuno,  sai  che  vergogna>>

<<Hai  ragione  scusa,  perdo  la  testa  quando  ti ho  vicino,  ti desidero  sempre.>>  prende il mio  viso con le mani  e mi da un bacio  sul naso  <<Elisabetta non dimenticare  mai  che  ti amo,  sono  pazzo  di  te. E quando  arriveremo  a Torino  intendo  organizzare  una  cena durante la quale  ti presenterò  a mia madre  e alla  famiglia  come  la mia  fidanzata,  perché  ti amo  e voglio  te  e solo  te al mio  fianco >>.

Mi ha spiazzato, non pensavo  mai  che  lo avrebbe  fatto,  quest'uomo  mi rende  felice  e si sta  impegnando  veramente  a stare  con me.
Io lo amo, lo amo  da morire.

<< Ti amo  Alex >>  una  lacrima  esce  dai  mie  occhi,  lui  dolcemente  mi passa  il pollice per asciugarla e poi  lo porta  alla  sua  bocca,  << tutto  quello  che viene  da te ha un sapore  particolare,  ti amo  ragazzina  e sei mia>>.
Mi alzo  e continuo  ad apparecchiare.

Non lasciarmi sola (completata) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora