capitolo cinque

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Max

La prendo  per mano  e la trascino  fuori.
C'è  troppo  imbarazzo,  troppo  silenzio.
Arriviamo  in macchina e mi squilla  il cellulare.

"Luca  Ciao,  è  successo  qualcosa  al lavoro? "
"No tranquillo,  ascolta  la prossima  settimana  arrivo,  qui  abbiamo  chiuso,  risolto  il caso,  per adesso  ci fermiamo  per un bel po'  a casa  a Torino "
"Grazie  Luca,  mi dispiace  averti  lasciato  solo  nei  casini,  ma non potevo  lasciare  Betta  da sola,  con mia  madre in quelle condizioni "
"Max,  scherzi?  Non devi  giustificarti  con me,  io capisco,  voglio  bene a Teresa  e sai  cosa  provo per tua  sorella  Elisabetta"
"Luca  per favore,  ci sono  troppi  problemi,  non ti  ci mettere  pure  tu"
"Tranquillo  starò  al mio  posto,  ma non puoi negarmi  di provarci con lei,  non è  uno  sfizio,  io amo  tua  sorella "
"Senti  ne parliamo  quando  sarai  qui,  adesso  ho da fare,  ci vediamo quando  arrivi "
"Ok Max ciao "

Chiudo la telefonata e mi giro  verso  Sara,  ha uno sguardo  accigliato e sembra preoccupata.
<<senti  Max, se il tuo  amico ha intenzione di prendere  in giro  la mia amica, gli  strappo  le  palle  e gliele  faccio  mangiare  per cena >>
<<hei rambo  calma, secondo  te  gli  permetterei  di farla  soffrire?>>
<<beh no, lo so  quanto  ami  tua  sorella, però  sai  conosci  il detto?
Uomo  avvisato  mezzo  salvato>>
La guardo  e scoppiamo  a ridere.
Decido  di  portarla  al parco del valentino, anche  se fa freddo è una giornata  di sole ed è  piacevole. La vedo  sorridere, scendiamo  dalla  macchina  e senza  pensarci  due  volte, intreccio  la mia  mano  con la sua, lei non si sposta anzi  mi stringe  di più, camminiamo  mano  nella  mano in silenzio per un po', poi  no so  ma sento  il desiderio  di qualcosa  di più, e poi  miseria  ho aspettato  fin troppo.
Mi fermo  e la faccio  girare, ci guardiamo negli occhi, le prendo  il viso  con tutte  e due  le mani, mi avvicino di più, le sfioro  le labbra e incominciò  a darle  piccoli  baci, per poi  chiedere  l'accesso  a quella  bocca  di rose, e la bacio  prima  dolcemente e poi  con più  passione, lei  ricambia  con la stessa  intensità.
Ci stacchiamo  <<Sara  perdonami  ma lo desideravo  troppo >> mi guarda  ma non dice niente,  ci sediamo su una  panchina  e incomincio  a parlarle.
<<Sara >>prendo fiato  <<tu mi piaci  molto>>, mi gratto la fronte e poi  mi passo  la mano  tra  i capelli, cazzo  sono  teso  è  la prima  volta  che  mi sento  così, non trovo  le parole  e la preoccupazione  che  lei  mi rifiuti  non mi aiuta  per niente.
<<Max lo desideravo  anch'io. È da quando  ho quindici anni  che  lo sognavo, ma tu. .... tu non ti sei  mai  accorto  di me, ho sofferto  troppo per te, quindi se  è  tutto  un gioco  o un passatempo  ti prego  finiamola  qui  prima  che  mi faccia  veramente  male >>
<<NO! Tu non sei  un gioco. Io ci tengo  a te  e quando l'anno  scorso  Betta  mi aveva  detto  che  frequentavi  uno, mi sono  scoperto  geloso  di te, ma non potevo  parlartene, stavo  lavorando  fuori  e non sapevo  quanto tempo  sarebbe trascorso>>,  lei abbassa  lo sguardo  e io dolcemente metto  un dito  sotto  il suo  mento per far  sì  che  alzi  lo sguardo. I nostri  occhi  fissi  l'uno  nell'altro  <<io non posso  aspettare che  un coglione  qualsiasi  ti porti  lontano  da  me, io voglio  te  ed è con te  che  desidero  restare>> ,si butta  tra  le mie  braccia,  senza  barriere, senza  paura, ci siamo solo  noi, e il rumore  dei  nostri  respiri, dei  nostri  baci.

Sara

Giuro  se questa  mattina  mi avrebbero  detto  che  oggi  il ragazzo  per cui  sono  disperatamente innamorata  da anni  si sarebbe  dichiarato, gli avrei  riso  in faccia.
Questa  giornata  non poteva  finire  meglio  di così.
Non sto  più  nella pelle sono  la ragazza  di Max, il mio sogno  si è  realizzato, lui  mi ha detto  che  vuole  me, solo me, non ci posso  credere.
Siamo  in macchina  e stiamo  tornando  a casa, siamo  stati  tutto il pomeriggio  fuori, siamo  entrati  in un bar e  ci siamo  raccontati  tante  cose, gli  ho aperto  il mio  cuore senza  riserve  né paure.
Non vedo  l'ora  di raccontare  tutto  a Bella.

Elisabetta

Sento  il rumore  della  porta  aprirsi, sono  seduta  sul divano  con una  rivista  in mano, alzo  lo sguardo e quello  che vedo  non può  che  farmi  sorridere  ed essere  felice.
Max e Sara mano  nella  mano.
<<era ora  fratellone, cosa  aspettavi che  un'altro  la portasse  lontano  da te?>>, a quelle parole si irrigidisce, guarda  Sara, la tira  a sé e la bacia  con possesso  davanti  ai miei  occhi  <<ragazzi  mi sta  salendo  la glicemia  così, troppo  zucchero>>.
Scoppiamo  a ridere  tutti e tre e ci abbracciamo, loro  sono  la mia  famiglia, non potrei  vivere  senza  loro  due  e mamma.
<<Perché  non date  la bella notizia a mamma? Ne sarà  felice,  l'ha  sempre  sperato >> faccio loro l'occhiolino  e li spingo  ad andare  in camera  da lei.
Io vado  in cucina  e preparo  la cena.

Franca

Cammino  avanti  e indietro  per la stanza ripensando  a quello  schiaffo, mi brucia  ancora  la pelle  e lo sento ancora  vivo.
Come  si è  permessa? Giuro che gliela farò pagare, e come  ciliegina  sulla  torta vengo a sapere che  ci sarà  anche lei alla festa  di sabato.
Ci sarò  anch'io, sono  stata  invitata  da Loide, siamo amiche; ci siamo  conosciute  anni  fa, adesso siamo  molto  amiche, e cara  Elisabetta  sarà la tua  rovina, ti umilierò davanti  a tutti, rimpiangerai  di avermi  schiaffeggiata.
Te lo giuro.

Ecco a voi  il  quinto  capitolo, è più  corto  del solito , ma è  di passaggio così abbiamo  risolto  la questione
Max e Sara
Cosa  pensate di loro due?
Vi  piacciono?
E cosa  combinerà Franca 
Alla  nostra  piccola  Betta?

Volevo  ringraziare quanti leggono  la mia storia
Un grazie  anche  a Mikyjuventina
Passate  a leggere  le  sue  storie  è  veramente  in gamba.
Un bacio  la vostra  Laly-love.

Ps. 😊 scusate  gli errori 

Non lasciarmi sola (completata) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora