Elisabetta
Neanche oggi l'ho sentito, non l'ho nemmeno visto.
Questa sera ho provato a chiamarlo, poi gli ho mandato diversi messaggi, li ha visualizzati ma non ha avuto l'accortezza neanche di rispondere.
Più passano i giorni, più mi convinco che il suo atteggiamento è strano, non è il solito Alex.Max e Sara questa sera sono usciti, mi hanno chiesto di andare con loro ma non ho voluto.
Ho il cellulare in mano e guardo le nostre foto, il nostro amore immortalato in un attimo eterno.
Il video del mio compleanno, dove mi ha nuovamente dichiarato il suo amore e la promessa del nostro per sempre; i miei occhi si inumidiscono, prendo la borsa, la giacca e il cellulare, le chiavi in mano ed esco.
Fuori dalla porta chiamo il taxi, mi dicono che tra cinque minuti arriverà.
Passano dieci minuti e sono già dentro la vettura, gli ripeto per ben due volte l'indirizzo e parte.Questa sera Torino è silenziosa, non è la solita caotica città, ma forse non è lei ad essere silenziosa, è il mio cuore. Lo sento in un silenzio quasi mortale come se stesse per crollare. Ho una brutta sensazione.
Arrivata sotto casa sua, pago la corsa e ringrazio l'autista.
Ho le chiavi, quindi apro ed entro. Il cuore incomincia ad accelerare i battiti, il respiro è più affaticato, perché devo sentirmi così?
Arrivata davanti al suo appartamento decido di suonare il campanello, una, due, tre volte, ma non risponde e nessuno apre.
Alex non è a casa.Pur avendo le chiavi decido di non entrare, appoggio la schiena sulla porta e scivolo a terra, piango in silenzio, mille pensieri affollano la mia mente.
Dov'è?
Cosa starà facendo?
Ma soprattutto con chi?Mi rimprovero da sola perché Alex mi ama e non potrebbe mai tradirmi, soprattutto dopo tutto quello che abbiamo passato.
Ci siamo ritrovati più innamorati di prima, il nostro amore è più forte che mai.
Guardo l'ora, mezzanotte, e lui non arriva.
Aspetto, devo vederlo, parlargli.
Passano minuti, forse un'ora, quando le porte dell'ascensore si aprono e lo vedo.
La camicia tutta sgualcita, le maniche arrotolate fino ai gomiti, la barba lunga.
I suoi occhi sono rossi, come se avesse passato del tempo a piangere.
Mi guarda prima dolcemente, poi il suo sguardo cambia, diventa duro.
<< cosa ci fai qui?>>
Perché! Perché!
Quale motivo gli ho dato per essere trattata con questa freddezza?<<Volevo vederti, mi manchi Alex. Non ti fai più sentire ed è un po' che non ti vedo >>
<<Torna a casa, è tardi e domani devo partire per Roma, non ho tempo di stare con te, sono stanco>> Mentre lo dice passa la mano nervosamente tra i capelli, mi guarda, mi supplica con lo sguardo di non tormentarlo, ma non lo ascolto, voglio stare con lui.
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Non lasciarmi sola (completata)
RomanceElisabetta è una ragazza che per i suoi 18 anni ha sofferto tanto e questo l'ha resa più matura. Ultima di quattro figli, ha un legame molto forte con i suoi genitori. Non ha un carattere forte, ed è molto fragile. Il dolore sarà una sua compagnia...