La donna dagli occhi rossi

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Quando le tre autoblindo si fermarono in mezzo alla piazza centrale del villaggio c'erano ad attenderle tutte le personalità del luogo.

Sia Delatroux che Francine erano in alta uniforme. Quella di Delatroux, ovviamente, era sgargiante, visto che era il generale al comando dell'operazione. Francine, invece, nella sua tenuta da tenente era semplicemente marziale sebbene i suoi capelli d'oro e la sua espressione dura facevano si che spiccasse sulla folla.

Yuz e Valerius erano uno accanto all'altro e purtroppo davano l'impressione di essere due peones. Avevano rifiutato le divise che gli erano state offerte, ma avevano anche avuto pessimo gusto negli abiti civili. Yuz si era ormai affezionato alla tenuta da gaucho che aveva iniziato a usare in Argentina e Valerius, naturalmente, aveva lavorato in officina fino a un momento prima e quindi si era presentato in tenuta da lavoro, impolverato e con alcune vistose macchie d'olio sui pantaloni. Nessuno però li avrebbe mai criticati, considerando che erano il rinomato professore Cyrus Zeddai e il suo pupillo.

Yuz, oltretutto, contava sul suo aspetto dimesso per rischiare il meno possibile. Incontrare Avignone era un'opportunità, ma anche un pericolo e doveva essere cauto. Era improbabile che quella gente avesse mai visto Zeddai da vicino o potesse riconoscerlo, ma era importante non strafare. La sua vasta cultura gli aveva permesso di spacciarsi per il professore senza grossi problemi e con l'aiuto di Valerius non gli era stato difficile sembrare un esperto di macchine, ma tirare troppo la corda avrebbe potuto avere risultati deleteri.

Purtroppo, però, tutte le precauzioni che prese non servirono a nulla.

Dalle tre autoblindo scesero sei persone, cinque uomini e una donna. Poi uno degli uomini si affrettò ad aprire una portiera nel retro della vettura di testa e aiutò a scendere una figura minuta, ma apparentemente di grande importanza. La figura si fece subito avanti, fino a sopravanzare tutti i suoi accompagnatori. Mentre veniva avanti tutti capirono chi fosse. E cosa fosse.

Innanzitutto era avvolta in una bizzarra tunica nera che lasciava poco del suo corpo uscire e aveva un cappuccio, sempre appartenente alla tunica, stretto sulla testa. La faccia che spuntava fuori dal cappuccio era inquietante: pelle bianca come uova di serpente, tirata sul teschio, niente peli e niente capelli, due penetranti occhi sbarrati dalle iridi rosse come il sangue.

Delatroux si ritrasse e trattenne la sua sorpresa troppo tardi, la creatura lo guardò e sorrise. "Crede forse che solo i tedeschi siano capaci di convivere con i mutanti, generale?" La voce acuta la identificava come una donna sebbene in lei niente fosse femminile.

Calò un silenzio imbarazzato. Anche i francesi erano stati cresciuti nel terrore dei mutanti, la piaga genetica che quasi tutto il pianeta aveva irrazionalmente condannato. La donna parve divertita da quel silenzio e quella sensazione di imbarazzo, tanto che per un momento indugiò con i suoi occhi rubino su tutti i presenti, passandoli in rassegna, terrorizzandoli.

Poi, indugiò un secondo di più su Yuz. "Avevo intuito che ti avrei trovato qui Yuzebner Ich Deshall." Annunciò "Sono molto curiosa di sapere qual è l'interesse della tua gente per noi."

Valerius Demoire - vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora