De Rubeille era il più giovane dei dottori associati al progetto myrmidon e, forse per questo, cercava la compagnia di Valerius. Aveva 25 anni e un importante blasone sulle spalle, per quello che contavano i blasoni durante la repubblica.
Valerius presenziava personalmente a qualsiasi procedura di assemblaggio del Danse Macabre svolta dagli operai della base. In quel momento stava assistendo all'assemblaggio di un'articolazione del ginocchio e De Rubeille ne aveva approfittato per stargli accanto. "Non erano in molti, di là, a credere che ce l'avrebbe fatta col Mark III." gli disse.
Valerius lo guadò cupo "Il motore Zeddai è quasi tutto lavoro del padre"
"Ma l'elegante macellaio funzionava con ignitium particolarmente puro. Nessuna delle raffinerie a nostra disposizione sarebbe mai in grado di ottenerne così. Il fatto che lei sia riuscito a usare una qualità più bassa della sostanza con tale efficienza ha dell'eccezionale."
"E' lavoro del padre." insisté Valerius "Era quasi tutto nelle sue carte. Io ho completato i suoi conti. Il padre amava la chimica molto più di me, io preferisco la meccanica e l'automatica."
De Rubeille era specializzato in siderurgia. L'armatura dell'Orleans, così leggera, era in parte dovuta ai metalli che lui stesso era riuscito a sintetizzare. "E poi c'è la storia della testa..." continuò a chiedere sornione.
Valerius si staccò da lui. Tre operai stavano cercando di tenere in asse la capsula del ginocchio del myrmidon per permetterle di entrare nella sede della coscia. Andò ad aiutarli. Non era particolarmente forte, sebbene nelle ultime settimane si fosse irrobustito, ma non si tirava mai indietro quando si trattava di svolgere quelle operazioni. De Rubeille lo attese pazientemente per tutto il tempo necessario, finché non tornò da lui.
"La testa... è complicato." disse, detergendosi il sudore dalla fronte "Quella invece è un'idea che mi ha fatto venire il professore Yuz."
Il francese fremette. Nonostante tutto, il nome del vecchio, da tutti considerato una spia, era tabù. "Ancora chimica?"
"Matematica." disse semplicemente Valerius.
In quel momento si udì qualcuno urlare. Si girarono entrambi e videro Germaine correre verso di loro, gesticolando. Arrivato, si piegò in avanti a riprendere fiato. "Mastro Demoire... professore De Rubeille..." ansimò.
"Cosa succede, Germaine?" chiese Valerius. E nonostante tutto continuava a osservare le procedure di assemblaggio.
"E' arrivato... l'ordine... la comunicazione... il progetto..."
"Il progetto?" chiese De Rubeille. Ma era abbastanza evidente cosa stesse cercando di dire il giovane. Esisteva un solo ordine. Un solo progetto.
"Si" continuò Germaine, ripresosi un attimo "Ci è stato ordinato di salpare per la Francia."
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Valerius Demoire - vol.1
Fantascienza[COMPLETO] - VOLUME PRIMO Seconda metà del diciannovesimo secolo, un ALTRO diciannovesimo secolo. Gli equilibri del mondo si reggono sulla tecnologia. E tecnologia significa Vapore Pesante e Ignitium, le sostanze che, imbrigliate nelle macchine, h...