Persino l'eccitazione di Arcadio sembrava avere un limite. Continuando a chiacchierare con Francine e gli altri del marchingegno su cui avrebbe dovuto lavorare, anche lui parve calmarsi e divenire più pacato. Era un uomo che doveva avere almeno una sessantina d'anni, nonostante la pelle lucida, tirata come pelle di tamburo, e gli occhi intelligenti. Più rallentava più la sua età veniva a galla.
"Buon amico mio" disse a un certo punto, tirando fuori da una tasca una chiave e rivolgendosi a Maschera di Ferro "immagino che quella cosa che hai addosso ti pesi. C'è una stanza al piano di sopra, puoi chiuderla con questa e rilassarti un po'."
Maschera di Ferro annuì, prese la chiave e scomparve su per le scale.
"Lei, invece, angelo mio" continuò sogghignando verso Francine "può venire nella mia stanza o in quella accanto. Ma non avrà chiave. Eh eh eh."
"Allora" fece Francine, a sua volta stanca di incassare sudice frecciatine "dormirò con la spada accanto."
Arcadio posò allora gli occhi su Germaine, che sembrava fissarlo, come in attesa di qualcosa. Il vecchio ingegnere si alzò in piedi e andò verso di lei, ad accarezzarle il volto. "Giovani si, piccola, ma tu dovresti almeno finire le scuole."
Germaine arrossì e si ritrasse. Era stata per tanto tempo camuffata da maschio che non era abituata a comportarsi da femmina. "Io non... oh... sarebbe disgustoso."
"Già." Arcadio la superò, andando verso la porta.
"Dove... sta andando?"
"Quei brav'uomini dei soldati si stanno accampando nel mio giardino. Mi sembra educato chieder loro se vogliono qualcosa. Per te c'è nientemeno che una terza stanza, di sopra."
Come se non potesse fare altrimenti, invece di salire a sua volta, Germaine andò dietro a Arcadio, fino a uscire dalla casa. Lo trovò fermo pochi passi oltre la porta, a fissare la sagoma imponente e immobile dell'Orleans.
"C'è chi pensa che la corazza sarebbe più solida se fosse fusa da un unico pezzo, sai?" disse l'ingegnere, quando notò Germaine accanto a sè. "E' una stupidaggine. Il modo in cui è assemblata la rende elastica. Può incassare meglio i colpi al posto del suo pilota."
"Anch'io..." Germaine ebbe un moto d'orgoglio "... sono un pilota."
"Davvero, cara? Che modello?"
"ORL"
"Ah! Peccato, Orleans, ORL... non ho visto altro. Sono così curioso dei modelli più esotici."
"Sono stata a lungo vicino al Danse Macabre."
"La creatura di cui ora possiedo la testa. Un myrmidon molto brutto, a giudicare dalla sua faccia. Terribile."
"Si, lo era."
"Chissà perché vi affannate tanto a cercare chi ha costruito una creatura così mostruosa..."
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Valerius Demoire - vol.1
Fiksi Ilmiah[COMPLETO] - VOLUME PRIMO Seconda metà del diciannovesimo secolo, un ALTRO diciannovesimo secolo. Gli equilibri del mondo si reggono sulla tecnologia. E tecnologia significa Vapore Pesante e Ignitium, le sostanze che, imbrigliate nelle macchine, h...