Sono stato un buon allievo di Yuz.
Non è un giudizio nè mio né suo, tutti i miei superiori mi hanno sempre ritenuto un buon narratore, ligio alla dottrina e alle regole, uno che sa padroneggiare i precetti dell'arte di raccontare. E se è vero che Yuz è stato un immenso maestro, mi riconosco anche delle doti e del talento e anche del piacere in ciò che faccio.
Eppure scrivere la storia di Valerius Demoire sta mandando in pezzi le mie certezze e allora ecco che le regole vengono violate una dietro l'altra, tutti i canoni vengono scavalcati e mischiati, le più basilari procedure da seguire ignorate.
Dovevo parlarvi di Valerius Demoire, nel momento della sua lunga prigionia lo ho abbandonato, primo peccato, poi ho deciso persino di spezzare la mia narrazione su ben cinque fronti, secondo peccato, poi ora abbandono tutti questi fili senza che si siano spenti o ricongiunti, terzo peccato. Imperdonabile.
Perché mi comporto così? Perché la storia di Valerius Demoire non è la storia di un uomo, la storia di Valerius Demoire è la storia dell'intera umanità, in uno dei suoi momenti cruciali. La forza di Valerius Demoire è stata riunire tutti i popoli, tutte le persone sotto la sua immagine e sotto i suoi gesti e portarli tutti in una direzione unica. Tutti i popoli, una volta soltanto, per un solo passo. Ma un passo che ha fatto tremare la terra.
L'universo è un grande ingranaggio, un ingranaggio persino più complesso di quelli che compongono la sala degli orologi che pure rappresenta il tempo. Per un certo periodo Valerius è stato la ruota centrale di questo ingranaggio e tutte le altre gli sono ruotate intorno.
Quindi questa storia può essere scritta solo dopo essere stata fatta a pezzi. E se anche è vero che la mia anima è in essa non esiterò a fare a pezzi la mia anima per portarla a compimento. Perché voi dovete capire. Io stesso devo capire.
Mi sto comportando male? Si.
Yuz mi disapproverebbe? No, non credo.
Quindi ora torneremo da Valerius, in quella gora che abbiamo chiamato Varco di Calendimaggio. Egli fronteggia un mostro, con un'arma misteriosa in mano. Germaine è ai suoi piedi.
Egli, dice, non può essere sconfitto.
Ma quanta sofferenza si può provare anche nella vittoria!
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Valerius Demoire - vol.1
Science Fiction[COMPLETO] - VOLUME PRIMO Seconda metà del diciannovesimo secolo, un ALTRO diciannovesimo secolo. Gli equilibri del mondo si reggono sulla tecnologia. E tecnologia significa Vapore Pesante e Ignitium, le sostanze che, imbrigliate nelle macchine, h...