"Il principe del Belgio ha già ratificato la sua resa" disse il generale, insulsamente raggiante.
Delhin Sejak non era raggiante, anzi, prese la notizia con disgusto. "Quaranta myrmidon che marciano sulla tua capitale. Ci ha fatto perdere fin troppo tempo."
Il generale fece una smorfia. Era uno di quelli a cui non piacevano troppo i colori di pelle diversi dal proprio. O almeno così aveva sentito dire Delhin, la cui pelle era innegabilmente scura. Purtroppo se lo era ritrovato lì, quando aveva raggiunto il fronte. Lo sopportava perché non osava (non ancora) intervenire con violenza sulle gerarchie dell'esercito, ma questo non voleva dire che dovesse trattarlo con i guanti. "Mi interessano di più le notizie della Francia. Cosa dicono?"
"La Francia, signore?" fece il generale "Se mi permette abbiamo un'intera nazione tra noi e la Francia."
"Una nazione di troppo. Non mi interessa il Belgio, generale. Il Belgio si è schierato con la Francia perché è troppo stupido per riflettere su cosa fare. Batterlo è un atto irrilevante rispetto alla guerra che, le ricordo gentilmente, stiamo perdendo."
Il generale abbassò lo sguardo. Delhin si ricordò il suo sguardo infantile, quando gli aveva portato i myrmidon. Aveva gridato come una donnicciola, saltellando intorno ai Valkyrie come un'isterico, uno spettacolo disgustoso. Come se fin lì il suo unico dovere fosse stato farsi pestare dai tedeschi mentre aspettava l'arrivo delle macchine. "Useremo il Belgio come base d'appoggio. Costruiremo linee di rifornimento presso i loro porti. Istituiremo linee di approviggionamento attraverso la Manica. E intanto lei porterà la guerra in Francia."
"Se scendessimo a liberare la Germania..."
"La Germania sarà una trappola in cui lascio i nostri nemici volentieri. Perderanno più uomini a tenere ogni città che a conquistarne di nuove. E re Gregoire finora non ha ancora visto la guerra. Puntiamo direttamente sulla Francia."
Accadde quello che Delhin temeva, il generale fece la cosa più stupida a disposizione. Si impettì tutto come un soldatino di latta e cercò di alzare lo sguardo su di lui. "Se mi permette, signore, la strategia militare è di mia competenza e..."
"Ed è stata fallimentare fino al mio arrivo. Vuole negarlo?"
"Loro avevano..."
"Dei mymidon. Un vantaggio che IO ho provveduto a pareggiare. Vuole negarlo?"
"Negare... negare... lei non..."
Delhin ne aveva abbastanza. Avevano così poco tempo. Aveva sperato che Berlino tenesse di più, aveva fatto dei calcoli per cui avrebbe potuto affondare il colpo proprio quando i francesi pensavano di poter festeggiare la conquista del regno tedesco. Invece era arrivato tardi e i nemici si erano già riorganizzati. Significava dover colpire più forte e in modo inesorabile. "Io ho la piena autorità del governo inglese e la benedizione della regina. Lei farà quello che io le ordinerò. A proposito, ho visto che ha cominciato a interessarsi al myrmidon rosso, quello che non abbiamo ancora impiegato. Farebbe meglio invece a rispettare il suo ruolo e stargli lontano."
"Perchè mai dovrei?"
"Perché quello è il mio"
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Valerius Demoire - vol.1
Science-Fiction[COMPLETO] - VOLUME PRIMO Seconda metà del diciannovesimo secolo, un ALTRO diciannovesimo secolo. Gli equilibri del mondo si reggono sulla tecnologia. E tecnologia significa Vapore Pesante e Ignitium, le sostanze che, imbrigliate nelle macchine, h...