Il genio

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Maschera di Ferro, Francine, Germaine, il primo ufficiale di Francine. Erano tutti intorno a un tavolaccio nella casa dell'ometto, aspettando che lui recuperasse abbastanza bicchieri per tutti, un vino denso e scuro e del formaggio, che sbatté in mezzo al tavolo con orgoglio, appoggiandoci intorno niente più che quattro coltelli.

"Quest'uomo è Arcadio Martellone" spiegò Maschera di Ferro. "Sarà lui ad aiutarci col Tarot System di Valerius"

Francine dava idea di voler tenere lontano l'ometto in ogni modo. Intanto lo teneva d'occhio col suo peggiore sguardo, ma era inteso che se le si fosse avvicinato di più avrebbe cominciato con le sberle. "E' un tecnico?"

"Ingegnere Inverso, angelo mio." fece lui, riempiendo con voluttà i bicchieri.

Maschera di Ferro, con un cenno, impedì che finisse vino nel suo. "Arcadio ha la capacità di analizzare e comprendere i meccanismi delle macchine con uno sguardo. Da questo punto di vista è una persona unica nel suo genere."

"Ah, da questo punto di vista?" continuò Francine. Il suo bicchiere era pieno, lo prese in mano con cautela, come fosse colmo di ignitium.

"Lasciami in mano la tua macchina, amore" disse l'ometto, prendendo il suo bicchiere con slancio "e te ne costrirò una uguale, anzi, migliore... magari con un abitacolo più... spazioso." Il suo sguardo sembrava incapace di salire oltre una certa altezza.

"Vorrei arrivassimo a chiarirci di cosa stiamo parlando!"

Prima di entrare in casa, Arcadio aveva aspettato che i soldati scaricassero il cranio del Danse Macabre dalla schiena dell'Orleans e lo aveva fatto scoperchiare, esaminando il meccanismo che Maschera di Ferro aveva già mostrato a tutti al castello.

"Io direi" disse Arcadio, sorseggiando "che parliamo di un sistema di trasmissione dell'informazione a base elettrica, con principi simili all'ottoniera che usano gli eserciti moderni, ma anche con l'apporto di opportuni commutatori allo stato solido e reticolare che alterano il segnale in modo vario. Deve esistere un sistema che comanda tutto questo, una batteria di morsetti che immagino si adattino alle dentellature della base e che eroghino e ricevano l'energia necessaria. Niente che il più stupido motore a ignitium non possa alimentare. Potrei dirvi di più se qualcuno mi illustrasse perché è stato messo insieme un accrocchio del genere"

Maschera di Ferro guardò Germaine. La ragazza sembrava in soggezione di fronte all'uomo e non aveva toccato vino. Deglutì. "Sistema di guida."

"Ah!" esclamò Arcadio "MA-TE-MA-TI-CA. La chiave per comprendere tutti i fenomeni dell'universo. L'unica sintesi possibile per un'attività raffinata come pilotare un gigante di metallo!"

"Pensi sia stato possibile anche... registrarvi un messaggio?" chiese un po' titubante Germaine.

"Mio piccolo tesoro, credo che una mente brillante possa farci qualsiasi cosa."

Francine, nonostante tutto, era impressionata. Cominciò a bere cautamente il vino. "Chi l'ha progettata e usata era un genio." ammise, senza esitazione.

"Ottimo" fece Arcadio con un ultimo sorrise "perché lo sono anch'io."

Valerius Demoire - vol.1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora