Delhin Sejak, capo scienziato inglese, stava guardando una lastra di metallo bucata. Non sapeva descriverla altrimenti: era una lastra lunga alcuni metri, alta un paio, in cui vi era una serie infinita di buchi, disposti a griglia come in un setaccio. In ogni buco c'era una sfera colorata. Girando la sfera, il colore mostrato cambiava. Allungò il dito e provò a girare alcune sfere. "Non ne capisco il senso." ammise.
Wilhelm Haruden, capo pilota tedesco, gli sorrise quasi con accondiscendenza. "Il myrmidon konsole si guida facendo dei disegni su questa lasta, girando le sfere nei buchi. Vede? Se compongo un rombo azzurro sto chiedendo al myrmidon di fare un passo avanti con la gamba destra, spostandolo di un paio di buchi il passo lo farà con la gamba sinista."
"E come diavolo si può sperare di guidare la macchina così?"
Wilhelm socchiuse gli occhi, le sfere sotto la lastra cominciarono a girare vorticosamente, i due rombi azzurri si alternarono a ritmo davanti a lui.
Delhin rabbrividì. "Pensavo che... voi comandasse direttamente gli arti..."
"Troppo elaborato" disse il mutante, scuotendo il cranio rasato "troppe cose da tenere in considerazione. Non ti permetterebbe di focalizzarti sul combattimento. Così invece è sufficiente mandare a memoria la sequenza di immagini che si vuole realizzare." A dimostrazione di quanto diceva, il tedesco cominciò a disegnare figure sempre più complesse tramite le sfere, senza però spiegare cosa avrebbe dovuto fare la macchina di conseguenza.
Delhin Sejak smise di dargli soddisfazione, tornando a osservare il gigante in sé. Perché i tedeschi lo avevano dovuto realizzare così ghignante e grottesco? Sapeva che i piloti mutanti poteva usare con abilità gli artigli, tanto da lacerare le corazze dei loro nemici, ma anche così non si capacitava delle mostruosità che gli avevano installato al posto delle mani.
"Non è potente" disse Wilhelm avvicinadoglisi "è veloce, precisa, letale, ma non potente. SIcuramente non al livello dell'Arabesque. Se sbagliamo qualcosa durante il combattimento siamo spacciati."
Sejak accarezzò il metallo. "E' per questo che stiamo perdendo la guerra?" Delhin Sejak, capo scienziato della corona inglese, non avrebbe dovuto fare quel viaggio fino al fronte tedesco se la situazione non fosse stata drammatica. Ma lo era e lo era ogni giorno che passava. Re Gregoire divorava terreno avidamente.
"Non esistono molti piloti mutandi herr Sejak. Fare il nostro lavoro è molto difficile e molti muoiono appena messi sul campo di battaglia. Si, abbiamo delle macchine superiori, che hanno però bisogno di piloti superiori. E non ne abbiamo."
Delhin Sejak conosceva le macchine. Dopo la dipartita di Zeddai si era costretto a divenire il massimo esperto inglese di myrmidon. Varie parti del Konsole erano opera sua. Ma se il problema era negli uomini non c'era nulla che potesse fare. "Non siamo ancora pronti a intervenire qui." dovette dire.
"Allora vi aspetteremo." affermò pacatamente il mutante.
"Prenderanno Berlino."
Le sfere della plancia del Konsole girarono un'ultima volta, formando una distesa di macchie rosse. "Vi aspetteremo anche se non avremo più città da difendere."
STAI LEGGENDO
Valerius Demoire - vol.1
Science Fiction[COMPLETO] - VOLUME PRIMO Seconda metà del diciannovesimo secolo, un ALTRO diciannovesimo secolo. Gli equilibri del mondo si reggono sulla tecnologia. E tecnologia significa Vapore Pesante e Ignitium, le sostanze che, imbrigliate nelle macchine, h...