Mentre lavoro, nella mia testa risuonano ancora le sue parole: Ho una gran voglia di baciarti. Cerco di non pensarci, ma non ci riesco. Dovevo sembrargli così patetica! Forse è per quello che voleva baciarmi... cercava di darmi conforto.
All'ora di pranzo mi chiama Monica, per confermarmi il nostro impegno delle 19.00.
" Me ne ero completamente dimenticata" le dico. " Ti passo a prendere alle 18.45." Riattacco. A quell'ora sono da lei." Ciao" mi saluta tutta entusiasta. " Sei pronta a sudare?"
Vorrei condividere la sua gioia, ma sono sempre stata pigra e pensare di fare aerobica per un ora non è che mi esalti più di tanto, ma forse alla fine della serata sarò così stanca che dimenticherò Marco e magari stanotte non avrò il solito incubo. La palestra a cui Monica e io ci siamo iscritte è vicino a casa di Teresa. Mentre percorro il viale che porta lì, vedo dallo specchietto retrovisore un auto che mi lampeggia. La riconosco subito.
" C'è Marco dietro di noi" dico a Monica, cercando di sembrare disinvolta. Si volta indietro per vederlo meglio. Accosto sul ciglio della strada. Scende e viene davanti al mio sportello. Abbasso il mio finestrino e lui con un gran sorriso mi saluta:
" Ciao, cosa ci fai da queste parti a quest'ora?" Conosce i miei spostamenti? Poi nota Monica nel sedile accanto. Faccio le presentazioni:
" Lei è Monica, lui è Marco."
" Piacere" dice lei con enfasi e aggiunge:" Ho sentito molto parlare di te!" Io mi giro verso di lei fulminandola con lo sguardo. Se avessi avuto i super poteri l'avrei incenerita ma lei nemmeno mi guarda. Lui sorride capendo che sono stata io a parlarle di lui ma non sembra scocciato, anzi, sono sicura che se fossimo soli mi chiederebbe fino allo sfinimento cosa le ho raccontato.
" Allora? Non mi hai risposto." Mi sollecita.
" Andiamo in palestra" Si acciglia un attimo.
" Non mi avevi detto che andavi in palestra!" Non è che sono tenuta a dirti dove trascorro tutta la giornata.
" Mi sarà passato di mente." Dico per non sembrare maleducata.
" Cominciamo stasera" aggiunge Monica " ci veniamo anche il mercoledì dalle 19.00 alle 20.00." Lui sorride:
"Bene a sapersi..." non capisco cosa vuol dire. Ci saluta e ripartiamo. Commenta Monica:
" Sembra simpatico, comunque"
" Già" faccio per mascherare la gioia che ho provato a rivederlo.La lezione in palestra è stata spossante, sicuramente domani mi faranno male muscoli che non so di avere. Dopo aver fatto la doccia e aver sistemato lo zaino usciamo, ormai è quasi buio. Quando, avvicinandomi alla mia auto, vedo posata sul parabrezza una rosa rosa. Rimango un attimo stupita, mi guardo intorno per vedere se c'è qualcuno che può avercela messa, ma anche se non c'è, so esattamente chi è stato. La prendo, l'annuso e un sorriso si apre nelle mie labbra. Stasera dovrò chiamarlo....
Sono quasi le 21.00 quando compongo il numero di Marco, mi risponde lui:
" Ciao, sono Giorgia"
" Ciao" mi saluta con il tono di voce di chi si aspettasse una mia chiamata " com'è andata in palestra?"
"Bene" rispondo circospetta. " Lo sai che ho trovato una rosa sopra il parabrezza della mia auto?"
" A sì?... e chi pensi che te l'abbia lasciata?"
" Una mezza idea c'è l'ho!" rispondo.
" Ti dispiace?"
" No, certo che no."
Poi cambia argomento:
" Come stai oggi? Ieri eri proprio a pezzi."
" Molto meglio, grazie. Mi ha fatto bene parlare con te!" Per fortuna che al telefono non può vedere il rossore del mio viso.
" Ora ti devo lasciare è arrivata Marta" mi dice.
" Certo. Buona serata." Riattacco sono contenta di avere un amico come lui.
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Cieli dentro
RomanceGiorgia è una ragazza timida, insicura e quando come un fulmine a ciel sereno irrompe Marco tutte le sue certezze vengono messe in discussione. Non dirò che è una storia di pura fantasia, ma non dirò nemmeno che è vera... ma qualcuno nel leggere que...