Sono ancora distesa nel letto quando sento squillare il telefono.
Non ho dormito molto e ho un mal di testa terribile.
“ Pronto?” Ho la voce roca.
“ Sei ancora a letto?” Non è Monica, ma Marco. Non sono pronta ad affrontarlo.
“ Sì. Non ho dormito bene.” Rispondo in tono neutro.
“ Dobbiamo parlare!” Lo so. Ma ho bisogno di più tempo per prepararmi… per trovare la forza di chiudere con lui una volta per tutte.
“ Non mi sento molto bene. Mi fa male la testa…”
“ Vuoi che venga da te?” I miei occhi si spalancano.
“ No.”
“ Allora sarà meglio che mi raggiungi a San Lorenzo. Va bene tra un ora?” Non è che mi lasci molta scelta.
“ D'accordo. A dopo.” Riattacco e guardo la mia immagine allo specchio. Sembro uno zombi e mi ci sento pure.
Mi alzo e vado in bagno a fare la doccia. Vorrei che lavasse via tutta la tristezza che sento. Cerco di pensare alle parole da dirgli. Nessuna frase che elaboro rispecchia ciò che provo. Dovrei solo parlare con il cuore in mano, ma ho solo questo da perdere ed è già ridotto male: io ti amo, non posso più aspettare che tu lo capisca. Non mi piace più restare in disparte..., perché non sono abbastanza per te! Perché è così difficile amarmi? Cosa ho che non va? Piango di nuovo mentre l’acqua lava via le mie lacrime.Mi preparo e dopo 45 minuti esco di casa. Salgo in auto. Sono nervosa continuo a tormentarmi le labbra. Nemmeno ascoltare la musica ad alto volume riesce a zittire i miei pensieri.
Arrivata a San Lorenzo parcheggio. La uno di Marco è lì, ma lui non lo vedo. Deve essere dentro al deposito. Mi avvio. Lo vedo uscire e venirmi incontro. È serio.
“ Buongiorno” mi scruta. Ha un tono freddo. Non riesco nemmeno a rispondere. Mi limito a fare un sorriso appena accennato. “ Cosa ti è preso ieri sera?” Mi chiede. Inghiottisco:
“ Ero arrabbiata con te!” Ci guardiamo. Vedo che sta cercando di capire cosa non gli dico.
“ Ho detto a Lucky ciò che penso. Lui è mio amico e se credo che stia sbagliando glielo faccio presente.” Quello che mi dice non fa una piega. Anch’io mi comporterei nello stesso modo se pensassi che una mia amica stesse commettendo un errore… come faccio a dirgli: Mi ferisci perché so che ciò che hai detto a lui è ciò che diresti a te stesso se parlassi di me? Continuo a guardarlo ma non riesco a trovare qualcosa da ribattere. Sembra che mi legga nel pensiero.
“ Io non stavo parlando di noi. Loro escono da qualche mese e guardali… sono così diversi… tu ce li vedi insieme?” Cerca di capire se sono d'accordo.
“ Effettivamente non avrei mai pensato che sarebbe successo. Ma probabilmente mi sbagliavo... sono contenta per loro.”
“ Vieni qua!” Allarga le braccia, io mi ci fionderei in picchiata se non sapessi che questo tira e molla con lui mi fa solo stare di merda.
Mi costringo a restare dove sono.
“ Ho bisogno di spazio. Non riesco più ad andare avanti così! Noi saremo sempre amici ma non posso più uscire con te!” Mi guarda serio, abbassa le braccia e se le incrocia al petto. Questo gesto mi fa pensare che ha messo una barriera tra noi. Forse è meglio così. Soffrirò ma non potrò essere triste per sempre.
“ Non ti ho mai costretto a farlo.” La sua voce è fredda e distaccata. Preferirei che mi cacciasse che mi trattasse male, forse riuscirei ad odiarlo… davvero penso di poterlo fare? Certo che no.
Lui è entrato nella mia vita irrompendo con il suo sorriso che mi accompagnerà per sempre e anche se il destino si è preso gioco di me, io non rimpiango niente.
“ Lo so. Non ti sto accusando, te lo sto solo comunicando.” Non aggiunge niente. Mi sento mancare l’aria. Non so cosa altro dire.“ Beh! Ci siamo chiariti. Ora devo andare.” Annuisce. Mi volto e raggiungo la mia auto. Sento bruciare i miei occhi.
Non so come ho fatto ad arrivare a casa. Sento solo una gran sofferenza. Ma mi costringo a reagire.
Perché tutti i ragazzi che incontro mi fanno soffrire? Mi sciacquo gli occhi, mi guardo allo specchio. Basta Giorgia, stasera devi brillare, metti in pratica ciò che lui ti ha insegnato!
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Cieli dentro
RomanceGiorgia è una ragazza timida, insicura e quando come un fulmine a ciel sereno irrompe Marco tutte le sue certezze vengono messe in discussione. Non dirò che è una storia di pura fantasia, ma non dirò nemmeno che è vera... ma qualcuno nel leggere que...