Capitolo 14 - L'interrogatorio

24 0 1
                                    

È venerdì, Marco mi ha chiamato prima di cena per avere conferma della nostra uscita. Continuo a pensare alle cose che mi ha raccontato Manuel sul suo conto, quindi stasera cercherò di fargli alcune domande per vedere di scoprire se sono vere.
Salgo sulla sua auto sempre impeccabile e mi saluta:
" Ciao, come stai?" Mi chiede con gentilezza. Faccio un gran sorriso:
" Molto bene e tu?" domando. Intanto parte.
" Non male, anche se presto, dovrò operarmi." Come? Lo guardo un po' preoccupata e lui lo nota.
" Non stare in apprensione Piccola, non è niente di grave." Piccola?? Nessuno mi ha mai chiamato con dei nomignoli, nemmeno Jason, quando stavamo insieme. Li ho sempre trovati un po' ridicoli, ma in bocca a Marco mi piacciono proprio. Faccio finta di tossire per non farmi notare che mi si è stampato un sorriso soddisfatto sulle labbra.
" A cosa ti devi operare, se posso chiedere?"
" Ho un ernia in fondo alla colonna vertebrale" risponde. Cambio discorso cercando di prenderlo alla sprovvista:
" Cosa fa stasera Marta?" Sono sicura che non si aspettasse che domandassi di lei. Mi guarda un po' stranito:
" Credo che sia già a letto perché domattina lavora."
" Non è gelosa che tu abbia tante amiche e sa che stasera sei con me?" Continua a guardarmi come per dire: dove vuole andare a parare? Sono proprio curiosa della balla che probabilmente ora mi rifilerà.
" Non lo sa, che sono con te. Non capirebbe. Ma in fondo non facciamo niente di male. Quindi preferisco non dirglielo. Tu crederesti che il tuo ragazzo esce con un'altra e non ci fa niente a parte parlare?" Lo guardo, è bravo, devo ammetterlo, a destreggiarsi.
" Effettivamente farei fatica. Ma in fondo hai ragione!" Sorride, io ricambio anche se so che non lo facciamo per lo stesso motivo. Continuo: " Tu non saresti geloso se sapessi che Marta, si vede con un amico?" Ci pensa un attimo:
" Sì, credo che lo sarei. Ma non posso costringerla ad avere solo amiche donne. Quindi se volesse uscire con degli amici maschi non glielo proibirei" ribatte. Sei troppo sicuro di te, lei non ha amici di sesso maschile. Ci posso scommettere.
" Conosco qualcun'altra delle tue amiche?" Chiedo.
" Non credo" mi dice liquidandomi.

Siamo a Cortona, passiamo per il paese, quando all'improvviso, tra un gruppo di ragazze riconosco un viso familiare.
" Fermati, c'è mia cugina, vorrei salutarla." Lui rallenta, si avvicina al gruppo che ci guarda con sospetto, abbasso il finestrino e saluto:
" Ciao Veronica!" Al sentirsi chiamare, si avvicina perché è buio non credo mi abbia riconosciuto. Appena mi riconosce, sorride:
" Ehi! Ma che ci fai da queste parti?" Mi chiede spostando lo sguardo da me a Marco.
" Ci facevamo un giro." Evito di presentarglielo. Io e lei non ci vediamo molto spesso, quindi sono sicura che non rischio che i miei genitori vengano a sapere che ero con lui, ma preferisco che il suo nome non venga fuori, in un ipotetica conversazione. Dopo qualche altro giro di battute, ci congediamo.
" Ti somiglia" afferma Marco.
" Abbastanza. Lei è più bionda."
" Hai altri parenti da queste parti?" chiede.
" In realtà, sparsi in tutta la Toscana, Umbria e Lazio" spiego. " Da parte di mio padre. Siamo una famiglia numerosa. Tu invece?"
" Non ho molti contatti con i parenti, a parte quelli stretti e sono tutti vicini. Ho una zia..." non gli lascio terminare la frase, perché non resisto alla tentazione:
" Che abita a Montepulciano?"
" No, abita a Città della Pieve anche lei" mi spiega con molta naturalezza. Mi volto verso il finestrino, mordendomi il labbro inferiore per non farmi vedere che sto ridendo. Non ha afferrato la frecciatina che gli ho tirato, ma va bene ugualmente, se non vuole rivelarmi i suoi segreti, a me sta bene, non sono certo il suo confessore e ciò che fa, quando non sono con lui, non mi riguarda. In fondo non sono la sua fidanzata. Mi fissa un secondo, poi allarga il suo sorriso e in tono scherzoso mi chiede:
" Ti posso violentare?" Cosa? Vedo che mi sta prendendo in giro.
" Non credo proprio."
" Dimmi tre buoni motivi" Insiste. Ma davvero?!! Sto al gioco, mi piace troppo scherzare con lui.
" Uno: sei fidanzato. Quindi non potrei mai fare sesso con uno impegnato..." Ascolta, ma non ribatte. " Due...gli amici non fanno sesso tra loro...Tre..." non mi viene in mente niente... " Non sei il mio tipo."
Mi guarda soppesando le mie parole. Sono sicura che il mio tono di voce, non sia troppo convincente.
" Non lo puoi sapere se non provi."
" No, grazie. Passo."
" Sei proprio senza cuore" mette il broncio. È proprio adorabile. Anche questa serata è trascorsa velocemente e quasi mi dispiace dover tornare a casa. La mia testa continua a dirmi di stare attenta, ma cerco di ignorarla. Mi diverto troppo insieme a lui.



Cieli dentro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora