Capitolo 72 - Un vero fallimento

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È venerdì e stasera uscirò con Matteo. Ci siamo dati appuntamento alla stazione di Chiusi. Ho messo un paio di jeans e una maglietta. Niente di troppo appariscente. 
Sento squillare il telefono:
“ Pronto?” Rispondo da camera mia.
“ Ciao” la sua voce è sempre gradita.
“ Ehi! Come và?” Domando.
“ Bene. Volevo sapere se sei pronta per la tua uscita!” Mi prende in giro.
“ Sì, sto finendo di prepararmi!” Visto che fa lo spiritoso ora lo sistemo io. “ Hai qualche consiglio da darmi per fare colpo su di lui?”
“ No. Ma stai attenta mi hanno detto che non è un tipo raccomandabile…” rimango un attimo interdetta.
“ E chi sarebbe la fonte?”
“ Una mia amica che è uscita con lui tempo fa!” Una sua amica… vorrei chiedere se è uscita anche con lui ma che senso ha torturarmi così?!...
“ Ok. Starò attenta babbo!” Cerco di sopprimere il dolore che provo dentro.
“ Dico sul serio.” Mi brontola.
“ Anch’io! Terrò gli occhi aperti.”
“ Ti chiamo domani.”
“ Va bene. Ciao.” Riattacco. Mi butto nel letto. Due lacrime mi scendono dagli occhi. Me le asciugo per non rovinarmi il trucco e cerco di ricacciare indietro la tristezza che provo.

Alle 21.15 sono davanti alla stazione ma di Matteo nemmeno l’ombra. Partiamo male. Lo vedo arrivare dopo 10 minuti.  Scendo dall’auto per farmi vedere. Mi viene incontro.
“ Scusa il ritardo!”
“ Non fa niente!” Mento. Odio aspettare.
“ Dove vuoi andare?” Mi chiede.
“ Decidi tu!” Per me un posto vale l’altro.
“ Facciamoci un giro poi decidiamo.”
“ Ok! Sali.”
“ Prendiamo la tua?”
“ Sì.” Non ho intenzione di salire con lui. Cominciamo a girellare per Chiusi. Mi racconta un po’ di se.  Ma sinceramente non abbiamo molto in comune. Non c’è niente in lui che mi attiri.
Dopo un oretta di chiacchiere propongo: “ Andiamo a prendere da bere?” Ho bisogno di scendere e mettere un po’ di spazio. È una delle serate più noiose della mia vita.
Parcheggio e prima di scendere mi si avvicina e mi bacia. Non me l’aspettavo ma provo a ricambiare. Non mi suscita nessuna emozione. È strano baciare qualcun altro che non sia Marco. Allunga una mano sulla mia coscia ma lo blocco all’istante.
“ No, guarda credo che tu sia uscito con la persona sbagliata!”
“ Tu dici?” Mi sorride e si avvicina nuovamente per baciarmi.
Lo blocco mettendogli una mano nel torace.
“ Sì. Ne sono convinta. Forse è meglio terminarla qui la serata. Ti riaccompagno alla tua auto.” Non vedo l’ora di sbarazzarmi di lui.
“ Ci vediamo!” Lo saluto.
“ Ok. Ciao”  scende dalla mia vettura. Prendo un chewing-gum. Devo togliermi il suo sapore dalla bocca. Appoggio la fronte al volante. Perché non riesco a darmi un opportunità di felicità?! Devo cominciare seriamente a cercare un’ alternativa a  Marco. Ma non è semplice non fare paragoni. Non ho mai incontrato qualcuno che mi comprende e con cui ho un feeling come con lui.


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